Sul fatto che questa gara preannunciasse qualcosa di strano e anomalo ne avevamo già avuto sentore ieri, in qualifica, quando Webber è stato sbattuto fuori al primo turno, Ferrari e Mercedes non sono andate oltre il secondo e nella Top Ten sono apparse ben 2 Force India. Nel mondo in cui anche le Force India possono competere per la vittoria, tutti possono vincere ed è come se nessuno vincesse, di conseguenza viene meno la gara.
Di tanto in tanto succedono gare un po' così. Gare in cui non puoi far altro che assistere all'autodistruzione, uno dopo l'altro, di tutti i suoi protagonisti. Gare in cui ti chiedi se qualcuno ha sparso puntine in pista o se semplicemente c'è qualcosa nell'aria.
E' possibile dividere gli avvenimenti di oggi in due tempi. Prima la gara normale, quella un po' noiosa, in cui non si è assistito a nulla che potesse realmente sconvolgere gli animi. Vettel è partito in testa ed ha tirato dritto fino a macinare secondi su secondi di vantaggio sugli altri. Hamilton continuava a scornarsi per la seconda posizione con Grosjean, piuttosto certo di riuscire prima o poi nuovamente ad assicurarsela. Raikkonen seguiva il primo gruppo di scalmanati aspettando solo che arrivasse il suo momento. Le Ferrari sono portite con il vento in poppa. Button, dalla sua pollesima posizione, è rimasto infognato nel gruppone e per poco non ci ha lasciato le piume. Gira che ti rigira la situazione è riventata critica, i distacchi tra i componenti del gruppo centrale sono diventati talmente corti da far intuire che a breve qualcosa sarebbe sicuramente dovuto succedere.
Ed è successo.
Un po' di gente che si gira. Un po' di gente che si tocca. Safety Car in pista per liberare dai detriti. Un cappello di paglia che vola. Poi l'apocalisse.
Si incomincia con Vettel al quale si spegne la macchina ed è costretto a ritirarsi. Poi è il turno di Massa che dopo un incidente è costretto a tornare ad incipriarsi il naso ai box e a rientrare in millesima posizione. Con un moto di incredulità Alonso si ritrova in prima posizione. Grosjean è intenzionato ad andarlo a prendere: quando gli è a 8 decimi di distanza fonde il motore ed è costretto a ritirarsi. Hamilton verso gli ultimi 10 giri incomincia a sentire il degrado delle gomme: non c'è tempo per tornare a cambiarle e non può far altro che resistere per un posto sul podio. Maldonado non è della stessa idea ed ad un giro dalla fine lo manda a muro. Per giustizia divina anche lui non riesce a giungere fino in fondo e, senza il minimo preavviso, senza neanche capire da che parte è passato, sul podio, dietro ad Alonso e Raikkonen ci finisce il caro zio Mickey.
Ed è successo.
Un po' di gente che si gira. Un po' di gente che si tocca. Safety Car in pista per liberare dai detriti. Un cappello di paglia che vola. Poi l'apocalisse.
Si incomincia con Vettel al quale si spegne la macchina ed è costretto a ritirarsi. Poi è il turno di Massa che dopo un incidente è costretto a tornare ad incipriarsi il naso ai box e a rientrare in millesima posizione. Con un moto di incredulità Alonso si ritrova in prima posizione. Grosjean è intenzionato ad andarlo a prendere: quando gli è a 8 decimi di distanza fonde il motore ed è costretto a ritirarsi. Hamilton verso gli ultimi 10 giri incomincia a sentire il degrado delle gomme: non c'è tempo per tornare a cambiarle e non può far altro che resistere per un posto sul podio. Maldonado non è della stessa idea ed ad un giro dalla fine lo manda a muro. Per giustizia divina anche lui non riesce a giungere fino in fondo e, senza il minimo preavviso, senza neanche capire da che parte è passato, sul podio, dietro ad Alonso e Raikkonen ci finisce il caro zio Mickey.
Di tanto in tanto succedono gare un po' così. Gare in cui non puoi far altro che assistere all'autodistruzione, uno dopo l'altro, di tutti i suoi protagonisti. Il problema è che, sicuramente a causa della mia memoria storicamente relativamente limitata, a quanto ricordo tutte le volte che si è vista una gara così colui che è riuscito sempre a passare indenne nel mezzo di questa pioggia di detriti (e di sfiga) è Alonso che se ne frega di ogni fattura e di ogni campo di forza negativa, parte millesimo e arriva bene. Qui c'è qualcosa che non va: non cercate di negarlo.
Giusto perchè quelli del cavallino rampante devono sempre un po' fare gli sboroni, su Twitter si sono praticamente presi il merito anche degli altri due posti sul podio: perchè sia Raikkonen che Schumacher sono stati due grandi campioni Ferrari. Oggi se lo ricordano.
Nessun commento:
Posta un commento