sabato 11 maggio 2019

Azerbaigian 2019 - Gara

Lo sanno tutti che il vero campionato inizia a Barcellona.Un tempo avrei detto con l'ingresso in Europa ma da quando la Formula 1 ci ha fatto scoprire che l'Azerbaigian è in Europa tutte le mie sicurezze sono venute meno e ho bisogno di piccole cose certe. 
Questa è solo la quarta gara di campionato e tutto è ancora in divenire. Tutto è un po' sperimentale, può essere migliorata, stiamo solo giocando, sono dei ragazzi. E ringraziate il fatto che non ho detto che il pallone è rotondo... così come le ruote delle vetture. 
Siamo a Baku, là dove in passato abbiamo avuto dei piccoli brividini di adrenalina che ci hanno scosso e dato speranza per i gran premi seguenti ma dove quest'anno non è che ci sia stato molto da festeggiare. 
In griglia di partenza BOT - HAM - VET - VER. Il dominio Mercedes si è fatto notare anche questa volta ma, elemento che non avevamo considerato, qua c'è un Bottas che si è montato la testa e che pretende di contare qualcosa in squadra. Il cane c'è, la barba anche, mancano solo i tatuaggi e siamo a posto. 
La partenza è liscia e lineare quasi per tutti: Hamilton tenta un po' la lotta con Bottas ma non riesce a fargliela. Si accoda e le cose resteranno così fino alla fine. Dopo la gara confessa che avrebbe potuto avere un po' meno di fair play con il compagno di squadra ma, alla fine, lo sappiamo tutti che l'unica cosa a cui stava pensando era di finire la gara in fretta per andare avanti con Game of thrones. Vettel parte terzo e terzo resta, poco spronato dall'idea di fare qualcosa in più, un po' perchè quelli davanti sono irraggiungibili, un po' perchè Leclerc, grazie all'auto-eliminazione del sabato, almeno per un po' è destinato a stargli lontano dai piedi. 
Al decimo giro Leclerc è già dietro a Vettel in gran rimonta. 
BOT - HAM - sette secondi dopo - VET - LEC
Per evitare l'umiliazione del sorpasso e/o dover valutare l'ennesimo team order della stagione, Vettel viene richiamato immediatamente al box per il suo cambio gomme e, prima di appiattirsi dalla noia, anche le mercedes seguono a ruota. 
LEC -VER - BOT - HAM -VET
Bottas e Hamilton si ammazzano a colpi di giri veloci, per un po' la scampa Bottas ma è una gioia effimera. 
Per Leclerc è prevista una sosta al 24 giro ma questa di fatto non avviene fino al 35esimo quando ormai è evidente che dai box Ferrari si sia complottato di brutto per rovinargli un'altra gara. L'alternativa è che siano totalmente incompetenti e, non volendolo persanre, resta solo di mezzo la cattiva fede.Le sue gomme erano programmate per durare più delle altre montate da quelli partiti davanti, avrebbe dovuto durare di più e guadagnare abbastanza da recuperare un bel po' di posizioni al rientro dal cambio gomme. In realtà si è andati a ritardare l'operazione tanto a lungo che, non solo le sue gomme avevano smesso da un pezzo di essere più performanti di quelle degli altri, ma lo avevano già portato a perdere, non solo in velocità e prestazioni ma anche in posizioni. Al 32esimo lo supera Bottas, poi Hamilton, quindi Vettel: solo a quel punto la chiamata ai box, giusto in tempo per infilarsi in sesta piazza a leccarsi le ferite. 
BOT - HAM - VET - VER
Negli stessi momenti, un po' più in là, Ricciardo stava riconfermando la pivellaggine da cui è stato colpito quest'anno dando il meglio di sè ai danni di Kviat. Prima tenta il sorpasso e sbatte entrambi in via di fuga, un po' come un Verstappen qualunque, poi mette la retro per cerca di uscire da quella situazione e riprende Kviat in pieno. Riprovando a ripetere le operazioni con un po' di calma, riescono tutti e due a tornare in pista ma entro un paio di giri tutti e due saranno belli che ritirati ai box. 
A dieci giri dalla fine alterni destini in casa Red Bull: da un lato Gasly, che trionfalmente stava chiudendo in sesta posizione pur essendo partito dalla pit lane, si spegne ed è costretto a parcheggiare la sua auto, dall'altro Verstappen che si sveglia. Inizia a macinare giri veloci su giri veloci e recuperare tutto il ritardo su Vettel anche se alla fine non ci sarà granchè da temere per il suo podio. Podio dominato dai man in Mercedes, uno dietro all'altro, con un Bottas felice come non mai per quel giro veloce conquistato alla prima gara, nonostante l'ordine dato dal muretto di lasciar perdere, che gli permette di riconquistare la testa della classifica iridata. Hamilton secondo sospeso tra palco e realtà.
Il colpo di scena globale però ce lo offre Leclerc al 41° giro, ormai stabilmente in quinta piazza, rientrando ai box per un ultimo cambio gomme estemporaneo grazie al quale si porta a casa - almeno - il punto iridato del giro veloce. 
BOT - HAM - VET - VER - spazio siderale - LEC. Bandiera a scacchi. 
Applausi anche per Kimi partito dalla pitlane ed entrato in zona punti. 

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