La mia domenica di Pasqua è incominciata nel modo seguente: dormivo, mi godevo il meritato riposo e non pensavo assolutamente a nulla. A quel punto giustamente suona il telefono. 1, 2, 3 squilli, nessuno risponde, faccio anche in tempo ad uscire dalla più profonda delle fasi REM della storia per realizzare che forse dovrei andare io al ricevitore. Corro, ma ho ancora gli occhi chiusi. Inciampo sul gatto, io mi faccio male ad un piede, mi dispiace per lui... che nel frattempo è corso via a zampe levate. Mi tengo goffamente in equilibrio, raggiungo il telefono... che ancora sta suonando. Leggo il nome sullo schermo: "la zia maledetta". Il telefono ancora squilla, ci penso due secondi, poi lascio perdere tutto e non rispondo. Il telefono ancora squilla. Le farei notare che chiamare a casa della gente di prima mattina è maleducazione... ed anche insistere per 15 squilli è maleducazione... ma per farlo dovrei rispondere, quindi desisto.
Sarebbe potuto sembrare il segnale del destino che mi convincesse che io, questo GP di Cina lo dovevo vedere in quel momento ed in diretta... ma no! Più che un segnale orario del destino mi sembrava sempre e fin troppo la suoneria del telefono di casa che ancora mi rimbomba nel cervello... a quel paese destino! Io torno a dormire!
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