martedì 31 maggio 2016

Monaco 2016 - Gara

Benvenuti a Monaco, là dove una volta ha vinto persino Jarno Trulli, dove il vincitore viene premiato dalla Principessa piangente (e sognante di avere al suo fianco qualcosa di meglio di quel tortellino fedifrago di suo marito), dove l’ultima curva è dedicata all’inventore della bandiera a scacchi, dove si svolge la gara dallo scenario più suggestivo dell’intero mondiale e dove, ancora una volta, è andato in scena un gran premio da latte alle ginocchia. Non fingiamo stupore, a Montecarlo sempre così. Però Principe Alberto investe i suoi soldini per la buona causa, quindi ce lo teniamo.
La faccenda è un po’ questa: il giorno prima il molti erano quelli che si sarebbero augurati un po’ di pioggia per ravvivare la situazione: e si dolevano moltissimo perchè le previsioni meteo non erano a loro favore. Poi è piovuto comunque. Ha piovuto prima dell’inizio della gara ed ha piovuto, un pochino, anche nelle fasi iniziali. Per questo motivo siamo stati privati persino di una partenza degna di questo nome, lasciando che la Safety Car (quella in carne ed ossa) avesse la meglio. Una cosa disgustosa. Soprattutto perchè rimasta in pista cinque \ sei forse sette giri. Cinque \ sei forse sette giri di tedio assoluto durante i quali ci siamo domandati più di una volta che senso avesse tutto questo. Allora perchè non differire l’inizio di 20 minuti? Nello stesso tempo Ivan Capelli ci ricordava che ai suoi tempi si correva anche in condizioni peggiori, che ai suoi tempi della sicurezza dei piloti non importava niente a nessuno, che ai suoi tempi la Formula 1 era un posto migliore. Insomma: che palle ‘sti diritti umani!
Poi finalmente la Safety Car è rientrata ai box, già felice di aver lavorato abbastanza questo week end, ed in pista se ne sono incominciate a vedere delle belle.
Si è visto Raikkonen finire contro il muro, rompere il musetto, farsi quasi tamponare da Massa, tamponare benissimo Grosjean, continuare a girare come un pericolo pubblico con mezzo musetto fracassato e poi finalmente fermarsi quando l’intera vettura ha dato forfait.
Si è visto Rosberg guidare a 60 Km\h sulle strade del principato, forse preoccupato di farsi scalare punti dalla patente. L’abitudine. Ad un certo punto di scanserà per far passare Hamilton e per lui inizierà l’oblio.
Si è visto Kvyat tentare la migliore interpretazione possibile del buon vecchio Maldonado (sempre presente tra di noi con lo spirito e con la mente e, in questa occasione, anche con il fisico, già che gironzolava per il paddock a farsi foto con cani e porci) sbattendo Magnussen contro il muro.
Si è visto Versbatten onorare il proprio nuovo soprannome in maniera assolutamente dignitosa. Perchè sarebbe dovuto essere il bimbo prodigio della situazione, ma è ancora troppo impegnato a fare il bimbominkia della situazione e, per la terza volta di seguito in un solo week end è finito di testa contro le barriere e gli hanno portato via la vettura con la gru. In area paddock ha anche provato a girare con il broncio, come se quelle barriere le avessero messe lì per fargli dispetto. In ogni caso, a questo punto ci sarebbe da pretendere il ritorno di Verstappen in Toro Rosso e la promozione di Sainz in Red Bull. Giusto perchè quantomeno Sainz ha concluso la gara, e pure a punti.
Si è visto Palmer finire a muro e distruggere la vettura… e poco dopo, anche Magnussen, pur uscendo “vivo” dal qui pro quo con Kvyat, replica sbattendo anch’egli la vettura a muro.
Abbiamo persino visto gomme da bagnato reggere bene sull’asfalto semi asciutto, riuscire a fare gli stessi tempi delle gomme intermedie e non bruciarsi in tre giri netti.
Abbiamo assistito a strategie di pneumatici imbarazzanti, anche se per qualcuno sarebbe stato soddisfacente già avere una strategia pneumatici. Non come nel caso di Ricciardo, andato ai box per il cambio gomme e rimasto lì a guardar le stelle, perchè delle sue gomme non c’era neanche l’idea.
Abbiamo assistito a due McLaren contemporaneamente giunte al traguardo e giunte a punti. Proprio nel momento in cui mi si intimava di lasciare un attimo andare la presa con Fernando Alonso, questo non sgretola la vettura e torna quintolo più che mai. Solo che all’epoca era una sciagura, ora un grande successo. Come cambiano le prospettive nella vita.
Nel post dicevo anche che il suo posto lo avrebbe preso Max Verstappen. Ogni riferimento a cose o persone realmente esistite è puramente casuale.
Si accettano ordini su commissione.
Infine abbiamo visto Hamilton vincere, mentre Nico veniva colto da un attacco di bile e finiva settimo subendo all’ultimo un sorpasso da Nico Hulkenberg. E Justin Bieber sotto il podio a fargli la festa. What?!
Perchè delle due l’una: o vuoi fare il gangsta rapper o ascolti Justin Bieber

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