sabato 27 dicembre 2014

Domani è un altro giorno - 2014 Edition - Campionato costruttori

-:- . -:- . -:-
Per la categoria: 
1. Mercedes. Autori della migliore e della peggiore auto in pista.
2. Ferrari. Una scuderia allo sbaraglio.
3. Williams. Eterni secondi. Come a dire che il potenziale c'è... è il quid vincente a mancare.
 -:- . -:- . -:- 
And the winner is...
Ferrari
-:-
Uno dei primi passi falsi compiuti dalla Ferrari in questa stagione 2014 è stato quello di chiamare la propria vettura F14T. Sostituire le lettere con i numeri è una cosa assolutamente divertente ed innovativa... se si hanno 14 anni. Pio si cade nel bimbominkismo. E' una cosa che ti puoi aspettare da una fan di Justin Bieber, non da quella che si vanta di essere la scuderia più longeva della Formula 1. Si aggiunga inoltre che, nel caso di specie, i numeri sono stati sostituire alle lettere per riproporre la parola FIAT: Fix It Again Tony.
Non è di certo la prima volta, il primo anno, il primo progetto che non riesce, per usare un sottile eufemismo, a sorprendere i propri sostenitori. E' pur vero però che, in passato, quantomeno, qua e là, Alonso, con tutto il suo culo e la capacità di trovarsi sempre al posto giusto al momento, era riuscito a porre dei rimedi. Quest'anno, invece, il caro cavallino rampante ha incominciato fin dall'inizio a perdere i pezzi... e non più in senso metaforico. 
Trascorse giusto paio di gare e, portati a casa risultati alquanto deludenti (Vedi 4, 4, 9 per Alonso; 7, 12, 10 per Raikkonen) è giunto il momento per Stefano Domenicali, capro espiatorio di tutti i mali, di fare le valigie ed andarsene ad esercitare la professione di commercialista altrove. Al suo posto arrivò tal Marco Mattiacci, anche lui, casualmente, professione commercialista, che nessuno in realtà conosceva, ma che ispirava un sacco di fiducia e di serenità. I risultati furon dalla sua parte: la gara successiva Alonso centrò un podio, una terza piazza che, comunque, non è che avesse l'aspetto di un epica vittoria. L'euforia, in ogni caso, svanì in fretta. Venne il tempo delle gomme da asciutto montate sul bagnato (qui), così come venne quello della debacle monzese, là dove sarebbe bastato arrivare, anche non a punti, purchè arrivare, per essere osannato dal pubblico come miglior pilota in pista (qui), dove però, almeno una delle due vetture in pista, si fermò molto prima... e fu quasi un peccato perchè, giusto poco prima delle vacanze estive, per poco non ci scappava la prima vittoria della stagione. Negli stessi istanti Montezemolo veniva fatto fuori come se fosse stato il primo a passare di lì per caso e fu chiaro a tutti che l'intero castello di sabbia sarebbe crollato da un secondo all'altro.  Venne il giorno in cui Alonso, che fino al giorno prima si dichiarava fedelissimo alla causa, pronto a soffrire e morire vestito di rosso, si fece rimpiazzare da Vettel: entrambi convinti di avere bisogno di cambiar qualcosa perchè nulla cambi, tutti certi che il 2015 sarà il miglior momento della propria vita. Là dove Vettel era sempre stato quel raccomandato\vizziatello vestito di blu in una squadra che porta il rosso nel proprio nome, capace con la sola fortuna di rubare almeno 2 titoli mondiali al campione del mondo più fortunato degli ultimi 150 anni, oggi è il giovane talento motivato che il signore stava aspettando dai tempi che di rosso vestito c'era il padre - non biologico del prodigio.
Che poi... ad Alonso si può proprio dire di tutto. Gli si può dire anche che non era più motivato. Anzi, questo, a conti fatti se lo è detto da solo nel momento in cui ha mandato in fumo l'ultimo anno di contratto in cui avrebbe dovuto correre in Ferrari per andare alla ricerca di una vettura che gli consentisse, quantomeno, di aggiudicarsi la sua amata quinta posizione. Però non ditegli che è vecchio. Anche se non lo dite: è implicito nel concetto di "giovane talento" attribuito a Vettel. Perchè Lui mica è vecchio. Lui ha solo dedicato gli ultimi 5 anni della sua vita alla Ferrari. E comunque su 5 ne ha dichiarati al fisco solo 3, così gli altri due non contano. E nessuno si azzardi più a dirgli che non è vecchio. E comunque pochi giorni dopo venne fatto fuori anche Mattiacci ed il cerchio si chiuse.
-:-
(Auto)citazione del giorno:
Degna di nota l'operazione di Alonso che, partendo certamente meglio delle due insonnolite Red Bull riesce quasi a prendersi la seconda piazza, la finisce largo, in realtà non ha rubato nessuna posizione a nessuno con il rientro in pista ma decide di restituire la posizione a quello che ha dietro, Vettel, giusto per non farsi rompere le scatole in seguito. In effetti è così: lo mettono sotto investigazione per l'accaduto ma la riserva si scioglie presto: va bene così. La notizia shock, rimbalzata di testata in testata e, figuriamoci se non è stata ripresa anche da Ettore Giovannelli che, per comunicarcelo, ha chiesto pure la linea dai box Ferrari, è un'altra: Alonso ha restituito la posizione di propria iniziativa, senza chiedere al muretto, senza che dal muretto dessero indicazioni. La notizia, in sostanza, è che Alonso pensa. Con la propria testa. Punto.
 -:-
Perle conclusive post- campionato.
Perchè sì, venne anche stesa la grande bandiera a scacchi del fine campionato su questa stagione fatta di alti e di bassi un po' per tutti... ma le grandi perle di saggezza del cavallino zoppicante non cessarono di esistere. Si ricorda per esempio l'alto gesto sportivo nella corsia dei box nella sessione di test di Abu Dhabi, post campionato. La McLaren-Honda, dopo mesi e mesi di autocelebrazione, tronfi per il nuovo acquisto, ed in pieno menaggio da "quali saranno i piloti del prossimo anno non ve lo vogliamo dire", scesero in pista ma durarano poco. In breve fu strage, fulmini, lampi e fumo su cieli nebbiosi di Abu Dhabi. Per quanto, in cuor mio, sono piuttosto certa che se la siano un po' meritato, decisamente fuori luogo può essere considerata la grande nuvola di applausi  uscita dal box del cavallino nel momento in cui ciò che rimaneva della vettura tornava ai box, sul carroattrezzi e con la coda tra le gambe. No, perchè, fosse quantomeno uscita dal box di gente che, invece, ha fatto un buon lavoro...
Aggiungo, in conclusione, che Alonso si è portato dietro pure Andrea Stella, che, nonostante le apparenze, non è parente di Stella Bruno ma con lei condivide la predisposizione per le lingue straniere. E' quello di "Button si è addormentato e Vettèl l'ha passato", per dire. Ma sai che, forse, per la Ferrari, domani potrebbe essere veramente un altro giorno?
-:-
Team già premiati:
- per l'anno 2013 - McLaren ... sull'orlo di una crisi di nervi.
Piloti già premiati:
- per l'anno 2011 - Lewis Hamilton
- per l'anno 2012 - Romain Grosjean
- sempre per l'anno 2012 - Michael Schumacher - premio alla carriera
- per l'anno 2013 - Mark Webber
- per l'anno 2014 - Sebastian Vettel

Nessun commento:

Posta un commento