martedì 15 agosto 2017

I 10 fatti buffi di Ungheria 2017

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- Ricciardo la prende bene -

Si prospettano momenti felici in RedBull, dove i due compagni di squadra hanno incominciato ad eliminarsi tra di loro, rivelando una certa dose di malcontento generale. Insomma, è facile far finta di essere una allegra famiglia felice quando non c'è torta da spartirsi. Rosberg ed Hamilton si sono presi a schiaffi per tre anni di seguito, ma c'era un campionato mondiale in gioco: altrimenti dov'è il divertimento? In Red Bull pareva chiaro a tutti che tutto quel processo di promozione e beatificazione del bimbo terribile dovesse dar fastidio ad uno come Ricciardo, che per arrivare dove è arrivato ha impiegato i suoi bei anni di gavetta ed ha dovuto interpretare il difficile ruolo del compagno di squadra di un quattrovoltecampionedelmondo a caso. Insomma: ci sono cose che posson dar fastidio ma, in ogni caso, non si vince e non si perde niente. Se le bambinate del prodigio incominciano però a rivoltarsi contro il suo stesso team, allora c'è qualcosa che non va più bene... e la reazione istintiva di Ricciardo mentre ancora è sballottato all'interno della vettura la dice lunga su quanto potrebbero essere epiche le cose se solo la Red Bull la smettesse di far schifo: was that who I think it was? (è stato chi penso che sia?) ... Sfigato!

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Per tutto il resto c'è Amplifon

Davvero davvero interessante dev'essere stata la gara di Hamilton... anche dal suo punto di vista. Incastrato in una quarta piazza... forse quinta per un certo periodo... intento a scampare dalle ire funeste di Verstappen e a capire cosa diavolo ci fosse che non andava sulla sua vettura per cui il gruppo di testa fosse sempre più lontano ed irraggiungibile, per lui un aggravante in più: l'assenza di collegamento con il muretto. Nulla: la radio non andava. O quanto andava era tutto un ripetergli nelle orecchie: check! check! check! Che poi era quasi meglio non sentirli. Quando il problema sembrava risolto, un minuto dopo saltavano nuovamente i contatti... ed eccoci da capo con i check! check! check!

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Gomblotto!

Il meraviglioso mondo dell'internet ogni giorno si manifesta a noi in maniera sempre più sorprendente ed è stato proprio nei meandri dell'internet che, nei minuti successivi alla partenza del GP si sono sviluppate le teorie più fantasiose ed architettati gli scenari più fantascientifici. Per dire: è proprio nei minuti successivi alla partenza del GP che ho incominciato a leggere della teoria secondo la quale la sanzione comminata a Verstappen non fosse altro che un aiuto alla Mercedes in generale o ad Hamilton nello specifico. Non che fosse necessario far qualcosa visto che Ricciardo, negli stessi momenti, stava imprecando in 7 lingue differenti invitando i piani alti del team  di sbarazzarsi del nano ribelle.

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Fatti rari

Fatti rari ed eventi inaspettati per questo gran premio di ungheria 2017: Fernando Alonso è riuscito, addirittura, in un sorpasso. Già la notizia che le due McLaren non siano svampate ancor prima della partenza è sembrato a tutti un buon segno premonitore. Qualcosa che promette bene di sicuro... ma la cosa divertente è che in questo gran premio Alonso è riuscito persino a portare a termine un sorpasso, il che ha dell'incredibile. Ciao Petrov, sei sempre nei nostri cuori. L'evento è stato talmente lieto e talmente inatteso che il suo stesso team ha messo persino gli striscioni a festa. E per Alonso: hip hip urrà!

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#FreeKimi

Posso orgogliosamente affermarmi come una delle fan di Raikkonen della prima ora e, se permettete, non sono molte le persone che possono dire la stessa cosa. Quando io ho iniziato a tifare Raikkonen in Ferrari eravamo ancora nel pieno dell'era Schumacheriana, quella in cui vinceva tutto ed a ogni costo, seguire la Formula 1 significava seguire la Ferrari... e io ero piccola, in piena fase adolescenziale, ascoltavo i Back Street Boys e Raikkonen era giovane, biondo e figo: tutte ottime ragioni per tifare per lui. Poi ha iniziato a bere come una zampogna, ingrassare, passare in ferrari, scappare dalla ferrari e continuare a bere\ingrassare\passare in ferrari a ciclo continuo. Oggi sono un po' più grande, in effetti qualche annetto è passato, sono uscita tra alti e bassi dall'adolescenza e nutro profonde perplessità davanti al caschetto biondo di Nick Carter. Non posso di certo definirmi ancora la migliore delle fan di Raikkonen però sono un tipo nostalgico, ascolto gli 883 e mi struggo per gli anni d'oro in motorino sempre in due. Al netto della mia nostalgia canaglia provo delle profondissime fitte al mio tenero cuoricino nel veder Kimi Raikkonen trattato in questo modo! 
Non è così che si trattano le vecchie glorie, al massimo gli si mette un microfono in mano e le si manda ad intervistare gli ex colleghi a bordo pista, ma non le si trattano così. Se poi, come nel caso specifico, la vecchia gloria abbia sempre dimostrato un po' di refrattarietà alle interviste e non assicuri grandi risultati anche una volta passata dalla parte opposta del microfono, mi può anche andar bene che continui a guidare, ma non è assolutamente assolutamente il caso che lo si tratti come l'ultimo dei servi. L'ultimo degli sguatteri, tanto più in una gara come quella a cui abbiamo assistito in cui, al di là di ogni battuta che negli ultimi anni è stata fatta, al di là di ogni meme, ogni gelato rubato e ogni bottiglia rubata, ha dimostrato di saperci ancora fare. 
Si è parlato di "dover difendere" il proprio compagno di squadra, una cosa che non sta nè il cielo nè in Terra. Perchè lì, quello che avrebbe dovuto fare era la sua gara. Invece abbiamo assistito al momento esatto in cui il team gli ha tagliato le gambe, ha preteso che la sua gara fosse sacrificata, anche quando lui ha chiaramente fatto intendere di essere intenzionato a passare dati gli evidenti problemi che questo stava avendo. Lo abbiamo visto rallentare all'uscita della pit lane per dare modo a Vettel di mantenere la prima posizione. Sono cose che non fanno bene allo sport e allo spirito. Sono cose che non fanno bene al Kimi Raikkonen che fu un tempo. Sono cose che mi portano a sottoscrivere a doppia mandata la petizione #freeKimi

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La tamarraggine del salotto di Pippo Massa

Un anno fa ci avevano promesso che questo 2017 non avrebbe visto Pippo Massa salire a bordo della sua vettura... ed in effeti gli astri avevano ragione, siamo noi che nel tentativo maldestro di darne una lettura corretta abbiamo confuso l'intera stagione con una singola gara: ed è stato così, questo gran premio di Ungheria 2017 non lo ha visto tra i suoi protagonisti... e visto che proprio l'ungheria in passato non gli ha giocato particolarmente a favore, forse, è meglio così. Non che qualcuno ci abbia degnato di una spiegazione sensata, una ragione medica che fosse più credibile di è lupus!  Niente di niente, si è parlato di fantomatici virus... ma quello che conta è che domenica pomeriggio, mentre i suoi colleghi saltavano in auto e prendevano il via della gara, lui era nel salotto di casa sua, tutto bello intento a far partire qualche simpatica live su instagram... e perdonatemi, non ho seguito neanche una parola dei suoi saluti o quello che diavolo può aver detto davanti alla fotocamera. Ero veramente veramente scossa dalla tamarraggine del suo salotto. Qualcosa da incantarmi e farmi perdere il contatto con la realtà. Vada per la dimensione del TV a cristalli liquidi, probabilmente ha più pollici quello del mio intero salotto, ma la prendo bene perchè non sono una persona invidiosa e perchè alla fine dei conti le dimensioni non contano... però tutto il resto è davvero davvero tamarro! Premio tamarreide 2017 la sedia zebrata con i dettagli rifiniti in oro. Wow!

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Feste a sorpresa

Tra le varie ricorrenze ungheresi, c'è stato anche il modo di festeggiare il millesimo compleanno di Fernando Alonso. Entrato ormai nella fase della propria vita in cui si spengono un po' troppe candeline per essere davvero sorpreso della festa, anche i suoi graditi ospiti non sembrano essersi presi eccessivamente a gomitate pur di accaparrarsi una fetta di torta. Ma avete mai visto una festa andata più deserta di così? Una vecchia gloria passata di lì per caso, uno che spererebbe, con il giusto aiuto, di essere una futura promessa ed il padre della futura promessa che, a quel che c'è da promettere è interessato un po' anche lui. Vabbè... sarà per la prossima volta.

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Haas vs Renault

Tutto questo ha dell'incredibile anche se, con tutto quello che stava accadendo là davanti, un po' è passato in sordina. Merita però di essere recuperata e di domandarsi... what? Tenete a mente queste due cose: 1) Hamilton aveva ragione; 2) e Vettel allora?
Inizio gara: nelle retrovie la solita ressa. Hulkenberg e Grosjean si prendono un po' a gommate, uno dei due saltella, non ci sono conseguenze, tutti e due possono tranquillamente continuare la gara senza ripercussioni... quelli della Haas vedono la scena, la indicano a Magnussen che stava dietro di loro e lo invitano a fare su Hulkenberg quello che lui ha fatto su Grosjean... con tanto di istigazione a delinquere in direzione "dirty race". Magnussen combina quel che deve combinare i commissari lo sanzionano: i due aspettano di scendere dalla macchina per salire sul ring per rinfacciarsi qualcosa del tipo "impara ad imparare" \ "impara ad imparare te"... solo con un po' meno epicità per il fatto che questi giovani d'oggi devono mandare tutto in vacca buttandola in volgarità. Un'altra nota da recriminare: non si trattava di un vero ring, uno di quelli sui quali si indossano guantoni e ce le si manda a dire. Era il ring delle interviste... e i due non sono neanche andati vicino a menar le mani. 
Torniano ai due punti in sospeso: Hamilton aveva ragione. Dopo Baku lo aveva previsto: ci guardano i bambini! Ed ecco che i bambini hanno imparato la lezione... e Vettel allora? E cos'è servito tutto quel torrone ai danni di Vettel se qua un tecnico può incitare il proprio pilota a scagliarsi in maniera poco pulita contro un altro pilota e nessuno, dico nessuno, mette in mezzo la questione sportività \ sicurezza \ cattivi messaggi? Solo perchè i due protagonisti della situazione sono un po' meno nell'occhio del ciclone? No, perchè il problema mi sembra esattamente lo stesso... anche per Vettel e Hamilton nessuno si è fatto male e siamo andati a casa puliti ma in ogni caso non c'è molta differenza con Briatore ed il piccolo Piquet.

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Di Resta

Non so perchè ma io questa faccenda di Di Resta un po' me la sono presa a cuore. Perchè il disgraziato è dai tempi della Force India che meriterebbe un po' di considerazione... e la Force India dell'epoca non è certo quella di adesso. Era una Force India orfana di Fisichella e Liuzzi, una roba di una tristezza imbarazzante, anche se qualche volta è giunto persino a sfiorare il podio. Sfiorare, mai salirci veramente. Mai una gioia veramente. 
In ogni caso, ora siamo qua e non si capisce bene come qualcuno lo chiama per fare il terzo pilota ed era già chiaro a tutti che non avrebbe mai messo piede in auto per nessuna ragione al mondo. Poi Felipe Massa viene colto da un virus intestinale che neanche l'immodium riesce a sistemare ed ecco che te lo catapultano a bordo senza neanche dargli tempo di verificare se la taglia della tuta fosse quella giusta. Anche perchè il ragazzo è alto 1.85, non è che gli puoi dare gli abiti di Massa: l'effetto risvoltino sarebbe assicurato, il rispetto per il buon gusto un po' meno.
Poi sale in macchina, i tempi non sono dei migliori ma vediamo di comprendere che non gli è stato dato il tempo neanche per accertarsi dove fosse il freno e dove l'acceleratore. Sulla frizione non mi pronuncio e comunque le due Sauber riescono ad andare anche peggio di lui... non si schianta a muro come uno Stroll qualsiasi e non piroetta a zonzo per la pista. Fa il suo sporco lavoro e lo fa bene, avessero preteso qualcosa in più avrebbero giocato un po' meno all'improvvisazione. Poi però il momento mai una gioia veramente: la vettura non arriva a fine gara. Richiamato a box per ritirarsi a pochi giri dalla fine e quasi quasi mi fa venire voglia di augurare al povero Pippo qualche altra slogatura, infiammazione intestinale, insomma, niente di grave: giusto per dare una seconda chance sulla seconda chance anche a Paul.

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Buone vacanze!

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