mercoledì 13 maggio 2020

Germania 2007 - Gara


Gran premio d’Europa, correva l’anno 2007, il sole splendeva alto sopra i cieli del Nurburgring e io ho una confessione da fare. Ho deciso di imbattermi in questo rewatch solo ed esclusivamente per potermi godere a pieno uno di quelli che ritengo essere uno dei momenti più alti della Formula 1 moderna: Massa e Alonso che dopo la gara si insultano, peraltro in italiano. Prova ad imparare, prova te ad imparare! Un lessico aulico e pomposo che dal 2007 è entrato regolarmente nella mia quotidianità.
Altissimo citazionismo.
Impara ad imparare” state of mind.
Sono giunta circa a metà della gara prima di realizzare che stavo prendendo sottogamba l’intera portata della citazione. Ne stavo dimenticando un pezzo. “Hai vinto e dici questo?" Hai vinto e dici questo! Alonso avrebbe vinto questo gran premio d’Europa e io ne ero ormai immersa fino al collo. Avrei dovuto guardarlo trionfare, questo è un errore da dilettante. Alla fine l’ho visto vincere, mi ha consolato soltanto una discreta conoscenza della storia.
RAI ALO MAS HEI
mentre Hamilton guarda la griglia di partenza dalla 10ecima piazza mentre in ultima posizione, e attenzione perché questo è una di quelle perde degne del buon Mazzoni, troviamo Markus Winkelhock alla sua prima e ultima apparizione in Formula 1.
Si parte per il giro di ricognizione, Hamilton abbassa la visiera e si mette in marcia.
Buona la partenza delle Ferrari, Raikkonen a testa bassa tiene la piazza, Massa si infila di prepotenza davanti ad Alonso mentre nelle retrovie succede un pandemonio. Heidfeld finisce in testacoda e porta Rosberg fuori pista con sé. Qualche timida goccia di pioggia inizia ad intimidirci mentre Coulthard finisce in una via di fuga.
RAI MAS ALO KOV
Le gocce aumentano ancor prima di completare il primo giro. La follia collettiva sembra prendere possesso del Nurburgring, Kimi sbaglia strada, rientra in pista, si infila in pit lane ma cambia idea per tornare in carreggiata tagliando la corsia.
Massa, Alonso e un altro mezzo schieramento si infilano ai box. Kimi ha deciso di continuare, le McLaren optano per un cambio gomme ad entrambi i piloti mentre del cielo improvvisamente ne iniziano a buttare già a secchiate. Improvvisamente le vetture sollevano nuvoloni d’acqua, Kimi rallenta sensibilmente cercando di mantenersi in carreggiata. Fisichella finisce in una via di fuga mentre Winkelhock, al secondo giro, si prende la testa della gara sorpassando la Ferrari – che sarà – campione del mondo. Siamo solo al secondo giro e la strategia Ferrari, neanche da intendersi in senso metaforico, fa acqua da tutte le parti: ritardando di un giro il rientro ai box non solo ha perso definitivamente la testa della gara ma è anche scivolato in settima posizione. Button finisce contro un muro ed improvvisamente viene raggiunto da Sutil ed Hamilton, nonché da Scoot Speed e Davidson. la SC entra in pista mentre la vettura di Liuzzi decolla per planare su una delle gru intervenute per sgranare l’ammucchiata di cui sopra.
Una gru prende di peso Hamilton e lo sposta un po’ più in là consentendogli di riprendere parte alla gara. Santo cielo se mi ricordo quanto si è discusso di questa manovra all’epoca! La situazione, sotto molti punti di vista diventa ingestibile e interrompere la gara sembra essere l’unica soluzione.
WIN MAS ALO WEB
Le vetture si schierano in griglia, i piloti restano all’interno delle loro vetture fiduciosi circa una rapida ripartenza. Un meccanico Ferrari si aggira intorno alla vettura di Massa domandandosi “dove sono le gomme mie?” tutto questo mentre una certa agitazione sembra cogliere gli uomini McLaren. Qualcuno vorrebbe spostare la vettura di Hamilton, qualcun’altro riceve l’indicazione di non muoversi dalla posizione. Ci vuole qualche minuto per chiarirsi e perdonatemi se, nel momento in cui lo prendono per la collottola e lo trascinano in fondo allo schieramento, un po’ mi viene da ridere ancora adesso ma sono una persona semplice. Alonso si fa sostituire il casco prima di far crescere dentro i funghi mentre Winkelhock si domanda come poter uscire vivo da quella situazione. Che poi, voglio dire, il vero nocciolo della questione non sono neanche tanto i 15 minuti di celebrità di Winkelhock quanto la polvere mangiata fino alla gara prima da Albers sulla stressa Spyker che non è mai stata in grado di dargli più di una 14esima posizione.
Allo scoccare della 14.35 la gara ha ripreso il suo naturale corso dietro alla Scafety Car.
Siamo ancora in regime di SC quanfo Heidfeld decide di rientra ai box per un cambio gomme estemporaneo. Al muretto Ferrari fa improvvisamente capolino il simpatico musetto di Schumacher e la strategia cannata di poco prima diventa improvvisamente assolutamente comprensibile. Ad Hamilton impongono di superare tutte le vetture, oltre alla SC per compiersi un giro in totale autonomia mentre gli altri continuavano a procedere a velocità di crociera.
Siamo solo al sesto giro quando finalmente la SC torna a casetta, non è prevista nuova pioggia per i successivi 30 minuti e Massa e Alonso si tuffano famelici sulla giugulare di Winkelhock. La prima battuta del duello Massa / Alonso viene spuntata da Massa che si appropria della prima posizione e cerca di fuggire via. Alonso non credo abbia voglia di dargliela per vinta ma per la prima manciata di giri si deve accontentare. Nelle retrovie tutti litigano con tutti ma nessuna carneficina all’attivo.
MAS ALO COU WEB
Raikkonen non sembra riuscire a cavare un ragno dal buco. Si è ritrovato dietro alla Renault di Kovalainen e l’ostacolo si si pone più arduo del previsto. Webber e Coulthard litigano per la terza posizione quando Raikkonen torna ai box probabilmente confidando in un pit salvifico della sua reputazione.
Un giro più tardi rientrano anche Massa e Alonso. Il pit della McLaren dura un paio di secondi in più, circostanza che permette a Felipe, una volta tornato in pista, di riprendere fiato prima della nuova battaglia mentre Hamilton ancora arranca in ultima posizione.
Dalle stelle alle stalle: siamo solo al 46esimo giro quando Winkelhock si ritrova ad accostare la propria vettura, rimasta probabilmente senza fiato dopo l’epica impresa, a bordo pista. Nel frattempo, mentre le telecamere indugiano su Rosberg, più biondo e figo che mai, rimasto a piedi prima della sospensione della gara nelle fasi iniziale della gara, ed io torno a ricordare come sono finita a tifare per lui, il pit stop di Raikkonen sembra veramente esser stato salvifico. Dopo il giro di pit stop riesce a mantenere la terza piazza e mettersi all’inseguimento di Alonso.
MAS ALO RAI WEB
Al 20esimo giro il Schumacher sbagliato finisce per violette copo uno scontro in pista con Heidfeld che ha maltestramente tentato di sorpassarlo. Neanche stesse portando a casa la gara della vita, Ralf non sembra averla presa benissimo, spintona un tecnico intervenuto a sgomberare la pista dalla sua presenza probabilmente sentendo ancora il bisogno dell’intervento di un fratello maggiore che gli tiri le orecchie quando non si comporta bene e, casualmente, ne abbiamo giusto uno disoccupato che gira per il paddock. In ogni caso, la cosa più divertente della questione è Heidfeld che chiede scusa.
Dalla sua ultima posizione ciclicamente Hamilton si diverse a far segnare il giro più veloce in pista e nessuno capisce esattamente a che gioco stia giocando.
Al trentesimo giro: giro di boa. Massa continua a condurre la gara in testa ormai tranquillizzato dal margine di distacco con Alonso ormai giunto a più di sette secondi. Alle spalle dello spagnolo, Raikkonen ha smesso da un pezzo di fare faville, dopo esserglisi avvicinato anche molto nelle precedenti fasi anche lui mantiene il distacco costante nulla sembra essere in grado di stravolgere questi equilibri.
In realtà a stravolgere gli equilibri qualcosa arriva e non tarda neanche più di tanto: la vettura di Raikkonen inizia a tossire, arranca, rallenta visibilmente, quasi si ferma, poi riparte, ma dura poco, torna a rallentare, e viene superato. Con la stessa velocità di una panda in città arriva fino alla corsia dei box, non riesce neanche a percorrerla tutta, dei tecnici lo raggiungono e lo trascinano un po’ più il là a braccia. Per lui il gran premio d’Europa finisce qui.
MAS ALO WEB COU
Per ragioni inspiegabili ai più, dopo aver trascorso 2/3 di gara in ultima posizione, Hamilton si sveglia e capisce che non può finire gabbato e doppiato come un pivello qualsiasi. A 20 giri dalla fine lo vediamo quindi partire per la tangente e iniziare ad impegnarsi come ci si sarebbe aspettati da lui sin dai primi giri. In una botta si fa fuori Trulli, Davidson e Barrichello prima di mettersi all’inseguimento di Fisichella che, per la cronaca, raggiungerà soltanto un minuto prima della bandiera a scacchi.
Per celebrare la sconfitta di Raikkonen tutti gli altri piloti in testa alla gara rientrano uno dopo l’altro per l’ennesimo pit stop di giornata. Alonso pare ringalluzzito dalla situazione e finalmente, per la prima volta dall’inizio della gara, sembra essere stato messo in pista con uno scopo. Inizia ad inseguire Massa e chiaramente spera di far di lui polpette anche se, al momento dell’uscita dai box dopo i pit, i secondi di distanza tra i due si contano in almeno 7 e qualche centesimo.
MAS ALO WEB WUR
Mancano 15 giri alla conclusione e Ron Dennis si agita su quello sgabello al muretto della McLaren come se da esso spuntassero delle spine. Massa doppia Hamilton mentre Alonso si trova ancora a 5 secondi e mezzo di ritardo. In pista un oggetto non ben identificato disturba la traiettoria delle vetture, almeno finché Fisichella non lo colpisce in pieno facendone brandelli ma la minaccia principale che incombe sulla testa dei nostri eroi è quella nuvola nera come la pece che sta velocemente muovendo verso il circuito che porta a prevedere l’arrivo della pioggia in 7 minuti. In Ferrari sfoderano la loro arma migliore, il loro esperto della pioggia tascabile, Schumacher fissa il cielo ad occhi stretti mentre il ritardo di Alonso continua a ridursi giro dopo giro. Come se non sapessi come è destinato ad andare a finire questo duello, sento l’adrenalina prendere possesso delle mie dita mentre battono sulla tastiera. Vedo Hamilton ancora simbolicamente incastonato tra Massa e Alonso e mi domando alla fin dei conti tutto questo a chi potrebbe maggiormente giovare.
Mi domando anche come abbia fatto a ridursi in quello stato la Renault (oggi guidata da Fisichella e Kovalainen) che fino alla stagione prima, al netto delle mie simpatie, era oggettivamente la vettura più bella sulla pista.
Tra un mio cruccio morale e l’altro ad 8 giri dalla fine Alonso giunge a doppiare Hamilton e questo non può che significare che ormai Massa sia giunto ad un tiro di schioppo. Il pubblico sugli spalti inizia ad indossare i propri impermeabili, il sole ha smesso di splendere e i meccanici ai box preparano le gomme da bagnato. In ordine entrano in pit lane sia Massa che Alonso. Il pit della Ferrari è ancora una volta più veloce ma Alonso rimedia facilmente rischiando di far fuori due meccanici Red Bull pur di sorpassare in pit lane una Renault passeggera. I due rivali sono ad un secondo solo di distacco. La pioggia forse non giustifica ancora il cambio gomme, Alonso sembra comunque reagire meglio e si mette all'inseguimento. Incontrano un doppiato, faticano ad evitarlo, ma la McLaren è ormai nello scarico di Massa. Felipe non cede, non gliene lascia passare una e chiude ogni traiettoria possibile. Alonso inizia ad innervosirsi e io, se solo potessi, salterei sul divano. A cinque giri dalla conclusione arrivano al contatto, si prendono a ruotate e lo spagnolo ha la meglio. Le vetture ormai sollevano nuvole d’acqua al loro passaggio, è difficile stare dietro a qualcuno ed ancor più difficile è per Massa rimettersi all’inseguimento. Todt al muretto Ferrari è impassibile ed assiste alla scena senza neanche camuffare un espressione di sconcerto.
ALO MAS WEB WUR
Felipe scende dalla vettura con ben poco entusiasmo in corpo. Di tutt’altra opinione è invece Alonso che esulta come se fosse Natale. Trova comunque tempo per fare polemica e invita la telecamera ad osservare il segno lasciato dal passaggio di Massa.sulla sua financata. All’ingresso nel retropodio Felipe fa anche il gesto di andare a stringergli la mano, Fernando lo rimprovera ed il brasiliano non ci sta! Prova a parlare con lui ma davanti alla spocchia del rivale non riesce a far altro che concludere il discorso con un comprensibilissimo “ma vai a cagare!”. La gestualità vale almeno il 70% del prezzo del biglietto.
Vinci e fai una cosa del genere. Sei un coglione!” questo è il momento in cui vado a cercare un divano per saltarci su.
Alonso è il loop “non si può fare. Non si può fare. Non si può fare”.
Vinci e dici una cosa così? Amico * pacca sulla spalla * prova ad imparare
Prova te ad imparare!
Impara ad imparare
Ron Dennis li guarda sbigottito. Non capisce una sola parola ma è sbigottito.
Supercazzola di Alonso che, probabilmente ha guardato un’altra gara “Ho lottato con tutto il mondo e a tre giri dalla fine ci tocchiamo”.
Impara ad imparare
Ma com'è successo che non sono diventata una bimba di Felipe nell'esatto istante in cui ha dato del coglione al Alonso?
Ultima perla prima della chiusura, si segnala sul podio la presenza random di Michael Schumacher, che rispetto ad un minuto prima si è addirittura cambiato per non dover indossare un minuto in più la divisa Ferrari.

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