mercoledì 8 luglio 2015

Silverstone 2015 - Gara

Gran premio di gran bretagna 2015, là dove pure Johnny Herbert, una volta, vinse un gran premio. Era il 1995 e fu la prima di ben tre vittorie in carriera , questo per gli amici delle statistiche a casaccio. 
Questo gran premio, diversamente da quello del 1995 non si è rivelato carico di novità alla stessa maniera. O almeno, cosi aveva provato ad iniziare, con il doppio colpo di scena, quello in testa e quello in coda alla griglia. Eppure è andata a finire nella stessa maniera di sempre. 
Era iniziata con il colpo gobbo delle williams, state in grado di papparsi in un sol boccone entrambe le Mercedes, dominatrici incontrastate dell ultimo anno e mezzo. Le vetture che hanno vinto tutte (meno tre) le gare della passata stagione, le vetture che hanno vinto tutte (meno una) le gare di quest anno, all'improvviso si vedono beffate, così, con una velocità che lascia interdetti tutti, soprattutto Hamilton, che avrebbe potuto dare del filo da torcere ad Hamilton... Se non fosse stato per il colpo di scena che, nello stesso momento, stava prendendo vita nelle ultime file. 
Un colpo di scena che aveva l'aspetto di una grande ammucchiata dai contorni indefiniti ma con delle vittime designate: Maldonado e Grosjean in partenza si picchiano tra di loro, Grosjean si schianta contro Alonso che a sua volta si schianta contro Button. Tutti a casa con le ossa rotte... Tranne Alonso che, nonostante quella sbeccatura sul muso e l'inarrestabile incompetenza dei box McLaren (trovatisi in difficoltà anche nel cambiar musetto, dopo la perla del sabato, quando pare che in qualifica abbiano montato proprio su Alonso un set di gomme di Button e... Se non fosse che comunque sono delle pippe e da tutta questa sistuazione non ci hanno guadagnato un accidenti, li avrebbero sbattuti in fondo allo schieramento un'altra volta) è riuscito pure a concludere la gara a punti. Anzi, a punto. 
Tutto questo parapiglia in fondo allo schieramento non porta ad altro che all ingresso in pista della safety car, in tempo record. Massa, quello Williams miracolosamente in testa, non riesce così a prendere il volo, ammesso e non concesso che ci sarebbe riuscito veramente. Lewis non riesce a credere ai propri occhi, incomincia a mettere pressione all'anziano signore ancor prima che superare fosse lecito, poi la safety rientra... ma riesce comunque a dar sfoggio di quella sua antica pivellaggine, tale da farci ritenere che il vecchio Lewis sia ancora con noi. Altro che quella macchina da guerra che vorrebbe far credere di essere diventato. Tallona Massa, tenta il sorpasso ma finisce fuori strada, si fa superare da Bottas... E li ci resta. Rosberg, nel frattempo giunto in quarta piazza, sembra piu impegnato a contarsi i moscerini sul casco, piuttosto che a portarsi a casa la pagnotta. Quello che succederà dopo è tutto un mistero. Non sono del tutto convinta che in Mercedes siano andati a vincersi la gara... Piuttosto se la sono andata a perdere quelli della Williams, alla faccia del fair play e delle buone maniere. Con Massa in testa e Bottas subito dietro essere catapultati fuori dal podio poteva sembrare una missione oggettivamente ardua. Eppure ci sono riusciti. Colpa di Massa, non abbastanza veloce. Colpa dei box Williams che hanno intimato a Bottas di non sorpassare o, se proprio voleva, di farne uno pulito-pulito. Costretto a rimanere dietro al tappo la pressione di Hamilton si è fatta sentire. Una strategia più furba al cambio gomme ha riportato le Mercedes in vetta, senza neanche capire da che parte sono possate. 
Nello stesso tempo, in ferrari. Partiti male, che oiu male non si puo, ad un certo punto hanno iniziato pure a scavare il fondo del barile. Per esempio nel momento in cui hanno pensato bene di piazzare delle meravigliose gomme da bagnato a Raikkonen, quando però non pioveva. Il che mi ricorda certe antiche tattiche (Malesia 2009) dello stratega della pioggia, che purtroppo oggi non possiamo neanche ricordare con un minimo di sberleffo, per non provocare una comune indignazione. La vittima comunque è sempre lui, quello chiamato ai box per cambiare gomme quando in teoria non sta per scendere giu neanche una goccia di pioggia, portato a bruciare le sue fantastiche gomme intermedie in tre giri netti, per poi tornare ai box... Perdendo così quella manciata di posizioni che sarebbero servite a risollevare l'autostima generale. Ed invece no, invece c'è una sorta di accanimento terapeutico nei confronti di un pilota che neanche a me oggi fa più impazzire, ma che è chiaro al mondo che non stia giocando al massimo del suo potenziale, ma sul quale si stanno andando a scaricare forse un filo troppo di responsabilità. O quantomeno non gli si stanno coprendo le spalle come si dovrebbe, se pure l'ufficio stampa invece di ammettere l'errore si difende con un "però è al pilota che spetta l ultima parola". Mentre una ferrari marciava nel fango, l'altra, ad un certo punto, dopo il secondo cambio gomme, si è trovata in terza piazza. Ed è andata a podio, spodestando definitivamente i Williams, anche se nessuno ha capito come ci è arrivata. E di sicuro non l ho capito io... Pribabilmente particolarmente assorta nell'atmosfera della gara. 
È andata quindi a finire che Hamilton ha vinto nuovamente. Rosberg nuovamente si è accodato. In un modo o nell altro sole 13 vetture sono arrivate a vedere la bandierana scacchi e, un questa landa desolata, dove i doppiati sono ben maggiori dei piloti a pieni giri, Alonso ha conquistato il suo primo punticino iridato. Ha visto dopo tanto tempo una bandiera a scacchi. "Siamo tutti felici per la ritrovata affidabilità della vettura... E se andasse anche un po piu veloce saremmo sistemati". Con la complicità del solito Grosjean, ha sbattuto fuori gara il suo compagno di squadra... Ma tutto bene quel che finisce bene. Button sta bene ma io, 'sto Alonso, proprio non lo sopporto. Yey. Believe in McLaren. La nuova era.

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