domenica 26 marzo 2017

2017: I dieci fatti buffi - prima che il gallo canti

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Nico Rosberg cattivo maestro
La dichiarazione viene direttamente dalla bocca di Lewis Hamilton. Siamo a freddo, qualche tempo dopo Abu Dhabi e tutti i suoi strascichi, Nico ha già dato il suo addio alle corse ed il clima interno ai due ex rivali pare essersi rasserenato. Lewis è tornato a scherzare e racconta: "Nico è il peggior insegnante di tedesco, mi dice solo le parole sbagliate" , Nico sorride, ma in fondo da che è vero.
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Paul Di Resta terzo pilota Williams
Giusto perchè la decisione della Williams di richiamare a bordo Massa non è ancora stata contestata abbastanza, per rispondere a tutti quelli che sostenevano ferocemente che, in realtà, il team non avrebbe avuto nessun'altro da mettere al suo posto... ecco lì all'improvviso l'annuncio che rimandò tutti in visibilio: la scelta del terzo pilota Paul Di Resta, che a questo punto della sua vita sarebbe potuto benissimo salire in macchina al posto di Massa, magari ottenendo così quella chance nella massima serie un po' buttata al vento al primo tentativo. Siamo tutti d'accordo che in mancanza di tale alternativa, con uno Stroll debuttante, non avrebbero potuto affidare anche la seconda vettura ad un debuttante, Button aveva già dato buca, gli altri erano tutti già prenotati, Maldonado è una scelta da scartare a prescindere... Felipe Massa volente o nolente si sarebbe dovuto sacrificare. Ma il senso di andare a ripescare un Paul Di Resta senza una vera possibilità di scendere in pista? Find the logic
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And the winner is...
Lewis Hamilton. La stagione deve ancora iniziare e già si è portato a casa il primo polemicone dell'anno. La dichiarazione che ha fatto scalpore ha riguardato la condivisione dei dati all'interno dello stesso team. Dalle sue parole una forte avversità: ognuno scende in pista solo per sè, il regolamento deve essere cambiato. Il mondo ha preteso di leggere da queste parole una nuova dichiarazione di guerra verso il nuovo compagno di squadra, lui ha tenuto subito a precisare: nulla di intenzionale, solo un'opinione a riguardo, ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale. 
Fernando Alonso, che con la macchina che si ritrova non ha niente di meglio da fare se non l'opinionista nelle vicende altrui, ha commentato: se l'anno scorso avesse guardato un po' meglio i dati di Nico forse non si sarebbe fatto fregare il titolo...
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Wehrlain in the R.O.C.
Pare che per qualche strana ragione Wehrlain credesse veramente di poter avere una chance nella rincorsa al seggiolino vacante di Nico Rosberg. Dalla sua parte l'essere già terzo pilota della squadra in tempi non sospetti, a suo svantaggio la giovane età e la poca esperienza, dalla sua parte la moda galoppante di mettere in macchina piloti sempre più giovani nella speranza di trovare il bimbo prodigio. Dalla sua parte l'eterno modo di dire "diamo spazio ai giovani", una sorta di leit motive generazionale che appartiene un po' ad ogni categoria professionale, in relazione alla quale non mi sento di dissentire ovviamente... ma rispetto al quale mi pongo un attimo in chiave critica davanti alla possibilità che sia la panacea di ogni male a tutela della meritocrazia. A confermare che probabilmente non fosse ancora giunta la propria ora di prendere il volante di un top team la performance al R.O.C.. Dove da solo, senza neanche la necessità di portare a casa uno scontro diretto con un altro pilota, ha preso in pieno un muretto ed ha incominciato a piroettare... e dove Sebastian Vettel, ritrovatosi da solo a competere contro le altre coppie, si è comunque portato a casa il titolo per nazioni.
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Jost Capito alla fine... ha capito
Un losco figuro ha incominciato a girare per casa McLaren verso il finale della scorsa stagione. Erano le ultime due o tre gare e per i man in McLaren non c'era più niente di sensato da fare. Jenson Button trovava ogni buona occasione per farsi una bevutina, Alonso insultava tutti via team radio. Il losco figuro era Jost Capito, dalle chiare origini italiane sulle quali Mazzoni&Co. hanno indugiato per un po', il quale avrebbe dovuto incominciare a prendere le misure con il team in vista di ribaltarne le sorti per il 2017. Alla vigilia della stagione Jost Capito ha battuto in ritirata: si è tirato fuori dai giochi, ha abbandonato la barca prima che affondasse. Il senso è chiaro: qui non c'è più niente da fare. L'unica cosa è abbattere tutto e ricostruire da capo. Alla faccia del pilota più veloce degli ultimi 150 anni.
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Alonso vorrebbe motori uguali per tutti
Wishlist interessante quella di Fenando Alonso: il suo sogno nel cassetto per la Formula 1 è un vero confronto tra i piloti basato sulla parità di motori. Giusto per comunicare al mondo il proprio disagio maturato dopo aver capito che anche questa stagione andrà in vacca. 
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Il benvenuto rispettoso di Hamilton
Non che questo sia un fatto buffo di per sè. Voglio solo tenerlo a peritura memoria per il giorno in cui le cose incominceranno a non andare proprio in questo senso. Perchè le cose inizieranno di sicuro a non andare in questo senso.

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Ecco perchè Hulkenberg ha lasciato la Force India
Già da tempo ho espresso le mie perplessità sull'aranciosità della McLaren di quest'anno. Ovviamente quando ho iniziato a farlo non avevo ancora visto la Force India di rosa vestita, perchè tutto avrebbe preso una differente piega. Insomma, davanti ad un Force India rosa ho rivalutato la McLaren arancione, che a questo punto non sembra neanche così male. Il fatto buffo esce fuori quando Hulkenberg, neo traslocato in Renault senza che nessuno avesse pienamente appreso il senso di abbandonare una delle scoperte più piacevoli della scorsa stagione per qualcosa di molto giallo e molto deludente, condivide una foto della nuova Force India e alludendo sottilmente con un "adesso capite?!"
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Gina
Ogni anno Sebastian Vettel ci delizia con i simpatici soprannomi alle sue vetture. Impiega anni a rivelare i nomi dei suoi figli eppure, pur non volendo assolutamente negare di apprezzare la sua riservatezza, ogni singolo anno dobbiamo far uscire un dome differente, con tutte le ripercussioni a seguito circa l'anedottica del caso. Il nome di quest'anno è Gina. Tre, due, uno partano le battute.
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Massa avrebbe sperato di arrivare in Australia molto più grasso.
Trovo davvero interessante uno degli interventi di Felipe Massa introduttivo al gran premio australiano. La domanda intelligentissima alla quale si è ritrovato a rispondere riguardava i suoi sentimenti alla vigilia di questa nuova stagione, o qualcosa del genere. A domanda discutibile, segue risposta che, in fondo, va un po' a confermare una delle mie teorie portate avanti da sempre, portate avanti nonostante mi si faccia notare che sbaglio sempre punto di vista sulle cose. Massa è apparso certamente felice dell'essere nuovamente a bordo, ma quando pensa a come avrebbe pensato di arrivare in Australia quest'anno non c'era come pilota, non c'era in tempo per farsi intervistare sulla monoposto al giovedì, ma c'era un po' più grasso.
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