Benvenuto in Ungheria, là dove i miracoli possono ancora accadere. Pronti a scattare dalla prima fila ci sono Kimi Raikkonen su McLaren e Felipe Massa su Ferrari. Siamo negli anni in cui a farla da padrona è ancora la "rivalità" tra Alonso e Schumacher, il primo pretende di essere il prossimo presidente di tutto il mondo, il secondo lo è già e pregustra i suoi ultimi momenti prima della pensione e Kimi Raikkonen è la prossima grande promessa Ferrari. Hamilton e Vettel ancora non sono nel mirino della Formula 1 ma siamo in mood di griglie di partenza fantasiose: Schumacher parte dalla 11esima posizione, Alonso dalla15esima e Button alla 14esima, informazione per ora irrilevante ma tenetela bene a mente.
Prima della gara ha piovuto, è umidiccio, ma le cose sembrano solo poter andare a migliorare. Qualcuno asciuga la pit lane con il phon e i piloti nel dubbio partono con le delle gomme da bagnato.
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De La Rosa non regge la pista neanche il tempo necessario di chiudere il giro di ricognizione, finisce in testacoda ma riesce a recuperare la posizione prima di riallinearsi sulla griglia.
Massa parte molto male e alla prima curva gli sono già passati davanti sia De La Rosa che Barrichello e Fisichella. Schumacher è già in ottima posizoone dietro a Massa, Alonso all'inizio annaspa un po' di più. A metà dello schieramento è un grade parapiglia e avvengono molti sorpassi in scioltezza ed è grazie a tutta questa confusione a alla fine del primo giro Schumacher è già quarto mentre Alonso è sesto, dietro a Fisichella che in men che non si dica accosta per farlo passare.
In tutto questo Raikkonen è partito molto bene e vola via verso il suo destino.
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Schumacher e Alonso arrivano così ben presto allo scontro diretto. Schumacher fatica a tenere dietro la Renault ma Alonso non ha mai imparato a superare e nel 2006 non gli avevano ancora inventato il DRS e la cosa si fa lunga anche se evidentemente lo spagnolo guida una vettura migliore.
Al quinto giro Barrichello è già al pit stop per una brevissima sosta dopo aver subito il sorpasso da De La Rosa.
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Un sorpasso alla volta Button, cercando di passare inosservato, è già in quinta posizione mentre Barrichello rientra decimo. In pista iniziano a piroettare tutti come i matti e per un Massa che comunque rimane in gara c'è un Klien che disintegra la vettura contro il muro.
Button su Honda, vale la pena ricordarlo, sorpassa Schumacher e Fisichella dietro di loro si gasa e vorrebbe fare altrettanto. Intorno al decimo giro la pioggia torna a macchiare l'obiettivo della telecamera ma se non sei Felipe Massa questo non è un gran problema: lui piroetta, Todt scuote la testa, Fisichella insiste all'inseguimento della Ferrari mentre Alonso si mette all'inseguimento di De La Rosa con il quale un giorno non troppo lontano si troverà a scambiarsi delle e-mail davvero molto interessanti... ma non è questo il momento di andare a ravanare nel torbido.
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Al 13esimo giro Massa è ai box forse con la speranza di recuperare in strategia quello che ha perso in piroette. Fisichella tenta un primo approccio su Schumacher solo al 15esimo giro andando peraltro quasi al contatto e facendo saltare sugli sgabelli sia Briatore che Todt. Negli stessi momenti De La Rosa rientra per il proprio pit e Alonso ha pista libera per le sue prodezze.
Il rientro di De La Rosa dopo la sosta ai box avviene nel traffico provocato da Schumacher e Fisichella che, proprio in quegli istanti, stava concludendo più o meno il suo sorpasso, non senza danneggiare la Ferrari.
Raikkonen entra ai box e anche Schumacher per cambiare musetto.
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Per punizione divina al 18esimo giro Fisichella perde il controllo della propria vettura e urta violentemente contro le barriere.
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con Alonso che è l'unico a non essersi ancora fermato nel gruppo di testa.
Le bandiere gialle ormai lampeggiano ad intermittenza per quantità di vetture che continuano a piroettare. Kubika torna ai box per cambiare muso, Rosberg viene trascinato via con la gru senza neanche dargli tempo di scendere.
Al 24esimo Alonso sta già doppiando Schimacher in ottava posizione e la gara non sembra pronta a voler offrire grandi emozioni.
Quando gli animi si stavano assopendo De La Rosa inizia a mettere nel proprio mirino il compagno di squadra certo che prima o dopo Alonso dovrà fermarsi ed è qua che succede il patatrack!
Raikkonen, forse intento a guardare negli specchietti più di quanto stia guardando davanti a se, impatta violentemente su Liuzzi, doppiato, davanti a sè. Spicca il volo e finisce fuori strada non prima di aver distrutto anche la vettura di Liuzzi oltre alla sua.
Safety Car in pista.
De La Rosa al pit così come praticamente tutti gli altri tranne Button e la Ferrari.
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Raikkonen scende dalla macchina e tira una gomitata ad uno che prova a chiedergli come sta.
Al rientro della Safety Car siamo al trentesimo giro.
Buona la ripartenza del gruppo di testa dove tutti mantendono la propria posizione. Altrove c'è confusione, anche Schumacher va in testacoda. De La Rosa si mette all'inseguimento di Button e Alonso in prima posizione sembra miracolosamente graziato dalla situazione. Gli piace vincere facile e prende il largo su Button che, nel suo piccolo, riesce a tenere a bada De La Rosa segnando anche dei giri veloci.
Al 38esimo il primo a pretendere delle gomme da asciutto è Scott Speed e viene accontentato in un paio di giri. Gli altri sembrano più scettici e forse hanno anche ragione visto che con la sua Toro Rosso finisce a muro in mezzo giro dall'uscita della pit lane.
Mentre Schumacher e Massa ci intrattengono con una serie di doppiaggi assolutamente inutili ed arrivando anche al sorpasso tra di loro, Button si avvicina in modo sospetto ad Alonso.
Siamo negli anni in cui Alonso si credeva invincivile, probabilmente non avrà pensato di poter realmente essere raggiunto da una Honda ma a 25 giri dalla fine della gara il distacco è ridotto a mezzo secondo.
Negli stessi attimo Schumacher, sette volte campione del mondo, impiega un'eternità per superare Heidfeld per la quinta piazza.
Sul più bello di quello che avrebbe potuto essere un duello Alonso/Button, il pilota della Honda viene richiamato ai box per il suo secondo pit: fa benzina ma non cambia gomme e un meccanico toccaccia qualcosa sull'ala anteriore per rientrare in pista sempre in seconda posizione ma ben più distanziato da Alonso. Strategia analoga è quella seguita da Schumacher in quel momento veramente intento a salutare i suoi bei sogni iridati.
De La Rosa è messo in crisi da Barrichello mentre Button torna all'inseguimento di Alonso. Giusto per tagliare la testa al toro prima che ci sia il rischio di divertirsi un po', Alonso viene richiamato per il suo cambio gomme. Già all'uscita della pit lane è evidente che ci sia qualcosa che non va. Esce male, fatica a tenere la macchina in pista, tentenna accodandosi a Button per veder decretata la propria fine non più di due curve dopo quando perde il controllo della vettura per andare a sbattere violentemente contro le barriere sbullonando come i matti... e non in senso metaforico. Per lui Miss Italia finisce qua, con tanto di camminata della vergogna fino da papà Briatore.
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Button capisce che non la può buttare via così, rientra ai box per il terzo pit e questa volta cambia anche le gomme mantenendo la testa della gara.
A dieci giri dalla fine, mano a mano che tutti i piloti optano per l'assetto da sciutto le posizioni in pista si assettano con Button a 18 secondi di vantaggio su Schumacher, tornato ad avere speranze iridate dopo il ritiro di Alonso, quindi De La Rosa che vorrebbe papparselo ed Heidfeld.
La gara non può semplicemente finire qua: parte il duello tra McLaren e Ferrari. De La Rosa ha studiato ma non si impegna, ne avrebbe di più del ferrarista ma non ce la fa. Schumacher si difende bene e ci intrattiene... fino a tre giri dalla fine quando la sua vettura semplicemente si accascia al suolo e rallenta. Schumacher la trascina ai box solo per pietà e per risparmiarsi la camminata dell vergogna tornando a salutare l'ottavo titolo iridato.
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