domenica 25 settembre 2011

Singapore - Gara 2011


Buona parte della spettacolarità prevista per il circuito di Singapore è venuta meo quando la pioggia ha deciso di non cadere copiosa sulle vie cittadine. Partenza in regola: Vettel fugge via, Webber male perde parecchio, Button se ne approfitta, Hamilton si ritrova coinvolto nella bolgia iniziale, Alonso con tradizionale colpa di fortuna guadagna due posizioni e si piazza terzo.
Buona parte della gara in effetti si è consumata a veder Webber e Alonso superarsi a vicenda in pista, ai pist stop, insomma, non se le sono mandate a dire... mentre Vettel volava via e mentre Button timidamente cercava di tenere il passo. 
A dirla tutta, l'unica prova che Jenson abbia svolto tutto il gran premio è arrivato solo al momento del podio. Se Vettel, come primo dello schieramento, di tanto in tanto ha meritato una inquadratina, il secondo neanche quello. La telecamera lo ha degnato di uno sguardo giusto sul finale quando il tedesco ha rallentato e l'inglese, finalmente, è riuscito ad entrare in inquadratura. Non che la prima posizione fosse realmente a sua disposizione.
Primo attimo di agitazione arriva al giro 10 quando Hamilton, in un maldestro tentativo di sorpasso, tampona Massa. Pippo deve correre ai box con una gomma bucata, Lewis lo seguirà due giri dopo con il musetto frantumato. Per lui anche una punizione: drive trough. Fato vuole che dopo la penalità torni ad accodarsi a Massa, in 20° posizione. Non si capisce come, 50 giri dopo, Hamilton giungerà comunque molto più avanti del brasiliano.
Nuovo elemento di agitazione al giro 30: Schumacher (con una sola M, mi raccomando) su muro. Entra la Safety Car ma non comporta alcun turbamento di rilievo. La noia torna a calare su Marina Bay.
Trulli, sempre più un pilota in difficoltà, prima buca una gomma, poi fonde il motore. In ultimo porta via braccia la macchina dalla pista.
Dopo un ora e cinquantanove minuti la gara finalmente arriva ad una conclusione.
La pista stretta, le troppe curve, la mancanza di rettilinei significativi in cui sfruttare il DRS e una serie di altri fattori hanno, nuovamente, dato vita ad un gran premio piuttosto monotono e decisamente troppo lungo, sarà mica necessario, dopo quattro anni, incominciare a pensare a come modificare il sistema o all'eventuale necessità di portare avanti questo circuito in campionato?

Note dagli scorsi anni:
- 2010: Nella noia più assoluta, quando un solo giro manca alla fine, e ben 5 sono i minuti prima dello scadere delle due ore...

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