mercoledì 26 dicembre 2018

Off Season - Destini alterni

Continuiamo tranquillamente con l'allegra scia delle mie unpopular opinions. Io ho adorato questa stagione 2018. Con le dovute eccezioni, ma è capitato molto spesso di veder concludere una gara urlando: wow! Figata pazzesca! rendendomi conto di essermi mangiata più unghie di quanto sarebbe stato opportuno fare, tanto nelle occasioni in cui le vittorie sono andate all'uno quanto all'altro team. Spesso a caldo, ovviamente, se non vince il team che fa battere il tuo cuoricino, ti viene voglia di mandare tutto al diavolo, inveire contro la giornata maledetta e ipotizzare che dietro ci sia quache sorta di malasorte (o complotto ordito dai piani alti, a seconda di chi sia il team del cuoricino). La verità è che una volta che vengono sbolliti i primi fumi, se si fa un po' mente locale, ci si rende conto che sono proprio come questi i mondiali che meritano la pena essere visti e vissuti.
In sostanza, io sarei assolutamente favorevole a sollevare una grande ola popolare in favor di questa stagione appena trascorsa. Nonostante i suoi inizi, là dove la Ferrari minacciava di portare avanti con strapotere l'intera stagione. Nonostante la Mercedes abbia impiegato un po' troppo tempo ad ingranare veramente, lasciando quasi credere che quest'anno non ci fosse pane per i loro denti. Nonostante la Ferrari abbia dimostrato di essere stanchina molto prima della fine della stagione non riuscendo più a tenere il passo. Nonostante i colpi gobbi del mercato piloti.
Vi ho mai parlato della mia teoria secondo la quale in Formula 1 le stagioni sono buone ad anni alterni?
Il 2018, per esempio, ha mantenuto perfettamente le promesse.

2017: Hamilton la porta a casa con tre gare di vantaggio ma la noia aveva già preso il sopravvento molto prima di metà stagione. A Singapore si è semplicemente arresa.
2016: Hamilton e Rosberg danno il loro meglio. Una stagione combattuta sul filo del rasoio, con vittoria di Rosberg all'ultimo giro dell'ultima gara. 
2015: Hamilton batte tutti, Rosberg non ci prova neanche. 
2014: vittoria di Hamilton all'ultima gara.  Rosberg, poverino, ci aveva davvero creduto. La vettura gli ha remato contro all'ultimo minuto. Forse il team gli ha remato contro all'ultimo minuto. Qualcuno pensa di risparmiargli l'umiliazione finale ma lui insiste per andare fino alla fine della gara e abbracciare Hamilton prima della salita sul podio. Momenti intensi come intensa e al fulmicotone si è resa l'intera stagione dopo i primi screzi iniziali. I due best friend ever che iniziano a lanciarsi cappellini, fanno pace a bordo piscina ma nulla tornerà mai com'era prima.
2013: Vettel vince le ultime 7 gare della stagione ed altre 4 sparse qua e là. Avremmo potuto morire di noia molto prima ma abbiamo finto di reggere il colpo solo per vedere la Mercedes superare la Ferrari nel campionato costruttori. 
2012: Riassumerei la stagione con: gran premio del Brasile 2012. Probabilmente non occorra che dica altro.  
2011: Sì ok, vince Vettel ma senza reali antagonisti. Pure Webber è ancora troppo depresso dalla stagione precedente per provarci. Secondo in classifica iridata è Jenson Button con 122 punti di differenza. 
2010: A gran sorpresa trionfa un Vettel che nessuno aspettava all'esito di una gara memorabile in cui Alonso ha giocato al gatto e al topo con Webber perdendo di vista il terzo incomodo che è andato a vincere. Una delle mia autocitazioni preferite della stagione è ancora "Giro 54. Mia madre mi intima di non mangiarmi le unghie" direttamente dal GP di Abu Dhabi.
2009: Trionfo Brawn GP, falliti un minuto dopo, in mezzo ad un panorama di tristezza e desolazione. Persino Button a metà stagione pareva aver perso di vista l'obiettivo. L'unico che non è riuscito in ogni caso a portare a casa la pagnotta è Barrichello
2008: Trionfo di Massa... oh no. That was Glock. Ok, vittoria di Hamilton
2007: l'eccezione che conferma la regola? Vince Alonso, vince Hamilton, ma Hamilton chi? Allora vince Alonso, o tu guarda, cos'era quell'ombra lì? La scia di Raikkonen di rosso vestito che beffa in un sol boccone il neo bicampione del mondo, eroe dei due mondi, miglior pilota degli ultimi 150 anni, e l'enfant prodige appena sbarcato al box McLaren solo per far abbassare la cresta a quello che non lo ha d'oro (il volante) ma ancora ci crede parecchio.

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