Nessuna carta in tavola è parsa scontata, a partire dalla pole position di Bottas e dalla terza posizione in griglia conquistata da Nico Hulkenberg, chiamato ancora una volta alla supplenza dell'infortunato Perez, con la speranza di riuscire almeno a partire.
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Allo spegnimento dei semafori rossi pare ormai evidente che lo scopo primario di SebVettel (partito 12esimo) sia quello di remare contro il proprio team, tanto che senza essere stato ostacolato, scontrato, tamponato o avvicinato da qualcuno finisce in testacoda ancor prima di arrivare alla prima curva, il che mi sembra un suo bel record.
Per quanto riguarda il gruppo di testa non si vede altro che un gran trenino di vetture che semplicemente si accodano e partono per la loro strada. E' un gran peccato che la terza posizione di Hulk non abbia vita lunga, ma altrettanto può essere detto per le posizioni di chiunque altro. Fin dai primi giri è tutto un continuo lamentarsi delle gomme. Molti sono i team che sono costretti al rientro anticipato e non fa eccezione la Mercedes che diversamente da molte altre occasioni non riesce a prendere il largo all'inizio.
L'unico che sembra essere in grado di sfangare la maledizione è Max Verstappen, che gioverà di questa luna fortunata conquistando la prima vittoria della stagione.
In Mercedes, Bottas si gioca definitivamente la possibilità, anche per questa stagione, di poter essere considerato alla pari del suo compagno di squadra. Prima fallisce miseramente al confronto di quello sbarbato di Verstappen, che lo sorpassa senza remore, e poi perde il confronto con Hamilton.
Hamilton, gara singolare la sua. Dopo aver vinto su tre gomme la gara precedente, probabilmente si è montato la testa e convinto che potesser andare avanti così ancora una volta. Mentre tutto il resto delo schieramento stava impazzendo dietro ai sempre più necessari cambi di gomme, mai rivelatisi sufficienti a trovare la pace, Hamilton, che comunque non era da meno, ad una certa si è messo in testa che se non avesse fatto il secondo pit sarebbe rimasto davanti a tutti e avrebbe vinto anche questa gara. Dal muretto gli fanno capire che sarebbe preferibile non replicare la performarce della scorsa settimana e che portare a casa la vettura a questo punto della stagione deve considerarsi prioritario. L'inglese non pare soddisfatto ma alla fine cede, scivola in terza piazza ma viene lasciato libero di gareggiare con Bottas, secondo e non particolarmente lieto della comunicazione una volta che giunge alle sue orecchie e una volta che finisce di contare il numero di giri di vantaggio (in fatto di usura gomme) del compagno di squadra. La lotta tra compagni arriva e non tarda neanche, i due si comportano correttamente, senza alcun incidente di percorso Hamilton si prende la seconda piazza e torna a giustificare la propria posizione nel team. Insomma, tutto bene.
VER HAM BOT LEC
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