lunedì 11 settembre 2017

Fatti buffi d'Italia 2017 - Post Scriptum

Il Gran Premio d'Italia davanti al miglior pubblico del mondo è l'evento più epico dell'anno e limitare l'elenco dei fatti buffi a dieci è veramente uno spreco. C'è qualcosa che rischia di andare perduto ed è per questo che siamo qua: perchè nulla vada perduto.

- Vettel peacekeeper -

In occasione della conferenza stampa pre grampremio come non chiamare in causa tutti i grandi protagonisti del week end: i due migliori amici e i due miglior nemici. Il problema è che il tavolo è da tre persone, Raikkonen non è sto gran chiacchierone e Ocon aveva appena accusato Perez di aver tentato di farlo fuori due volte. La scelta è stata obbligata. Onde evitare che i due si riprendessero per i capelli è stato anche obbligato il gesto di piazzare strategicamente Vettel tra le due Force India.  Epic moment! Soprattutto i meme che sono venuti a seguire.

- Rubens, it's Ross -

Aneddoti d'annata per ammazzare la noia delle mancate qualifiche briazole. E' così che Ivan Capelli e combricola hanno ritirato fuori un team radio particolarmente significativo da molteplici punti di vista. Da un lato quello che è stato veramente un leader carismatico di un team, dall'altro il modo giusto per gestire la competizione tra compagni di squadra. Correva l'anno 2009 e Jenson Button stava per andare a vincere il suo titolo mondiale. Era l'anno 2009 e in squadra con lui c'era Rubens Barrichello, uno che ha fatto per anni la ruota di scorta di un settovoltecampionedelmondo senza troppi riconoscimenti e che avrebbe gradito essere il privilegiato del team. Ma se ruota di scorta nasci, ruota di scorta crepi quindi, in uno dei momenti catartici della stagione, rendendosi conto delle intenzioni di Barrichello di dare battaglia a Button in testa al campionato e in testa alla gara in quel preciso istante, Ross Brawn ha preso in mano la situazione e ha precisato in cuffia "Ruben, it's Ross". Una parola è troppa e due sono poche. Ruben ha alzato immediatamente il piede dal pedale sbagliato ed ha lasciato Button andare incontro al proprio destino. 
L'insostenibile verve del trio, ancora in preda alla commozione ed alla nostalgia dei tempi andati, si è quindi soffermata ipotizzando scenari fantascientifici. Cose del tipo: "ovviamente Rubens ha alzato il piede: Ross Brawn è grosso il doppio di lui". Quella sì è la vera minaccia. Per fortuna è entrato in ballo il team manager a frenare la rivalità... perchè se si fosse trovato a scontrarsi contro Button? Barrichello è più grosso. Ma Button è più alto. E poi Button è un triatleta. Eh, ma corre non mena.

- Sold out -

 Statisticoni vogliono che questo gran premio di Monza sia andato completamente Sold Out e che la cosa non sia proprio proprio frequente. Soprattutto per il costo dei biglietti e per la crisi - economica - e delle Ferrari - degli ultimi anni. Quest'anno la Ferrari è tornata vincere conconsistenza e i fan (anzi, i tifosi) si sono appassionati nuovamente come non mai... le vendite lo confermano... solo che, quello che non è stato ben specificato dagli statisticoni, tutta sta gente entrata dalla porta principale era al box Ferrari. Ma proprio tutti, tutti, tutti. Un record nel record. Non so se avete visto da vicino la situazione: era ressa mai vista. Da Gentiloni a Michelle Hunziker (e consorte). Da Max Gazzè a Lapo Elkan. Proprio tutti.

- Le strategie di Ricciardo -

L'altro giorno stavo giusto criticando le strategie Ferrari: strano non mi capita mai. Solo che a quel giro avevo ragione: quanto da loro espressamente confessato - quindi senza che io mi sia dovuta inventare niente - è stato: si sono messi in scia ad Hamilton ed hanno spettato che questo facesse un errore. Errore non c'è stato, Hamilton ha vinto la gara. Punto.  
All'esito di questo gran premio d'Italia posso onestamente affermare che le strategie della Red Bull hanno davvero quel qualcosa in più, solo che non gli viene giustamente riconosciuto. Pova Red Bull, solo perchè tira avanti con un pilota e mezzo dall'inizio della stagione e perchè pare aver dato al mondo tutto quello che aveva da dare dai tempi dei quattro mondiali di Vettel: poi è lentamente andata a spegnersi e fato vuole che Ricciardo si sia unito al team proprio in quel momento. Ma si può avere un simile tempismo? Che Webber fosse veramente la forza del team? Che se ne sia andato scaricando contro fatture e macumbe?
In ogni caso, ecco a voi la strategia di Ricciardo direttamente dalla sua viva voce: sorpassa tutti! Ed ha funzionato. Complimenti a Simon dal muretto RedBull.

- Stelle filanti -

Secondo voi, com'è che spesso sui podi dei vari eventi sportivi, non dico solo la formula 1, cerchiamo di essere monotematici, si tirano coriandoli, tondi, quadrati, rettangolari, più lunghi, più larghi, più colorati, più metallizzati, insomma, coriandoli di tutti i tipi ma non stelle filanti? Perchè le stelle filanti si annodano. Di brutto. Si aggrovigliano come i capelli alla mattina, come le cuffie del telefono quando le metti in tasca e, soprattutto, si agganciano a qualunque cosa trovino sul loro percorso: tipo l'asciugamano che cade mentre distendi e si aggancia alle altre corde da distendere molto prima di giungere a terra. Insomma: le stelle filanti non vanno bene! 
Italia: avevi solo una cosa da organizzare, le macchine le hanno portate loro, i piloti sono arrivati con le loro gambe ed anche la Magnum messa sul podio son certa derivi direttamente dalla cantina di Charlie o si sarebbero trovati a bere prosecco. Non c'era altro fare che dare una spazzatina in giro e dare una sistemata ai dettagli: ora spiegami cosa mi dovrebbe rappresentare quel Prodigioso Spaghetto Volante in salsa tricolore.

- "Your radio is still on" -

Anche Hulkenberg ha puntato al titolo di "team radio of the day" ma, come abbiamo già detto, questo è stato inevitabilmente vinto da qualcun'altro. La strategia subdola di Hulk è stata quella del team radio disinvolto, quello rubato, che non ti aspetti... perchè stava solo parlando con se stesso...
Nico?
What?
Hai dimenticato la radio accesa!
Oops!

2 commenti:

  1. Aneddoti d'annata per ammazzare la noia delle mancate qualifiche monegasche. --> Ehm... monzesi? :D

    Cose del tipo: ovviamente Rubens ha alzato il piede: Ross Brawn è grosso il doppio di lui. Quella sì è la vera minaccia. Per fortuna è entrato in ballo il team manager a frenare la rivalità... perchè se si fosse trovato a scontrarsi contro Button? Barrichello è più grosso. Ma Button è più alto. E poi Button è un triatleta. Eh, ma corre non mena. ---> ora il mio dubbio è: in che gran premio accadde tutto ciò? non a Monza, suppongo, perché a Monza vinse proprio Barrichello!

    Perchè le stelle filanti si annodano. Di brutto. Si aggrovigliano come i capelli alla mattina ---> a proposito di stelle filanti e di capelli, me le sono immaginate aggrovigliate ai capelli di Hamilton!

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    1. ... ma sinceramente inizio a credere che sia il frutto di un'allucinazione di Ivan Capelli. Possibile che non se ne trovi traccia in rete? Che nessuno se ne ricordi, nessuno lo abbia trascritto a suo tempo?

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