lunedì 14 maggio 2018

Spagna 2018 - Gara

Ed è così che, anche quest'anno, con l'arrivo in Spagna le cose iniziano a farsi serie. Il gioco entra nel vivo e la si può smettere tranquillamente con le follie varie di inizio stagione. Là dove per follie varie intendo Verstappen suidici, safety cars a manetta, Ferrari che azzeccano strategie e cose di questo genere. Soprattutto l'ultima di queste: eventi che hanno del mitologico. 
Finalmente siamo arrivati in Spagna. 
Non che Verstappen non ci abbia offerto spettacoli suicidi: solo che non sono andati in porto e, alla fine, abbiamo anche dovuto sopportare la sua spocchiosa presenza sul podio. Uno che ha mandato alle ortiche, praticamente, 4 gare su 4 dall'inizio della stagione, ha avuto pure l'artire di salire sul podio in trionfo. Una terza piazza ma pur sempre un podio. E' giunto al traguardo con mezzo alettone (l'altro credo che sia entrato direttamente nelle tasche di Sirotkin) ma è pur sempre giunto al traguardo. Tutto molto bene. 
Archiviata la pratica Kid Verstappen, che non si impegna mai per darmi torto, andiamo a chi ha vinto la gara. O meglio: qui ci sarebbe da parlare di chi, questa gara, l'ha persa.
Ovvero Vettel, ovvero la Ferrari. Non menziono neanche Raikkonen che è stato costretto al ritiro molto prima della fine della gara, con buona pace del bimbo-frignone, il caro Thomas, anche quest'anno sugli spalti, che dal prossimo anno verrà pagato caramente perchè se ne resti a casa. 
Partiamo tranquillamente dall'idea boriosa del week end, quella di andare "soltanto" a spostare lo specchietto sull'halo creando un'impalcatura tale che il ponte sullo stretto, a confronto, è un progetto meno sofisticato. Per questa immensa bravata, di cui non immagino neanche i benefici, pare che gli uomini in rosso siano già stati mandati dal Preside, prendendoli per l'orecchio e trascinandoli lungo tutto il corridoio. Là dove per corridoio metaforico si deve intendere il podio della GP 3, durante la cui celebrazione, dalle riprese dall'alto, è stata immortalata una vettura ferrari che veniva presa e trascinata via dalla FIA per gli opportuni accertamenti. Esito del trascinamento credo che non sia noto a nessuno ma, alla fine, chi se ne importa.
Alla fine chi se ne importa perchè qualunque dovessere essere il beneficio dato dall'impalcatura, chiaramente non ha dato i suoi frutti. Non li ha dati in qualifica, sul giro secco, dove le Mercedes hanno fatto il tempaccio, e non li ha dati in gara, dove Vettel è parso un po' sofferente nel tentativo di reggere il passo. 
Buono lo spunto alla partenza, quando beffa Bottas e gli spiega com'è che funziona quel meccanismo per cui 15 giorni fa stava per vincere una gara ed invece no. Probabilmente buono anche lo spunto del rientro anticipato, tanto che Bottas ha ritenuto di doverlo imitare ad un solo giro di distanza non giovando da questo alcun giovamento. Undercut non riuscito e seconda posizione mantenuta per gli uomini in rosso che... ad un certo punto, non esattamente paghi del risultato, hanno ripreso Vettel e lo hanno sbattuto ai box, secondo cambio gomme, scivolamento in quarta piazza, nessun demonio che passasse di lì che potesse modificare la situazione. 
Mentre accadeva tutto questo, là davanti c'era Hamilton che vinceva e portava a casa il risultato senza alcun rimorso. 20 secondi di vantaggio persino sul suo compagno di squadra, un Max Verstappen a tenere a debita distanza la prima ferrari superstite e 17 punti di vantaggio su SebVettel in ottica iridata. Tutto questo mentre Rosberg guardava comodamente la gara dal divano di casa sua... oppure no, perchè non ci ha degnato neanche di un commentino sparso durante il week end. In ogni caso Rosberg era altrove, per la seconda gara di seguito, mentre Hamilton vinceva per la seconda volta di seguito. Coincidenze? Io non credo proprio.
Epic Moment of the day per il caro Gorsjean che, anche questa volta, riesce a fare il colpaccio. In tutti i sensi. Sembra di essere tornati ai bei tempi in cui, per poco, non decapitava Alonso perchè, anche a questo giro, è riuscito completamente in autonomia a finire in testacoda, sbattere a destra e manca con la vettura e, all'esito della vicenda, portarsi a casa almeno un altro paio di colleghi. Giusto per non essere da soli durante il giro di interviste nelle retrovie. Non che sia chiaro che cosa si possa avere da dire dopo 5 metri di gara, ma al giorno d'oggi a nessuno deve essere tolto il diritto a prendere la parola e dire la sua.

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