domenica 16 giugno 2019

Canada 2019 - Gara

Ci sono week end in cui Hamilton arriva a destino con le chiome sparse al sole ma, tempo di inforcare il casco per le qualifiche, ecco che le treccine fare nuovamente capolino sul suo scalpo. Le treccine ormai sono un must have, un porta fortuna, un rito scaramantico forse. La domanda delle domande quindi è: ma come fa? Va a zonzo per il mondo cercando parrucchieri di fiducia in ogni dove o si porta il parrucchiere da casa? Gliele intreccia personalmente Toto Wolff alla sera in albergo o ha imparato a farsele da solo? 
Vada come vada, il non avere più il cruccio dei capelli spettinati sotto a quel casco gli da certamente più serenità  e i risultati in pista si vedono. Poi arriva la pole position di Vettel e il mondo intero si arrende al fatto che statisticamente prima o poi sarebbe dovuto accadere... e poi, di questi tempi, per Hamilton è meglio cedere qualcosina a lui che a Bottas, sesto e miracolato dopo una mirabolante carambola in qualifica. Quarto e felicione Danny Ricciardo. E poi parliamone: Vettel è probabilmente la persona più simpatica in pista in questo momento storico. Al di là della scelta suicida di vestirsi di rosso, non è che gli si possa dire niente, una pole, soprattutto in questo periodo di magra, è proprio una bella soddisfazione. 
Un minuto di applausi credo che non possa essere rivolto anche a Grosjean, uno che vedendo il proprio compagno di squadra perdere il controllo della vettura e rimbalzare da muro a muro davanti a sè tutto quello che riesce a fare è maledire la sorte che gli ha impedito di concludere il giro. Ancora prima di capire o domandarsi se stia bene, se sia ancora vivo o altre formalità di questo tipo. 
Semafori rossi. 
VET - HAM - LEC - RIC .... BOT ... ... ... VER
In partenza Bottas di fa fregare persino da Hulkenberg mentre là davanti tutto fila liscio. Mi piacciono queste prime file variopinte. Mi hanno pensare a quei bei campionati vecchio stampo in cui non si permetteva ad una sola squadra di fare il buono e il cattivo tempo ma anche gli altri team si impegnano a fare gara.
Vettel parte primo e sfila educatamente mantenendo la sua posizione. Leclerc ci prova su Hamilton ma si arrende presto così come Gasly ci prova senza riuscirci su Ricciardo che, almeno per il momento, mantiene la sua posizione. Vettel e Leclerc si palleggiano il giro veloce. 
Al nono giro l'auto di Norris implode, è costretto ad abbandonarla a bordo pista con un principio di incendio in corso ma a quanto pare nessuno se ne preoccupa. Lui corre via, la vettura resta lì... e ci resterà fin alla fine della gara lasciando un po' di disappunto negli sguardi degli spettatori.
Bottas se la vive male: al 12esimo giro ancora non è riuscito a recuperare Hulkenberg mentre Verstappen già lo tampina pesantemente: la nona posizione di partenza lo deve aver messo di cattivo umore. 
Nello stesso tempo in Ferrari optano per un fantomatico plane B
Le cose iniziano ad animarsi al 27esimo giro: Vettel viene richiamato per il suo pit stop, in team radio qualcuno bisbiglia ad Hamilton hammertime! ma Vettel al rientro porta in scena un nuovo record sul giro. Niente da fare: dopo il suo pit Hamilton è costretto ad accodarsi ancora una volta a tentare il sorpasso in pista. E via al giro di valzer di tutti gli altri!
In questo preciso istante alla Ferrari sarebbe potuto tranquillamente bastare far rallentare Vettel perchè Leclerc potesse incastrarsi tra lui e Hamilton... ma a quanto pare non ci pensano neanche. Vettel e Hamilton viaggiano compatti e solidali contro le nuove generazioni. Dopo il suo pit Leclerc rientra in pista addirittura dietro a Verstappen che ancora non si è fermato. 
Al 35esimo Bottas è ancora dietro Ricciardo e lotta per un sorpasso che si fa aspettare. Vanzini poeticamente battezza il momento come una freccia d'argento spuntata. E non è neanche la peggiore della giornata. 
VET - HAM - LEC - VER - RIC - BOT 
Le cose a questo punto sembrano iniziare a farsi serie... e Vettel giustamente viene messo in fuel saving. Ma seriamente? Hamilton gli si avvicina senza fatica e al 40esimo giro è già in zona DRS. 
Solo 8 giri più tardi, proprio quando dalla telecronaca si ricordano i fasti di Canada 2011, quanto Vettel stava per vincere la gara più assurda del decennio e, proprio all'ultimo giro, un errore gli fu fatale... ecco Vettel sbagliare l'ingresso in curva. Hamilton gli è attaccato, potrebbe prendergli la posizione ma desiste per non finire schiacciato contro il muro da parte di Vettel rientrato in traiettoria in maniera irruenta. SV e LH sono sotto investigazione. 
VET - HAM... 10 secondi... LEC... 23 secondi ... BOT
Giungono a questo punto i 5 secondi di penalità della discordia per SebVettel. Il mondo scoppia in rivolta, tutti, ma proprio tutti sembrano non accettare la decisione. Anche Hamilton sembra non volerci stare: si avvicina nuovamente fino all'ultimo semb
ra volersi prendere quella posizione sul campo mentre potrebbe semplicemente gestire il distacco e andare avanti così fino alla fine.
VET - HAM - LEC
Con un po' di amarezza nel corpo e nello spirito arrivano alla bandiera a scacchi.
HAM - VET - LEC
SebVettel è in rivolta, non porta la vettura sotto al podio ma scende all'ingresso della pit, spinge l'auto a braccia... ma dove va? Cosa fa? Le telecamere lo inseguono a zonzo per il paddock fino al suo motorhome. Riesce ad essere più adrenalinico questo momento che tutto il resto della gara. Per un attimo ho sperato che andasse a far casino in Presidenza, a ribaltare qualche tavolo o cose di questo genere. Sotto al podio si cincischia, nessuno sa che fine ha fatto Vettel e la finiscono a parlare del meteo. 
Cinque minuti dopo le telecamere ritrovano Vettel ai box Mercedes, marcia verso il podio a grandi falcate. E' pronto a salire sul podio ma non prima di aver spostato il n° 1 da davanti l'auto di Hamilton. Infine Hamilton invita Vettel sul gradino più alto del podio e fanno pacetta.

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