domenica 11 ottobre 2020

Russia 2020 - Gara

Benvenuti in Russia, là dove anche gli insospettabili hanno modo di prendersi qualche soddisfazione. Là dove per insospettabili ovviamente faccio riferimento a Bottas che, se vincesse una gara con un po' più di frequenza di una al trimestre avrebbe un po' meno da dover insultare i propri detrattori, ma queste sono cose che magari approfondiremo un po' più avanti. 

Il calendario di gara sembra incominciare ad avere un po' più il senso di un tempo, dalla precedente tornata Toscana sono passati 15 giorni e c'è stato tutto il tempo di montarsi nuovamente la testa, pensare al futuro, digerire la deblacle ferrarista, il passaggio in Aston Martin di Vettel e addirittura anche la vittoria di Gasly sembra essere preistoria. 

Tutto sembra andare nell'ordine giusto ed Hamilton si stata appestando a portare a casa la 91esima vittoria della sua carriera battendo così una volta per tutte il record di Schumacher. Ovviamente questo ha scatenato nei piani alti la voglia di riprendere lo sport più amato della stagione, ovvero il lancio con la mazzafionda di sanzioni nei confronti di Hamilton. Perchè se conclude la stagione continuando semplicemente a vincere tutto quello che ha a portata di mano è una noia fotonica per tutti, forse anche per lo stesso interessato. 

HAM VER BOT PER 

Tra l'altro Bottas partiva già con l'umiliazione di essersi fatto beffare da Verstappen in qualifica. In ogni caso, buona partenza per Hamilton, discreta per Bottas che beffa senza remore il povero Verstappen e si mette subito all'inseguimento del compagno di squadra. Verstappen si fa fregare anche dalla Renault di Ocon alle sue spalle ma nulla a confronto di quello che nel frattempo stava accadendo alle loro spalle. Un tripudio di bandiere gialle e una SC per sublimare l'euforia generale. 

Alla terza curva o giù di lì sono le McLaren a dare il loro meglio. Sainz inizia ad abituarsi ai fallimenti della propria vita finendo a muro e ritirandosi subito tra i detriti della propria vettura. Due curva dopo stessa sorte anche per Stroll. 

HAM BOT VER OCO

Il momento apice della gara peraltro non accade neanche durante la gara stessa ma poco prima. Nell'andare a piazzarsi sulla griglia di partenza Hamilton si ferma un paio di volte per delle simulazioni di partenza, come se ne avesse bisogno. Prima di fare tutto questo chiede persino il permesso in team radio che, a quanto pare, gli hanno confermato che non ci fosse nulla in contrario. Al decimo giro di gara la comunicazione: i piani alti lo hanno messo nel mirino e hanno fatto fuoco. Non una ma due sanzioni da cinque secondi, oltre a due punti sulla patente. Il pilota si interroga su quale fosse la regola violata ma a nessuno frega niente di tutte queste formalità. Lewis deve rientrare ai box, si mangia un panino, va a fare la pipì, si lava le mani, rimette i guanti e, scontata la penalità, riparte. Rientra in gara in decima piazza prima della bandiera a scacchi si ritroverà in terza posizione godendo anche del fatto che molti di quelli davanti a sè prima o dopo si sono dovuti fermare. 

Bandiera a scacchi. 

BOT VER HAM PER

Tra l'altro, anche l'altro fatto interessante della gara è in realtà successo una volta che le luci su Soci erano già spente da un pezzo. Ovvero il momento stesso in cui qualcuno si deve esser reso conto che forse con Hamilton stavano incominciando ad avere la mano un po' pesante e hanno cambiato idea. Ovviamente per i due millenni di penalità scontati in pista non c'è più niente da fare, se non far finta di gioire della vittoria di Bottas e fargli credere che certamente sarebbe riuscito a vincere anche senza penalità del compagno di squadra. La punti sulla patente sono stati tramutati in una sanzione pecuniaria per il team che, in fondo, ha autorizzato la manovra. Un qualcosa tipo 25mila euro, che è più o meno quello che guadagna Toto Wolff al minuto ma che, da un certo punto di vita, allegeriscono un po' le spalle del povero Hamilton che, andando avanti di due in due, sarebbe riuscito ad arrivare ad un solo passo dal livello di punti di sanzione che ti obbligano al ban per una gara.

Nessun commento:

Posta un commento