sabato 25 novembre 2017

FormulaGossip - Brasile 2017

- Pippo Massa si ritira - Again -

Solo gli stupidi non cambiano mai idea... e Pippo non è certo uno stupido. Forse un filo insicuro, forse potrebbe impegnarsi di più in fatto di coerenza e decisioni importanti, ma chi siamo noi per giudicare. Tutto quello che ci sarebbe da dire sul ritiro di Pippo Massa probabilmente l'ho già detto l'anno scorso, evito di ripetermi, interrogarmi sui veri valori dell'essere umano e andiamo avanti. Andiamo avanti anche perchè, di questo passo, è un attimo che Pippo non cambi idea e si compri un posto in Sauber, o giù di lì. Tutto incominciò un anno fa: il ritiro, la parata con la bandiera brasiliana, il pianto di dolore e commozione, ce ne siamo fatti una ragione. Ciao. Anzi no, il ritorno. Forse "non era il momento giusto". Una seconda \ terza \ quarta possibilità di dire e fare qualcosa di buono in questo mondo. Man mano che le gare andavano avanti ha tentato di lottare con le unghie e con i denti per tenersi il proprio posto: ci ha preso gusto, ha apprezzato moltissimo il momento, ha dichiarato ai quattro venti che la decisione dell'anno prima forse era un po' affrettata e che, volendo, sarebbe stato in grado e al punto di forma fisica ideale per andare avanti ancora un po'. H sparato a zero si ogni contendente al titolo, ha preteso di essere il migliore del gruppo, ha sperato di contare di Stroll, nelle grazie del team per quel carico di gettoni d'oro che si è portato dietro quando ha forzato la serratura. Poi però c'è gente che a lui preferirebbe un Kubica, che neanche ha recuperato la piena mobilità degli arti, o Di Resta, che non guida da talmente tanto tempo da continuare a mettere la freccia cercando di azionare il tergicristalli. Pare evidente che non sia più tempo per noi, quindi, retromarcia: questo è il momento giusto. Questa volta lo fa per davvero, è tornato solo per fare un favore alla Williams, ma il suo posto ormai è la pensione. Ottimo.

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- Timo's day -


2 novembre: that was Glock! E la gente non dimentica. Forse si porteranno questo segreto nella tomba: c'era un accordo? Erano solo amici? Glock ha solo voluto fare un favore o è stato prezzolato a dovere? E' stato un sorpasso spontaneo? Anno 2008, ultima gara di campionato, ultimo giro della stagione, Massa avrebbe anche potuto vincere un mondiale in ferrari, Hamilton avrebbe potuto perdere il secondo mondiale di seguito per eccesso di frenesia al momento giusto, ultima curva dell'ultimo giro, Hamilton supera Glock ed ottiene il punto iridato sufficiente per portare a casa il titolo iridato.

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- Ham e gli insegnanti profetici -

Avevano previsto che non avrebbe mai raggiunto nulla nella vita, ma seriamente, questa è una notizia? Il neo quattrovoltecampionedelmondo è sulla bocca di tutti, ognuno deve uscire fuori con la notizia sensazionale, ognuno se ne deve uscire fuori con il simpatico aneddoto... e va tutto molto bene, seriamente, ci mancherebbe. Però siamo arrivati al punto in cui i racconti simpatici sono andati esauriti con i tre mondiali precedenti. O esce fuori la storia dei tempi in cui lui e Nico, da bambini ai tempi dei kart, erano soliti farsi le treccine o si va sui grandi classici. Perchè le maestre, in generale, non hanno mai brillato per lungimiranza. Chi non ha mai avuto una maestra che non ti ha mai capito? Chi non ha mai avuto un'insegnante che non è stato in grado di aiutarti? Tutti abbiamo avuto in insegante che ha predetto che non avremmo combinato mai nulla di buono nella vita e, se lo devo dire, a loro piace giocare facile così. E' una questione statistica: molti non combineranno davvero mai niente di buono nella vita. Molti vanno ad intasare sporchi bar di periferia per interi pomeriggi di metà della propria esistenza.

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- 4 titoli mondiali e non sentirli -

Quattro titoli mondiali, milioni in almeno quattro o cinque valute sul conto corrente... ma il solito buon vecchio cattivo gusto nel vestirsi. Ci sono cose che i soldi non possono comprare. Calzini al polpaccio come i vecchi al bar Margherita, tralasciamo le foto perchè ormai c'è solo l'imbarazzo della scelta.

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- Ocon da del vecchio ad Alonso -

Ed è così, con una nonchalance inaudita e con la tipica sfrontatezza dei giovani, che Esteban Ocon da del vecchio ad Alonso (invitandolo forse ad un ritiro?) maschendando il tutto con un complimento. Meraviglioso. L'ho già detto che tifo Ocon? L'ho detto di molti, questo lo so, ma io tra un paio d'anni finirò per tifare Ocon, me lo sento. Date giusto il tempo a tutti quelli che tifo oggi di andare in pensione o di fare la fine di un Raikkonen-panzone qualsiasi, e io mi ritroverò sicuramente a tifare Ocon. Per oggi, eccomi compiaciuta davanti a cotanto capolavoro. Millenial vs old school... e io lo so di essere anagraficamente parlando molto più vicina ad Alonso che a qualunque millenial in pista in questo momento, però rendiamo onore al merito. Riconosciamo che questi ci sanno fare con tutti questi social network. Questi sono nati durante una live di facebook, hanno imparato a camminare su una storia di instagram e hanno imparato a leggere e scrivere su tumblr. Tumblr. Per me Tumblr è una delle cose più misteriose sulla faccia della Terra, secondo solo a Pinterest probabilmente. 
Questi, invece, non si fanno fregare. Hanno capacità innate di smanettamento dei social, hanno proprio un talento innato... ed è così che nel postare una semplicissima foto scattata durante un comunissimo scambio di caschi
tra l'altro, ndr, qualcuno prima o poi mi spieghi dove questa gente riesce a piazzare tutti questi caschi... perchè non possono esistere salotti abbastanza grandi per tenerli tutti in bella mostra... e non mi sembra neanche troppo comodo sbatterli tutti in cantina a prender umido e polvere... vabbè, questa faccenda magari la riprendo un'altra volta...
prima gli da del vecchio (perchè lo guardava in TV quando era un bambino), poi del fallito (perchè l'ultima cosa 'buona' della sua carriera è la lotta con Michael. Anno 2005-6?) e, ultimo ma non ultimo, della mezza pippa (davvero davvero davvero gli arriva sotto l'ascella?). E tutto questo con una sola frase. Poeta.

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- Paradise Paper -

Dacci oggi il nostro scandalo quotidiano. Ed è con estremo tempismo che ad Hamilton non è stato neanche dato il tempo di vincere questo titolo mondiale che la finanza gli è andata a bussare a casa. Virtualmente parlando, ovviamente, ma qua abbiamo iniziato a accendere i riflettori sui suoi conti bancari, sulle scatole cinesi che stanno dietro ai suoi investimenti e su quella residenzaa monegasca che, effettivmente, potrebbe non essere caratterizzata da un eccessivo patriottismo... e visto che la domenica sul divano con la birra in mano siamo tutti CT della nazionale, ma lunedì al bar con il sole 24ore sotto alla tazza del capuccino siamo tutti economisti, è un attimo che lo abbiamo già sbattuto in galera, buttato via la chiave e tolto almeno un paio di titolo mondiali per punizione. 
Poi abbiamo finito il nostro cappuccino, spazzato via le briciole della brioche dalla camicia e siamo usciti dal bar senza pretendere che da dietro al bancone qualcuno ci allungasse il nostro scontrino. 
Mettamola così, io sono anche disposta a parlare di Paradise Papers, chi diavolo sono io per tirarmi indietro, poi però ci mettiamo dentro anche i Panama Papers di Rosberg, la residenza svizzera di Vettel o quella di Raikkonen a Baar, che per la cronaca è un comune svizzero "noto" perchè in grado di offrire una percentuale di tassazione ancor più agevolata rispetto alla tassazione svizzera ordinaria. No ma, intendiamoci, io sono certa che Kimi abbia scelto di vivere in Svizzera per quella affinità paesaggistica con la sua finlandia.

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- Cose che capitano -

Tipo quella sensazione di remi in barca. Quando arrivi a questo punto del mondiale ed hai già vinto tutto... esattamente chi te lo fa fare? Perchè perdere ore della tua vita in pista quando puoi tranquillamente giocare a candi crush sul telefono? Ecco, questo è chiaramente quello che è successo sabato a Interlagos: Hamilton scende in pista, compie 100 metri, si schianta a muro senza che nulla potesse far presumere che da quelle parti si rischiasse un incidente, quindi è tornato ai box ed è potuto finalmente tornare al suo Candy Crush. 
Poi c'è anche quella storia del fair play... insomma, glielo vogliamo far vincere qualcosa a questa Ferrari? 
Che poi uno non sa neanche più cosa fare per far vincere qualcosa anche a loro: Hamilton si schianta a muro, tutte le possibilità di pole sono a loro favore... e si fanno beffare da un Bottas qualunque.

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- Stupore -

Quando anche dal muretto Mercedes si stupiscono della pole di Bottas: questa faccenda ha sconvolto un po' tutti. Perchè dall'espressione di gioia e sorpresa apparsa sui volti di Toto Wolff e soci nel momento in cui Bottas ha registrato il miglior tempo, si capisce benissimo che neanche loro se lo sarebbero mai davvero aspettato. Ed è meraviglioso. O pessimo, dal punto di vista del ferrarista medio. Fate voi.

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- Attentato! -

La prima volta che si è parlato - a mia memoria - un po' seriamente delle problematiche legate ai pericoli concreti appena un passo al di fuori dai cancelli della pista, è stato ormai quasi 10 anni fa, quando ad essere stata attaccata è stata la vettura a bordo della quale era presente Jenson Button, neo campione del mondo, soggetto particolarmente appetibile. Tutto bene quel che finisce bene, ma da quelle parti di eventi del genere se ne è parlato quasi ogni anno, anche se con un po' meno rumore quando ad essere colpiti non sono stati dei piloti, ma è stato argomento molto caldo anche in occasioni delle Olimpiadi. Insomma: da quelle parti c'è un problema, anzi due. Uno è il problema vero e proprio, il secondo è che non lo si vuole ammettere. Fatevi un favore: aprite google maps, cercate interlagos e fatevi incuriosire da qualcosa in più alla reale collocazione tra due laghi. Dite all'omino virtuale di andarsi a fare una passeggiata intorno alla pista e sconvolgetevi per quello che vedete. Partiamo da un punto di partenza: non siamo in mezzo alle favelas. Interlagos è un comune nei sobborghi di San Paolo. San Paolo è uno dei centri finanziari maggiori del Brasile, è certamente una delle città più ricche e Interlagos, grazie anche all'attenzione mediatica che riceve in conseguenza agli eventi sportivi ospitati non è neanche uno dei posti "messi male". Fatevi una passeggiata virtuale intorno al circuito e pensate che, da quelle parti, non stanno neanche messi male. Poi ci stupiamo per i livelli di criminalità legati ad eventi che in tale quantità e con tale intensità danno sfoggio della loro opulenza? La Formula 1 è una realtà completamente slegata dal mondo, questa è sempre stata una grave lacuna. Come andare in paesi dove i diritti umani stanno ai minimi storici e far finta di niente: a tanta opulenza, a tanta visibilità, a tanto potere non dovrebbero conseguire tante responsabilità? (cit. Peter Parker)

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- Lewis tenerello -

In un team di gente stupitissima, Lewis Hamilton ha deciso di fare il grande passo, prender la parola, metterci la faccia, essere lui, tra tutti, a muoversi a grandi passi, uscire dal box e andare a stringer la mano a Bottas dopo la pole.Come si suol dire in gergo: lo scatto che ha fatto commuovere il web. 
Ma dei remi in barca tirati in Mercedes è già stato detto? No, perchè qua si fa tanto a parlare del politicamente corretto, il rispetto, il rapporto d squadra con Valtteri sbattuto in faccia a Nico... ma non più di due gran premi fa ricordiamo tutti un Hamilton scalciare e pretendere to be faster than him. O no? 
Ora la chiudo qua, ma volevo solo farvi notare che Hamilton ha chiaramente una manicure più curata della mia. Sono sempre attenta ai dettagli importanti.

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- Parcheggi fantasiosi -

dei Ferrari boyz. Dopo qualifiche sono stati gli unici a piazzarsi in pole mentre tutti gli altri tornati in zona box. Ed il mondo li aspettava in zona box. Cosa è successo? Chi ha sbagliato strada? Chi non sarebbe dovuto essere dove in realtà è stato? E perchè nessuno ha fatto loro notare che stavano sbagliando strada?

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- Kvyat in Williams -

Ma sì, aggiungiamo un altro nome ai pretendenti al titolo. Neanche a dirlo è il nome più sensato fatto fino a questo momento. 

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