domenica 19 luglio 2015

I 10 fatti buffi di Silverstone 2015

1) Ultime file vs Le Grandi Carambole della storia. Quando i protagonisti della Formula 1 odierna si impegnano particolarmente per lasciare un segno nella storia, il pubblico, generalmente applaude. E ne è molto felice. A Silverstone il pubblico ha avuto molto da essere felici... ma quando in campo ci sono Maldonado e Grosjean, non so come dire, però ci piace vincere facile. In campo c'erano anche Button e Alonso e, soprattutto a quest'ultimo, quando è vicino all'amico francese, anche a lui piace vincere facile. Schiantati tra di loro a due a due finchè non sono diventati dispari, hanno regalato grandi soddisfazioni alle due Manor, che in teoria erano anche più indietro di tutti... ma ne sono uscite illese.
2) Prime file vs Le Grandi Carambole Della Storia. Se i back team danno spettacolo in campo, i top team non possono essere da meno. Giusto per non sfigurare. Il top team per eccellenza di questa stagione ne combina una delle sue: parte male. Ma non solo male: anche peggio. Hamilton si fa superare da Massa, Rosberg da Bottas. Hamilton tenta - e non ci riesce - di superare Massa... e poi giunse l'umiliazione maggiore di farsi a sua volta superare da Bottas, precipitando terzo, ad un passo dall'infamia. 
3) Williams vs Le Fallimentari strategie della storia. Tutto questo mi ricorda i bei tempi in cui in Red Bull, giocando al bel gioco del fair play, a momenti bruciavano il mondiale tanto a Vettel quanto a Webber in un colpo solo. Solo che all'epoca il nemico più temibile era la Ferrari di Alonso che, nascendo fallimentare di natura, si è autosabotata dando via alla fortunata serie di mondiali in cui Vettel ha trionfato. Oggi siamo più o meno agli stessi punti in Williams, tranne per il dettaglio che i loro "rivali" sarebbero le Mercedes, tutt'altro che pronte a farsi prendere alla sprovvista, e, mentre loro giocavano al fair play, gli altri modificavano ad arte la strategia del pit stop per riappropiarsi delle prime piazze. Ci sono cose che non fanno per loro: da un lato hanno Pippo Massa, uno che ha fatto la vittima per mestiere negli ultimi 15 anni e pretenderebbe di non farsi mettere i piedi in testa dall'ultimo arrivato. Poi c'è l'ultimo arrivato, che non vorrebbe passare tutta la gioventù alle costole del vecchio incapace di lasciare in cadreghino anche se non si regge più in piedi. Ed è così che, mentre le calvizie di Pippo Massa aumentano a vista d'occhio, Bottas sta rischiando seriamente di essere preso di mira dal cavallino rampante. Che poi è una cosa che non augurerei neanche al mio peggior nemico, ma sono punti di vista. Il ragazzo vorrebbe provare a mettersi in mostra, ad aprire la propria coda di pavone colorata davanti a qualche top team ma, nel farlo, è costretto a sentirsi dire cose come "niente sorpassi azzardati" O ne fai uno pulito-pulito o resti a mangiar polvere" mentre la sua velocità era chiaramente superiore a quella di chi si trovava davanti a se, incapace di prendere il volo e staccarsi dalla scia di quelli dietro che, ringraziando il traffico hanno fatto in tempo anche ad andare a prendersi un caffè prima di tornare a lavorare. Tutto questo per non dire un "Anyone is faster than you"
4) Ferrari vs le Fallimentari strategie della storia. Alla nuova gestione Ferrari, Raikkonen sta un po' sullo stomaco. Mi pare chiaro. Anzi, pare chiaro a tutti. Un paio d'anni fa qulche visionario deve aver pensato bene che riscaldare la minestra sarebbe stata una bella idea. Prima lo hanno messo a fare da ruota di scorta all'idolo locale. Poi gli hanno sostituito un bi-campione del mondo (ormai in disuso) con un più fresco e più giovane quattro-volte campione del mondo... pretendendo in ogni caso che si sentisse bello pronto, fresco e dinamico per fargli da spalla ed esaltarne le prestazioni. Di Massa ce nè uno, tutti gli altri... si rifiutano. Vista la proverbiale riservatezza e repulsione per gli eventi mondani, anche da piazzare sulle copertine di qualche rivista Raikkonen si è rivelata la scelta più sbagliata. Posto che mandarlo a casa senza colpo ferire rischia di essere vista come una mossa controproducente (quantomeno all'immagine di quel team che pretenderebbe di essere visto dai suoi 'tifosi' come una grande famiglia in cui tutti si vogliono bene) ecco il grande team studiare a puntino la strategia per sfiancarlo e fare in modo che lui se ne voglia andare. Non si sa se in corso d'anno o alla fine della stragione ma, conoscendolo, potrebbe bastare solo un altro simpatico cambio gomme da bagnato in situazioni di asciutto estremo a fargli sbattere la porta per sempre.
5) Alonso vs la mala suerte. Anche Alonso, quest'anno, è riuscito a conquistarsi il suo primo punticino in classifica. Ormai erano rimasti fuori solo lui e le Manor e... santo cielo, neanche le Manor vorrebbero mai essere confuse con le McLaren di quest'anno. Quando si tratta di scavallare la mala sorte Fernando, ancora una volta, si è comportato da campione. Ha preso parte ad uno scontro a quattro in partenza... ed è stato l'unico ad uscirne illeso. Poi si è accodato alla massa (non a Pippo Massa) e, morto dopo morto, è riuscito ad avanzare abbastanza da entrare in zona punti. Per un pelo. Però zona punti. 
6) Maldonado vs la bandiera a scacchi. Probabilmente la sua è una lotta continua per poter entrare nel guinnes dei primati di qualcosa. Figuriamoci se in questo campo non c'è almeno uno statisticone a casaccio. Dopo aver innescato il grande capitombolo di cui si è già discusso in lungo e in largo, a dir la verità non ha accusato immediatamente il colpo. C'è voluto un po'. C'è voluto che le telecamere si occupassero prima di tutto di vedere come stava Button, quante parolacce in british enghish era in grado di generare al minuto... ed anche di come se la passava Grosjean, intento a rantolare fuori dalla propria vettura. Due o tre replay della scenetta e poi... solo poi.... ecco anche Maldonado che, in un angolino, da solo e disperato, si lanciava a terra reclamando l'intervento del moviolone. Insomma: Maldonado alla ricerca dei due minuti di popolarità.
7) Rosberg vs Massa alla fermata del tram. Lì per lì ci sarebbe stato da urlare allo scandalo: mentre Rosberg è già impegnato nella corsia dei box ad uscire, Massa gli si affianca, attenta alle caviglie di due o tre meccanici di due o tre scuderie, fa in modo che sia Rosberg a dover rallentare prima di vederselo sbattere dentro... e per tutto questo non viene neanche rimproverato. Neanche un pochino. 
Ci sarebbe anche stato da dire a Rosberg di tirare un po' fuori le palle di tanto in tanto: cosa rallenti? Aspetta ancora un attimo, visto che avresti anche la ragione dalla tua parte.
In realtà sarebbe stato tutto inutile. Perchè scornarsi con Massa al pit stop... quando lo si può battere, tranquillamente in pista?
8) Nasr vs una falsa partenza. Giusto perchè la sua presenza al GP di Silverstone non cada completamente nel dimenticatoio. Giunto sano e salvo in griglia... non ha portato a termine neanche il giro di ricognizione. Allo spegnimento dei semafori al posto della sua vettura solo uno spazio bianco. Poi di lui non si è saputo più nulla... e non ci siamo neanche preoccupati per questo. Però è così che sono andate le cose.
9) Ricciardo vs campioni del m...ehm! Gli avevano detto che la RedBull era la squadra che si era appena portata a casa quattro campionati mondiali e che, in fretta, sarebbe arrivato anche il suo turno. Non si avevano detto che, nel tempo di un paio di stagioni, si sarebbe addirittura trovato a pregare moltissimo perchè la vettura arrivasse alla fine della gara.
10) Formula 1 wannabe vs Spice Girls. Nel mondo in cui anche la Formula 1 si è resa conto che sta incominciando ad annoiare il proprio pubblico, che cambia regole tre volte all'anno, giusto per tenere viva l'attenzione e che, dopo aver esaurito le idee ha deciso di mandare in rete un bel sondaggione per chiedere anche quelle degli altri... fortunatamente ci sono ancora loro. I'll tell you what I want, what I really really want, So tell me what you want, what you really really want, I'll tell you what I want, what I really really want, So tell me what you want, what you really really want. 

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