lunedì 1 ottobre 2018

Gran Premio Russia 2018 - Gara

Nella vita credo di poter sopportare qualunque cosa... tranne Marc Genè quale vate moralizzatore!
Partiamo dall'inizio. 
Benvenuti in Russia, là dove ho tentato di guardare la gara con l'audio inserito ma dove ho retto solo fino al primo pit stop.
Premesse di gara: Hamilton ha 40 punti di vantaggio su Vettel in ottica mondiale. Alcuni siti hanno già iniziato a proporre calcoli fuori da ogni grazia di Dio per prevedere le probabilità residue di Vettel di portarsi a casa questo titolo. Avrei potuto dirglielo io stessa nel momento in cui ha indossato la maglietta rossa anni or sono e senza neanche dover usare la calcolatrice ma, abbandonando certe illazioni e altre elucubrazioni mentali, diciamo pure che, salvo imprevisti dell'ultimo minuto, Hamilton ha già il mondiale in tasca a sei gran premi dalla conclusione.
Siamo quindi giunti al punto in cui sarebbe cosa buona e giusta iniziare ad ingraziarsi il fedele servitore al proprio fianco prima che inneschino guerre civili di rosberghiana memoria... e nel momento in cu Bottas soffia per 4 millesimi di secondo la prima piazza in Q3 l'occasione pare fin troppo ghiotta per non essere colta al volo. Un casuale errore nel proprio ultimo giro veloce e Hamilton rinuncia alla pole position in favor di compagno di squadra. Le Ferrari, comunque, a dargli battaglia non ci hanno neanche provato. 
La prima parte della gara sembra fin troppo tranquilla per essere vera. Bottas parte in testa e ci resta. Hamiton al suo fianco non gli da neanche battaglia, si smarca da Vettel e si mette all'inseguimento. Un inseguimento moderato e controllato ad un secondo di distanza, giusto per fargli credere di aver qualche possibilità di portarsi a casa la gara. 
Il problema è che Bottas tappo è nato e tappo rimarrà fino alla fine dei propri giorni. Per star dietro a lui Vettel gli è arrivato alle calcagna, al primo pit stop si porta a casa l'undercut meglio riuscito della scuderia e, forse, a quel momento, in Mercedes le balle iniziano anche a girare un pochino. 
Per quanto riguarda l'undercut: poco male! Hamilton gli riprende la posizione in men che non si dica e risolve la situazione. Un bel sorpasso da degni contendenti al titolo. Un sorpasso riuscito simbolo che in fondo in fondo, pure lui quei quattro titoli mondiali se li è anche meritati... peccato per quei quattrocentocinquanta cambi di direzione che Vettel ha posto in essere pur di ostacolare  il passaggio, finendo così sotto investigazione.
Da quel momento è caduto giù il cielo. E' partito in tutta la sua magnificenza il torrone del complottone ai danni Ferrari. Perle di saggezza del tipo che le sanzioni vengono date con molta più disinvoltura quando si tratta di una Ferrari, che Magnussen aveva fatto poco prima la stessa cosa e nessuno gli aveva fatto niente, che i giudici sono politicizzati e questa Magistratura deve essere riformata. Io a quel punto ho tolto il volume ma avrei voluto esserci quando è stata comunicata la sentenza: nessuna sanzione per Vettel. In realtà durante la serata, qua e là, ci ho anche provato a rimettere l'audio... ma su questo magari tornerò tra un pochino.
La griglia di partenza di questo GP può essere distinta in tre categorie di piloti:
- quelli partiti con una strategia di una sola sosta che l'hanno fatta subito e ce li siamo persi di vista fino alla fine della gara. Per quelli che ci sono arrivati, dico;
- quelli partiti con una strategia a due soste... solo che la gara è stata più insulsa e inutile del previsto quindi, strada facendo, si sono convertiti alla sola ed unica sosta mettendola sonoramente in quel posto alla terza categoria;
- quelli partiti con una strategia di una sola sosta che avrebbero voluto ritardarla il più possibile per beffare tutti i top team dopo la loro seconda sosta. In questa categoria spiccano particolarmente Ricciardo e Verstappen, partiti dalle retrovie, salvati in corner dal fatto che erano almeno in 15 a partire dalle retrovie per arretramenti vari. Se Ricciardo tira avanti solo per contratto ma non ci prova neanche più a portarsi a casa un risultato decente, Verstappen nel giorno del suo compleanno ha condotto più di mezza gara in prima posizione. Ha recuperato la maggior parte delle posizioni entro i primi dieci giri e, mentre tutti si fermavano e portavano avanti le loro piccole meschinità, lui si prendeva la prima fila e se la teneva stretta fino a tre giri dalla fine, quando è andato pure lui a cambiar gomme, scivolando fino alla quinta piazza. Vogliamo veramente dire che ha imparato a partire senza schiantarsi su tutti quelli che lo circondano?
Ma eravamo alle balle che hanno iniziato a girare in Mercedes.
Pit - undercut - Hamilton sorpassa Vettel e si rimette ordinato dietro a Bottas. Si ferma all'ormai consueto secondo di distanza... finchè dal nulla Bottas inchioda con molta poca eleganza, lascia passare Hamilton e si accoda. Inutile dire che già nel settore successivo Hamilton inizia a segnare tempi record ma, davanti a tutto questo, il mio povero cuoricino un po' si è spezzato. 
Ed è folle perchè fino al giro precedente stavo urlando senza senso in direzione del mio televisore che Bottas era in mezzo ai piedi, che a forza di dar retta a lui le Ferrari li stavano tallonando e che tutto questo avrebbe portato ad effetti inaspettati sull'esito della gara... e del mondiale se Vettel fosse davvero andato a vincere. Ma questo non lo sapremo mai perchè qualcuno ha deciso di urlargli nelle orecchie le stesse cose che io stavo urlando in salotto mandando Hamilton a vincere ed impedendo di reinvertire le posizioni prima della conclusione. 
Non credo che in Mercedes ne avessero davvero bisogno: Hamilton era pur sempre a 40 punti di vantaggio su Vettel ma forse credono ancora nelle sue possibilità di rimonta più di quanto non faccia lui stesso. In ogni caso mi pare una caduta d'immagine d'impatto di gran lunga superiore ai vantaggi che questo teatrino avrebbe potuto portare. 
Intendiamoci: Hamilton si sarebbe potuto pappare Bottas in qualunque momento. Avrebbe potuto sorpassarlo in partenza, invece che frenare e rimanere ordinatamente alle sue spalle, così come avrebbe potuto sorpassarlo nei primi giri. Bottas era lì a fare il tappo, anche se alla fine della gara si è portato a casa il giro più veloce. Sta anche alla "serietà" del team in certe occasioni dare indicazioni ed evitare che i due, facendosi prendere un po' troppo la mano giocando al gatto e al topo, finissero per rovinarsi la gara a vicenda. Però ogni tanto un dolcetto glielo devi anche lasciar mangiare... questa sembrava davvero l'occasione propizia per un'operazione di questo genere. E questa è la mia opinione.
Poi arriva il dito accusatore di Marc Genè ed io non posso tollerarlo. 
Dopo la sopra descritta vicenda dell'indagine finita in fumo,ogni tanto, ci ho provato per davvero a rimettere l'audio al mio televisore. Eppure ogni volta ho trovato Marc Genè fare la morale alla Mercedes per qualunque puntino di polvere gli passasse davanti al naso. Scusa ma la morale da lui: no. E' dovuto persino intervenire Vanzini, ed ho detto tutto, a fargli notare che se tutto questo l'avessero fatto in Ferrari sarebbero stati dietro a lodarne l'ottima strategia gara, l'ottica di squadra e tutto il resto... ma non è sembrato convinto. Se, fra tutti quelli dello schieramento, parli proprio dal box Ferrari, io certe cose me le terrei per me. Ecco tutto.

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