sabato 27 luglio 2019

Austria 2019 - Gara

LEC - VER - BOT - HAM - NOR - RAI... e Vettel 9°!
Adoro le griglie di partenza fantasiose!
Nello specifico, a questo giro ci troviamo davanti alla griglia di partenza della discordia, caratterizzata da punizioni millantate, conteggiate, assegnate, non contestate ma polemizzate. Solo una certezza: Leclerc in pole!
SebVettel ha direttamente saltato la Q3, formalmente per problemi idraulici che gli impediscono di scendere in pista, informalmente per punirlo del suo pensiero impuro di mollare la Ferrari, abbandonarla al suo destino, e entro la fine dell'anno andare a cercare miglior fortuna altrove. Hamilton si piazza in seconda posizione, davanti a Verstappen, con un Bottas disperso nella nebbia e la spada di damocle dell'investigazione post qualifica per aver ostacolato Raikkonen in Q1. 
Ed è a questo punto che il super complottone del week end non riesce più a stare dietro a tutti questi avvenimenti, diventa un mostro a tre teste e inizia a colpire tutto quello che lo circonda. Prima di tutto sono tutti certi che Hamilton non sarebbe mai stato sanzionato per una cosa del genere perchè a lui vanno sempre tutte lisce, le qualifiche sono lunghe e solo gli stupidi non cambiano mai idea, quindi, molto prima della loro conclusione la certezza si sposta sul fatto che Hamilton sarebbe stato sanzionato ma solo per farli stare zitti, perchè non si dica che lui non viene mai punito, certi che in questo contesto, con Vettel nelle retrovie e i bambini lasciati a giocare nelle prime posizioni, una sanzione non sarebbe in grado di danneggiarlo molto. Infine arriva la sanzione e il triplo complotto carpiato si materializza davanti a noi nel momento in cui è stato necessario andare a conteggiare tutte le sanzioni in griglia e Hamilton, che per la cronaca ha riconosciuto subito la sua colpa dichiarando di accettare tranquillamente l'arretramento, è finito quarto e non quinto per l'ulteriore arretramento di Magnussen. Visto?! Ha trovato il modo di raggirare il sistema!
Arriviamo quindi alla domenica di gara, i semafori si spengono...
e Verstappen non parte! Hamilton è costretto allo slalom, per un attimo rischia persino di beffare il compagno di squadra ma Bottas ha la meglio. Hamilton inizia quindi a giocare seriamente, e con lui anche Norris, finchè su di lui non ha la meglio Raikkonen egregiamente in quarta piazza, mentre Verstappen è 7° e/o nel paese delle meraviglie. 
4° giro: LEC - BOT - HAM - RAI - VET - NOR
Al settimo giro gli equilibri sembrano ristabiliti: nelle prime quattro posizioni Mercedes e Ferrari con Vettel a 5 secondi da Hamilton e Verstappen a bestemmiare in cinque lingue differenti poco dietro... ed è un gran peccato visto che qua in Austria stiamo incominciando a festeggiare il primo dei soliti 3 GP di casa che incontriamo durante l'anno. Livelli a cui neanche Rosberg con le sue sette cittadinanze e 15 residenze  era giunto prima. 
12° esimo giro: LEC - BOT - HAM - VET - VER
con Raikkonen e Norris in battaglia tra di loro alle spalle del gruppo di testa. Nel frattempo Magnussen viene punito con un drive trough per non essersi piazzato correttamente sul piazzale di partenza. 
Al 21-22esimo giro vengono chiamati a far cambio gomme Vettel, Bottas e Leclerc e, casualmente, il pit più lungo della storia (+ 6 secondi) viene fatto sulla vettura di Vettel che scivola nuovamente in 7° piazza con sorpassi da fare, giusto per punirlo ancora un po' per quei pensieri impuri reiterati dopo le vicende delle qualifiche. 
Unico lasciato in pista a girare ancora un po' sono Hamilton e Verstappen. Nel frattempo Vettel porta a casa un giro veloce e dopo essere finito largo 300 volte alla stessa curva Hamilton chiede al muretto di cambiargli musetto. Al 30esimo giro torna in pista dietro Vettel e dietro Verstappen
LEC - BOT - VET - VER - HAM
Tutto tace fino al 45esimo giro quando Verstappen è ormai attaccato al deretano di Vettel. Al 50esimo sorpasso fu, con Vettel che torna ai box per altro cambio gomme. 
LEC - BOT - VER - HAM - VET
Al 55esimo Verstappen è già attaccato al deretano di Bottas quando all'improvviso un brivido lungo la schiena. "I'm losing power guys!". Il Team Radio del terrore... ma chiaramente deve essere stata una ciatronata alla Hamilton perchè un secondo dopo si pappa Bottas e si mette all'inseguimento di Leclerc con un vantaggio di gomme calcolabile intorno ai 10 giri. 
Intanto dietro Vettel si avvicina ad Hamilton, Hamilton si avvicina a Bottas, Bottas accumula ritardi epocali su Verstappen
ma la gara deve ancora finire: in testa Leclerc e Verstappen riescono a duellare con una precisione tale che non mi sarei ma aspettata da nessuno dei due. Il gioco del fair play, tuttavia, deve aver stufato in fretta il buon vecchio Max che, alla fine, si scazza, sportella Leclerc un po' più in là, come nelle sue migliori tradizioni, e si prende il primo posto.Il box Ferrari è in rivolta ma Vettel, negli stessi momenti, riesce a passare Hamilton e torna il sorriso sui loro volti.

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