domenica 25 agosto 2019

Ungheria 2019 - Gara

C'è chi ben comincia.... e ci sono le Ferrari che hanno debuttato in Ungheria con un bel frontale di Leclerc a muro nella prima fase di qualifica dopo un solo giro effettivo alle sue spalle. Questa volta siamo sull'asciutto e quale sia la scusa ancora è tutta da indagare in ogni caso... DON'T PANIC! Quell'unico giro gli è stato sufficiente per entrare in Q2 e pur nel poco tempo a loro disposizione i meccanici sono riusciti a rimandarlo in pista in tempo per portare a casa qualcosa in più di una 10° fila sullo schieramento. Pedina impazzita of the day, in ogni caso, non può che essere Verstappen, forse galvanizzato dalle due vittorie stagionali e decisamente intenzionato a portarsi a casa questa prima fantomatica pole position. Missione compiuta: tolto questo dente, andiamo avanti con il copione. 
VER BOT HAM LEC
Bottas parte decisamente male e, anche se con una curva di ritardo, Hamilton si prende di prepotenza la posizione. Un giro dopo è il turno anche di Leclerc e poi di Vettel ed il mondo intero inizia ad intuire che la sua vettura abbia qualcosa che non va... ed in effetti quel qualcosa si è chiamato Charles. Pit stop per Bottas per cambiare il musetto danneggiato dal contatto e poi di corsa a mettersi in coda insieme a Leclerc all'ufficio buone scuse da arrancare per giustificare una partenza tanto demmerda visto che la vettura è stata danneggiata solo due sorpassi dopo.In questo modo finisce in ultima posizione dietro a Kubica
Per quelli in testa le carte rimangono sostanzialmente invariate fino al ventesimo giro, forse più interessati a guardare Bottas prendersi a sportellate con chiunque gli sia capitato a tiro e, nonostante tutto, ancora fermo in 14esima posizione. 
Hamilton fino a quel momento ha viaggiato quasi costantemente a due secondi da Verstappen e, dietro, Leclerc è a 10 secondi di ritardo finchè qualcosa inizia finalmente a muoversi. Hamilton si sveglia e mette in moto l'hammer time, giusto per dimostrare di voler far qualcosa per difendere la prospettiva iridata. 
Al 23esimo giro le due vetture di testa sono a meno di un secondo, mentre i box mercedes richiamano Hamilton... ma era una finta! Non ci è cascato nessuno ma, nel dubbio, Verstappen inizia a lamentare una certa mancanza di grip. Potrebbe essere una finta. 
Oppure no, visti i team radio seguenti. Max appare più scazzato che mai, inveisce contro i propri tecnici ancora una volta: non ho più grip! risposta: ancora una volta: abbiamo capito! e non lo richiamano per il cambio gomme, giusto perchè impari a rivolgersi a loro con un filo in più di educazione. 
Hammer time! Oppure no. Gli animi sono confusi, i meccanici entrano ed escono mentre Hamilton resta in pista. Il pit ritardato rispetto agli altri lo rimettono in pista con 6 secondi di ritardo da Verstappen.
VER HAM VET LEC
Hamilton e Vettel non se le mandano a dire, alla Red Bull iniziano a tremare le ginocchia ma questo sorpasso ancora non s'ha da fare. Intanto in Ferrari, per mantenere viva l'attenzione anche su di loro, cannano un altro pit a Vettel: 5.8 secondi che, nel caso fosse necessario specificarlo, lo risbattono in quarta piazza dietro a Leclerc
40esimo giro: VER HAM LEC VET
Dopo un'altra decina di giri andati a vuoto, casa Mercedes decide di tentare il colpaccio. danno il tutto per tutto con un nuovo cambio gomme per Hamilton che, complici i notevoli distacchi subiti dalle ferrari dietro di lui, lo ri-piazzano in seconda piazza a 15 secondi di ritardo con 15 giri alla conclusione. La matematica non mente: per poter anche solo pensare di tentare il sorpasso deve recuperare più di un secondo a giro. that's hammer time! A questo punto sì che sono tremate le ginocchia della Red Bull
HAM VER LEC VET
Sorpasso fu a 4 giri dalla conclusione e nel solo primo giro dopo il sorpasso Hamilton guadagna 2 secondi di vantaggio su Verstappen che, capendo di aver definitivamente perso la testa della gara, opta per il rientro strategico all'ultimo giro per portarsi a casa il punto del giro veloce, sempre complice il ritardo epocale accumulato dalle due Ferrari (a questo punto giunto in maniera imbarazzante a quasi un minuto). 
Fu così che al 70esimo giro Hamilton portò a casa la vittoria, mentre Verstappen conquistava il giro veloce e Vettel saliva sul podio sorpassando Leclerc di prepotenza... o quasi. 
HAM VER VET LEC 
... e Bottas nono, come se le voci sul prossimo rientro di Ocon al suo posto non si fossero sentite abbastanza in questi giorni.

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