Alla vigilia di questo gran premio ci siamo trovati davanti a dei presupposti un po' anomali per questa stagione. Un Lewis Hamilton miracolosamente rinato dopo lo strigliatone di Toto Wolff, un Bottas perfettamente al suo posto, in seconda posizione, ed una Ferrari claudicante. In qualifica Vettel e Raikkonen hanno fatto a gara tra chi dei due intendesse lasciar il peggior segno nella storia e, in effetti, c'è voluto molto impegno perchè Vettel arrivasse in terza piazza, dopo aver viaggiato per tutte e tre le sessioni di qualifica ad almeno mezzo secondo di ritardo dal suo compagno di squadra. A dare il colpo di grazia definitivo è dovuto intervenire Raikkonen che, cannando tre giri buoni di seguito è rimasto senza benzina e non ha potuto compiere l'estremo tentativo. Che bell'idea, tra l'altro, lanciare la macchina in pista, dopo una bandiera rossa a metà Q3 (Tutta colpa di Grosjean!!) a tentare il tutto e per tutto... infilando benzina con il contagocce. Red Bull comodamente inserite tra una Ferrari e l'altra. E poi c'è Leclerc, che qualcuno vorrebbe degno erede di Raikkonen per 2019, piazzatosi in ottava piazza lasciando tutti ad urlare al miracolo.
Tra l'altro potrei già predirvi che questo passaggio non accadrà mai, o quantomeno non accadrà nel 2019, ma questa non è la sede. Magari ne riparliamo in altra sede.
La partenza appaiata di Vettel e Verstappen avrebbe lasciato presagire il peggio, invece... invece Verstappen questa volta è innocente. Ma il colpaccio c'è stato comunque!
Probabilmente è una cosa contagiosa, qualcosa che si trasmette a bordo pista tra una stretta di mano e l'altra, perchè qui Vettel ne ha combinata una di quelle che sarebbero state proprie tipiche del mio amico Max. Con la sola differenza che Vettel non ha esitato neanche un'istante, una volta sceso dalla macchina, ad ammettere le sue colpe.
La situazione in griglia era la seguente: Hamilton e Bottas in prima fila, Vettel e Verstappen in seconda. Vettel parte di gran lena, tenta il sorpasso di Bottas, non si rende conto per tempo che Hamilton stava rallentando per buttarsi in curva e, probabilmente credendo di essere in moto, tenta di infilrsi tra le due Mercedes schiantandosi inevitabilmente su Bottas.
Che Bottas! Appunto.
Tutti finiscono su chiunque altro nella via di fuga più ampia della stagione. L'unico che tira dritto è Hamilton che, via radio, si domanda pure se non fosse colpa sua. abbassa la testa e vai avanti per la tua strada... già che Nico è fuori dal raggio d'azione dello sfigometro! La risposta del team.
In partenza quindi tutti si sparpagliano per la pista, tutti finiscono ovunque, Vettel e Bottas con le vetture fracassate zoppicano fino ai box per rimettersi in marcia... ma nessuno in questo disastro si rende conto che, poco più indietro, anche Gorsjean in partenza non ha saputo essere da meno. Ma da lui non è che ci aspettassimo qualcosa di diverso. Ocon e Gasly (curiosamente proprio i suoi connazionali) finiscono in quel momento la loro gara mentre Grosjean verrà beccato dai commissari più o meno a metà gara.
Da quel momento in poi gli unici che combinano qualcosa in gara, sostanzialmente, sono Vettel e Bottas. Precipitati sino all'ultima posizione dello schieramento hanno iniziato la loro rimonta. Chi più agilmente, chi un po' meno dando vita, sinceramente, ad una gara che meritasse di essere vista dall'inizio alla fine.
Le cose vanno un po' meglioa Vettel che, dopo aver cambiato musetto, non mostra grossi danni strutturali alla vettura, peggio per Bottas, all'ennesimo colpo di sfortuna della stagione, che zoppica un po' di più. Un Vettel arrabbiato contro la vita che vorrebbe esser là davanti a combattere per la prima posizione che non si fa fermare da niente e da nessuno si ponga sul suo cammino. Tipo Alonso, maleducatamente in mezzo alla strada finito in testacoda dopo essere spintonato fuori dalle scatole. Fernando diplomatico risponderà "I hope he has damage. Stupid move", i commissari vedono tutto e non commentano. Io non che mi lamenti, figuriamoci, farei lo stesso anch'io se lo incontrassi per strada, però mi domando: 5 secondi di penalità per quella faccenda con Bottas e neanche una piccola indagine per aver sbattuto fuoripista Alonso? Ma secondo quale principio?
Non male, nel frattempo, la gara di Raikkonen, partito decisamente male ma approdato sul podio dopo una serie di sorpassini, timidi e stanchi ma idonei a rispondere a tutte le critiche che, inevitabilmente, periodicamente lo vorrebbero troppo vecchio-grasso-svogliato per continuare a guidare una Ferrari. Bel colpo.
Miracolosamente a podio anche Verstappen, giunto secondo dopo essere partito, esser andato per la sua strada e non aver tentato di ammazzare nessuno fino alla bandiera a scacchi. Praticamente uno scenario inedito per lui che, senza sforzi, ha potuto prendersi ciò per cui normalmente lotta fino alla morte con gli esiti che ben conosciamo. In conferenza stampa ha anche osato fare il simpatico commentando la vicenda di Vettel ma, diciamocelo tra di noi, Max, non esageriamo! Sia chiaro, ho riso, come tutti quelli dotati di un minimo di senso dell'umorismo, quindi tutti tranne i Ferraristi, però non esageriamo con l'umorismo becero che non te lo puoi permettere.
Mi pare di intuire che in casa ci sia un po' di nervosismo nell'aria. Raikkonen che canna le qualifiche, Vettel che canna le partenze. A ruoli invertiti in gara sembrano dimostrare che in Ferrari non fili tutto liscio come non mai, quantomeno dal punto di vista della pressione.
Al di là di alcune gare che hanno lasciato un po' a desiderare, sto adorando questa stagione. Finalmente la vera lotta Vet-Ham che auspicavo da una vita, finalmente una stagione combattuta sul filo del rasoio. Fino a due gare fa Hamilton era in testa di 17 punti, recuperati dopo una partenza annebbiata rispetto al botto Ferrari, ma ripersi in men che non si dica. Con la vittoria francese torna in vantaggio di 14 punti. Sarà il fato, la fortuna, la sfortuna, la strategia di gara o l'arguzia ad aver portato a questo punto, ma non importa assolutamente. Siamo ancora a metà stagione e tutto può accadere.
Volevo anche dire che Button si sposa, di nuovo. Aspettavo solo l'occasione giusta per inserirci la notizia ma, se aspetto ancora un po', tenendo ben i considerazione i precedenti, ho paura che arrivino ancor prima le carte del divorzio.
Probabilmente è una cosa contagiosa, qualcosa che si trasmette a bordo pista tra una stretta di mano e l'altra, perchè qui Vettel ne ha combinata una di quelle che sarebbero state proprie tipiche del mio amico Max. Con la sola differenza che Vettel non ha esitato neanche un'istante, una volta sceso dalla macchina, ad ammettere le sue colpe.
La situazione in griglia era la seguente: Hamilton e Bottas in prima fila, Vettel e Verstappen in seconda. Vettel parte di gran lena, tenta il sorpasso di Bottas, non si rende conto per tempo che Hamilton stava rallentando per buttarsi in curva e, probabilmente credendo di essere in moto, tenta di infilrsi tra le due Mercedes schiantandosi inevitabilmente su Bottas.
Che Bottas! Appunto.
Tutti finiscono su chiunque altro nella via di fuga più ampia della stagione. L'unico che tira dritto è Hamilton che, via radio, si domanda pure se non fosse colpa sua. abbassa la testa e vai avanti per la tua strada... già che Nico è fuori dal raggio d'azione dello sfigometro! La risposta del team.
In partenza quindi tutti si sparpagliano per la pista, tutti finiscono ovunque, Vettel e Bottas con le vetture fracassate zoppicano fino ai box per rimettersi in marcia... ma nessuno in questo disastro si rende conto che, poco più indietro, anche Gorsjean in partenza non ha saputo essere da meno. Ma da lui non è che ci aspettassimo qualcosa di diverso. Ocon e Gasly (curiosamente proprio i suoi connazionali) finiscono in quel momento la loro gara mentre Grosjean verrà beccato dai commissari più o meno a metà gara.
Da quel momento in poi gli unici che combinano qualcosa in gara, sostanzialmente, sono Vettel e Bottas. Precipitati sino all'ultima posizione dello schieramento hanno iniziato la loro rimonta. Chi più agilmente, chi un po' meno dando vita, sinceramente, ad una gara che meritasse di essere vista dall'inizio alla fine.
Le cose vanno un po' meglioa Vettel che, dopo aver cambiato musetto, non mostra grossi danni strutturali alla vettura, peggio per Bottas, all'ennesimo colpo di sfortuna della stagione, che zoppica un po' di più. Un Vettel arrabbiato contro la vita che vorrebbe esser là davanti a combattere per la prima posizione che non si fa fermare da niente e da nessuno si ponga sul suo cammino. Tipo Alonso, maleducatamente in mezzo alla strada finito in testacoda dopo essere spintonato fuori dalle scatole. Fernando diplomatico risponderà "I hope he has damage. Stupid move", i commissari vedono tutto e non commentano. Io non che mi lamenti, figuriamoci, farei lo stesso anch'io se lo incontrassi per strada, però mi domando: 5 secondi di penalità per quella faccenda con Bottas e neanche una piccola indagine per aver sbattuto fuoripista Alonso? Ma secondo quale principio?
Non male, nel frattempo, la gara di Raikkonen, partito decisamente male ma approdato sul podio dopo una serie di sorpassini, timidi e stanchi ma idonei a rispondere a tutte le critiche che, inevitabilmente, periodicamente lo vorrebbero troppo vecchio-grasso-svogliato per continuare a guidare una Ferrari. Bel colpo.
Miracolosamente a podio anche Verstappen, giunto secondo dopo essere partito, esser andato per la sua strada e non aver tentato di ammazzare nessuno fino alla bandiera a scacchi. Praticamente uno scenario inedito per lui che, senza sforzi, ha potuto prendersi ciò per cui normalmente lotta fino alla morte con gli esiti che ben conosciamo. In conferenza stampa ha anche osato fare il simpatico commentando la vicenda di Vettel ma, diciamocelo tra di noi, Max, non esageriamo! Sia chiaro, ho riso, come tutti quelli dotati di un minimo di senso dell'umorismo, quindi tutti tranne i Ferraristi, però non esageriamo con l'umorismo becero che non te lo puoi permettere.
Mi pare di intuire che in casa ci sia un po' di nervosismo nell'aria. Raikkonen che canna le qualifiche, Vettel che canna le partenze. A ruoli invertiti in gara sembrano dimostrare che in Ferrari non fili tutto liscio come non mai, quantomeno dal punto di vista della pressione.
Al di là di alcune gare che hanno lasciato un po' a desiderare, sto adorando questa stagione. Finalmente la vera lotta Vet-Ham che auspicavo da una vita, finalmente una stagione combattuta sul filo del rasoio. Fino a due gare fa Hamilton era in testa di 17 punti, recuperati dopo una partenza annebbiata rispetto al botto Ferrari, ma ripersi in men che non si dica. Con la vittoria francese torna in vantaggio di 14 punti. Sarà il fato, la fortuna, la sfortuna, la strategia di gara o l'arguzia ad aver portato a questo punto, ma non importa assolutamente. Siamo ancora a metà stagione e tutto può accadere.
Volevo anche dire che Button si sposa, di nuovo. Aspettavo solo l'occasione giusta per inserirci la notizia ma, se aspetto ancora un po', tenendo ben i considerazione i precedenti, ho paura che arrivino ancor prima le carte del divorzio.
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