domenica 8 settembre 2019

Italia 2019 - Gara

Se c'è una cosa di cui tutti ci ricorderemo di questo gran premio di Monza 2019 è la totale, definitiva, generale, totalitaria, assoluta debacle delle qualifiche del sabato. Tutto questo si è svolto in Q3, la frenesia delle scie è al proprio massimo splendore, nessuno parla d'altro da tre giorni e già nelle precedenti sessioni di qualifiche questo friccicorio si era già fatto sentire, con piloti che lasciano sfilare altri, che accostano a bordo pista per non essere i primi, come se il proprio destino fosse legato a questo successo. A sei minuti dalla fine della terza sessione Raikkonen, che forse ha capito per primo come sarebbe andata a finire questa cialtronata, si è tolto dai piedi. Si è schiantato a muro, lo sono venuti a prendere con la safety car e bandiere rosse in pista. La sessione è stata interrotta per il tempo necessario a far sparire la sua vettura ma, quando sul più bello i semafori sono tornati verdi, nessuno è sceso in pista. La lancetta girava, i minuti trascorrevano, il tempo rimasto si assottigliava sempre più e, alla fine, si sono lanciati tutti contemporaneamente quando mancavano due minuti. Chi era primo, nuovamente, ha preteso di non esserlo, si è accostato, ha preso la via di fuga, ha rallentato, l'effetto tampone è stato immediato e quando si sono resi conto che i secondi per non prendere la bandiera a scacchi erano agli sgoccioli, hanno accelerato e... magia! Tutti (tranne Sainz e Leclerc, che però era già in pole provvisoria divenuta definitiva) hanno preso bandiera a scacchi e si sono giocati l'ultimo tentativo. Alla faccia della scia data, ricevuta, restituita o mancata. Tutti a casa senza neanche averci provato. Leclerc in pole, Hamilton e Bottas subito dietro, e tutti gli altri a casaccio attori di una cialtronata senza eguali... e sui cieli di Monza suona fragoroso un ben più epico Siete dei scemi! Tutti compresi, tranne Raikkonen, ovviamente. 
Il secondo motivo per cui ci ricorderemo di questo gran premio di Monza è la seconda vittoria in carriera di Leclerc. In un giorno di sole milanese, ancora sotto gli effetti della sbornia della settimana precedente, nel week end che ha definitivamente consegnato nelle sue mani il futuro della Ferrari. Mi faccio passare i brividi sulla schiena e torno subito da voi.
LEC HAM BOT 
In partenza Leclerc ha la meglio su Hamilton che, stava anche per farcela ma poi... è finito a ringraziare di non aver perso la posizione anche su Bottas. La situazione scorre liscia e lineare per tutti quanti... fino al colpo di teatro di Vettel. In partenza Vettel ha da prima perso la piazza a favor di Renault ma è riuscito a recuperare in fretta per iniziare ad avvicinarsi minacciosamente alle spalle delle Mercedes, giusto un attimo prima del grande pandemonio. Di punto in bianco, isolato da tutto e da tutti, Vettel si gira in pista, finisce poco fuori, forza un rientro... e prende in pieno Stroll. Stroll che, per la cronaca, tenta fino all'ultimo di scartarlo, non ci riesce, finisce fuori anche lui e forzando il rientro compie la stessa identica cialtronata del grande maestro a danno di chi stava sopraggiungendo in quel momento. 
Seb è quindi costretto a rientrare per sostituire il musetto e, dopo il rientro in pista, arrivano anche i 10 secondi di penalità. Il team lo ferma subito e rientra in pista in ultima posizione, tenendo compagnia a Raikkonen e Verstappne, anche loro oggi costretti all'esilio per strategie fallimentari e scelte strategiche di dubbio gusto. 
Nel frattempo Hamilton ha anticipato il pit. Prima un falso allarme, meccanici fuori, ma nessun pilota in corsia. Due giri dopo rientra per davvero Hamilton montando gomme gialle. Un giro dopo rientra anche Leclerc che monterà gomme bianche (hard) che avrà modo di ringraziare profondamente a fine gara. 
Hamilton per tutto il tempo si è piazzato nella modalità del suo fantomatico Hammer Time: si è piazzato alle calcagna di Leclerc e ci è tranquillamente restato per 40 giri. Quasi 40 giri sotto il secondo, qualche volta arrivando vicino al sorpasso, qualche volta un po' meno. Qualche volta arrivando vicino al contatto, qualche volta un po' meno. 
La strategia Mercedes ha inoltre valutato qualche piccolissima modifica per il povero Bottas che, una volta ogni tanto, è riuscito a giovare degli svarioni al muretto. Stesse gomme ma quasi 10 giri dopo: a 15 giri dalla fine, quando Hamilton pareva aver già chiesto tutto il chiedibile alla sua vettura senza che ce ne potesse essere altro di scorta, lui pareva cavarsela ancora abbastanza bene. Hamilton finge uno svarione ad una via di fuga, il compagno di squadra casualmente gli prende la piazza. In realtà Bottas pippa è e pippa rimane. Riesce ad arrivare vicino, anche molto vicino a Leclerc ma non tenta neanche per sbaglio un sorpasso, tutto questo mentre Vettel viene doppiato con disonore.
Hamilton e Vettel hanno un problema generazionale: le seconde guide si stanno prendendo gioco di loro!!
LEC BOT HAM
La gara finisce quindi così, nella caciara più assoluta del team Ferrari che urla, salta e festeggia come se questa stagione non avesse già fatto schifo abbastanza da voler chiudere il sipario, con gli Elkan al box che danno sfoggio di tutta la loro sobrietà, con i meccanici che sotto al podio violentano l'inno storpiandone le parole, ma con alcune chicche che, se proprio vogliamo, saranno loro ad essere veramente il motivo per cui ci ricorderemo di questo GP:
- Alonso camuffato da meccanico infiltrato nel bel mezzo del pit stop di Sainz cannando il cambio gomme e obbligando il pilota, pochi metri dopo l'uscita dalla pit lane, a parcheggiare a bordo pista: se non ha mai cavato lui un ragno dal buco con questa McLaren non vedo perchè debbano farlo questi sbarbati;
- Ricciardo quarto e Hulk quintolo, alla faccia di chi gli vuol male; 
- Giovinazzi a punti, anche se doppiato; 
- Leclerc ha superato Vettel in classifica iridata; 
- Rosberg si è espresso negativamente su Verstappen dopo la sua partenza col botto in Belgio. Qualcuno è andato da Verstappen per chiedere opinioni a riguardo ottenendo un Rosberg non era rilevante neanche quando guidava. Hamilton ha pubblicamente applaudito alla sparata ottenendo una replica da Rosberg che, giunta a questo punto sinceramente mi ha stancato e ho lasciato perdere. Io me li immagino lasciarsi bucce di banana sotto allo zerbino;
- con i suoi 63 punti di vantaggio su Bottas (e 99 su Verstappen) Hamilton fa ciao con la manina a tutto il vostro entusiasmo sul predestinato.

2 commenti:

  1. Io me li immagino lasciarsi bucce di banana sotto allo zerbino; --> Ora mi viene un dubbio. Non è che, per innescare le social-war, sia Ricciardo che li sta trollando tutti mettendo bucce di banana sotto gli zerbini dando la colpa agli altri, con l'aiuto del figlio di Massa che durante le vacanze estive era annoiato? XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il figlio di Massa è vicino di banco di Verstappen

      Elimina