lunedì 27 marzo 2017

Australia 2017 - Gara

Max Verstappen - non in grado di fare una gara sua, nel dubbio fa quella degli altri
Uomo gara del giorno, senza che questo possa dirsi un complimento, Max Verstappen. La sua RedBull non è ancora a puntino, ma sempre meglio di quella di Ricciardo. Non è in grado di reggere il confronto con i top team in testa, Mercedes e Ferrari, ma - fortunatamente per lui - sta messo abbastanza meglio rispetto alla marmaglia alle sue spalle. Non gli resta che annaspare in quinta posizione, non riuscirà mai a prendere Raikkonen, nonostante i pisolini del finlandese... in compenso è riuscito a mettersi in mezzo nel momento strategioco. Peccato che la strategia fosse quella degli altri. Piazzatosi in mezzo alle balle di Hamilton proprio nel momento in cui questo, rientrato prima di Vettel per il cambio gomme, aveva bisogno di non perdere terreno, non si è convinto a lasciargli un solo passo pur non avendo assolutamente niente da perdere. Anche il suo pit stop sarebbe stato da lì ad un paio di giri, non sarebbe stato affatto necessario. Eppure.
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Lewis Hamilton - più prudente che mai
Dopo le sciagure della passata stagione Hamilton quest'anno pare voler partire con i piedi di piombo. Pur trovandosi soltanto alla prima gara, ha deciso di giocar pulito dall'inizio, partenza liscia e lineare, grazie alla quale ha avuto la meglio sulla Ferrari partita al suo fianco, opta per un cambio gomme anticipato quando sente che le sue stanno incominciando a non reggere benissimo per poi accodarsi dietro a Verstappen senza tentare il sorpasso estremo, pur realizzando che quel rallentamento gli avrebbe fatto perdere la testa della gara. Alla fin fine siamo pur sempre alla prima gara della stagione, una seconda piazza va più che bene per far notare al prossimo la propria presenza...tirando quasi un sospiro di sollievo all'idea che il proprio prossimo non sia il compagno di squadra.
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McLaren allo sbando
Male male male. Questa McLaren sta messa peggio che mai. Vandoorne costretto a ritirarsi in qualifica, Alonso in gara. Soffro per loro alla sola idea che siano costretti a viaggiare per il mondo con una vettura color papaya ed ancor di più davanti alle megliette grigie-ratto della divisa. Ma la palette di colori quest'anno è stata lasciata nelle mani di un daltonico? Almeno, pare, non manchi lo spirito, soprattutto quando di mezzo ci si mette Hamilton che tanto per cambiare pare essersi fatto prendere la mano dalle instagram stories. O forse Fernando ha già costretto il team a tirare giù dal divano Jenson Button: certe sciagure vanno condivise.
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Valtteri tiene Bottas
Orribile gioco di parele per prendere atto del fatto che il primo impatto di Bottas in Mecedes non è stato poi, in fondo, tanto male. Terzo in qualifica e terzo in gara, la gara quella vera e propria l'ha lasciata fare agli altri, però ha dimostrato di non avere troppe difficoltà a reggere i tempi del proprio compagno di squadra. Che si prepari anche lui a dare filo da torcere a chi vorrà lottare per il titolo? O se vuole il rinnovo sarà bene che lasci ad Hamilton quello che è di Hamilton?
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Ferrari al di sopra delle migliori aspettative
Mea culpa, mea culpa. Me ne dolgo pubblicamente, ma io una performance tanto pulita dalle Ferrari non me la sarei mai aspettata. Vada che dopo tanti anni d'attesa ci poteva anche stare che una vettura gli sarebbe venuta meglio di tante altre, vada che, se è per questo, ero certa che una tale svolta sarebbe arrivata addirittura qualche anno fa. Mai però mi sarei aspettata che non ne combinassero una delle loro, qualcosa tipo un pit stop mandato in vacca da una gomma mancante o un bullone avvitato male. Eppure impeccabili, dallo spegnimento dei semafori alla bandiera a scacchi. Le gomme hanno retto bene, la vettura non ha perso i pezzi e i piani alti non hanno improvvisato strategie fallimentari, neanche su Raikkonen, per dire.
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Raikkonen, ci sei anche te?
No, ma, fatemi capire: in gara c'era anche Raikkonen? Perchè per un attimo mi è parso di vederlo, ma è stato quando al pisolino del 50esimo giro stava per farsi prendere da Verstappen e non sono certa che fosse lui. 
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Kevin Magnussen - tosaerba of the day
La gara è incominciata con un tonfo fuori misura del nostro K-Mag che, dopo aver perso controllo della vettura, sbatte fuori pista Ericsson il quale lo saluta dalla macchina con la manina. Prima della bandiera a scacchi, forse incredulo per non essersi preso neanche una sanzioncina, riprova ad andare per violette un altro paio di volte. Ora la domanda mi sorge spontanea, io posso anche believe in K-Mag ma pensa di far qualcosa anche lui a proposito? E poi, forse forse questa faccenda che cambia un team all'anno inizia ad essere sintomatica di qualcosa?
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Sebastian Vettel - dritto verso l'obiettivo a testa bassa
Incredulo anche lui della buona sorte che gli stava girando per l'occasione, Sebastian Vettel è tornato ad essere quello di qualche anno fa. Lo sapevo che in fondo in fondo, sotto quella barba folta, ci doveva essere ancora qualcosa. Ha abbassato la testa non ha chiesto niente a nessuno ed è giunto sino alla bandiera a scacchi portando a casa la sua quarta vittoria in tre anni, il che non è certo un gran risultato per uno che in teoria dovrebbe vantare quatto titoli mondiali. Quattro titoli mondiali che sembrano già un'eternità fa.
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Daniel Ricciardo - fuori da un evidente destino
Questo gran premio non s'era da fare e le cose glielo hanno fatto capire sin dall'inizio. Dopo l'incidente del sabato recuperare la vettura è sembrato più difficile che mai. Subito si è parlato di una partenza dai box, poi anche da lì non è partito. Non ha fatto in tempo nonostante il secondo giro di ricognizione gentilmente offerto da Nico Hulkenberg. Due giri dopo, quando tutto ormai sembrava perduto, invece, la discesa in pista. Non ho idea neanche se tutto questo possa essere lecito e fino a che punto, nella migliore delle ipotesi comunque due giri di ritardo non erano neanche una grave perdita, rimediabili semplicemente con una safety car. Questa gara, però, come dicevo, non s'era da fare, a metà gara la vettura l'ha ripetuto chiaramente spegnendosi lentamente e morendo a bordo pista.
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A.A.A. cercasi uomo della grafica
Un solo grande interrogativo ci porteremo avanti sino alla prossima gara: l'uomo della grafica sparito prima della gara o, dopo l'ottimo lavoro di questa settimana, è in ogni caso meglio cercarne uno nuovo? Tralasciando i problemoni del sabato, i tempi spariti e le gomme nuove \ usate segnate a casaccio, anche alla domenica le cose non sono andate meglio, soprattutto quando ha incominciato a giocare con le bande colorate che dovrebbero accompagnare i nomi dei piloti in grafica. Per metà gara Vettel e Raikkonen sono stati bianchi, per poi diventare rossi, ma solo nella grafica orizzontale. Quella in verticale ha continuato ad impazzire andando avanti a shackerare colori quasi fino alla fine, con McLaren gialle ed redbull rossi. Mettiamola così, questa gara è stata talmente tanto avvincente da permettermi di rendermi conto persino di queste cose: arrivano momenti che pure ammirare il paesaggio sullo svondo diventa ripetitivo. Cos'è che dovevano fare con questa nuova generazione di formula1?

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