domenica 22 ottobre 2017

FormulaGossip - Stati Uniti 2017

- I quattro cantoni -

Kvyat al posto di Sainz
Hartley al posto di Gasly
Gasly al posto di Kvyat. Oppure no: Gasly ha da fare altrove, è ufficiale il gran ritorno di Kvyat.
Ma non avrebbe avuto molto più senso per tutti non mandare a casa Kvyat, aspettare di spostare Sainz un po' più in là e, solo a questo punto, alternare come "seconda guida" tutti quelli che gli capitavano a tiro? Forse non sarebbe stato ancora abbastanza umiliante per Kvyat che deve scontare le pene dell'inferno per qualche peccato commesso nella scorsa vita? 
In ogni caso, per questo gran premio lo schieramento è ormai andato: è ufficiale. Gasly è fuori, Sainz è in Renault di giallo vestito, Kvyat is back ed è dei nostri pure tal Hartley, che non è proprio una faccia nuova. Da un lato perchè sono anni che bazzica ambientacci frequentati da Mark Webber, dall'altro perchè è chiaramente Deeks ... da NCIS con furore!

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- Furti nell'armadio -

Talmente è stata la gioia di accasare Palmer anzitempo che non c'è stato il tempo di prepararsi per benino a quello che sarebbe stato. Ma non ci sono problemi: nei momenti di difficoltà si fa questo ed altro, c'è sempre il modo di arrangiarsi. Numeri scritti sulla fiancata con l'uniposca, abuso di photoshop per piazzare qua e la i cartonati con la nuova divisa, colla prit all'occorrenza... e se proprio non sapete cosa dargli per vestirlo passategli i vestiti del fratello maggiore. 
Adoro Van der Garde sempre sul pezzo. Forza Giedo, uno di noi.

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- Progetti segreti -

Questi due non ce la contano giusta, ve lo dico io. Fingono di non parlarsi, ignorarsi dall'era dei tempi, si girano le spalle nei rispettivi filmini, poi però mandano messaggi criptici ma casualmente simili negli stessi giorni e nelle stesse ore. Insomma: tutto questo è meraviglioso. Da un lato NRosberg, from Monaco, dall'altra LHamilton from the USA ma queste differenze sono state messe sul piatto solo per disorientarci. Non fatevi ingannare.

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- Button, sul carro dei vincitori -

In genovese diremmo che Jenson Button è sul ripigiu, ovviamente non che io lo sappia scrivere, ma il concetto è chiaro: Jenson Button si sta riprendendo. E' un termine che si usa per riferirsi a chi torna a darsi una spolverata dopo un periodo di bassa, di abbruttimento, dopo un periodo nefasto, quando tenti di riprenderti. Tipo quando decidi di andare dal parrucchiere e cambiare taglio di capelli dopo due mesi che stai sul divano a piangere e mangiare gelato. Quella roba lì. 
Jenson Button ha fatto il furbacchione, si è ritirato dalle scene, è andato in America, ha una bella casa, con una bella fidanzata e due bei cani, ha abbandonato il lavoro, gli amici e la residenza tax free... ed ora si annoia. E' finita la pacchia e deve tornare a far qualcosa. Vorrebbe tornare persino a guidare, qualunque cosa, anche una bicicletta se glielo permettessero, però ha bisogno - prima di ogni altra cosa - di tornare nel giro. Tra quelli che contano. Deve tornare a far parlare di sè... e se di sé non ha niente di meglio da dire se non che i cagnoloni sono cresciuti e che a brevissimo potranno gestire in autonomia il loro profilo instagram, deve per forza parlare degli altri. Per via mediata. Tipo: perchè non tornare prepotenetemente a parlare degli anni passati in McLaren con Hamilton? Dopo secoli in cui nessuno ci ha voluto dire niente sul come siano passati dal fare i campeggi insieme allo sfancularsi in diretta twitter, seduto l'uno davanti all'altro, senza guardarsi neanche negli occhi... ecco che questo è il momento giusto per sciogliere la riserva. Hamilton, grazie anche e soprattutto alle sviste made in Ferrari, è in uno dei momenti d'oro della sua carriera... e mai come nelle ultime 2 o 3 settimane Button è tornato ad avere un'opinione di ogni cosa che lo riguardi. Pare che ci sia anche un capitolo ad hoc nella sua magnifica autobiografia da 22 euro, prezzo a copertina rigida...

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- Tutti li vogliono nessuno se li prende -

Io non è che intenda per forza convincervi del fatto che io abbia sempre ragione, però c'è qualcosa che sfugge al mio controllo e, se permettete, questa cosa mi fa molto sorridere.Ovunque, ovunque, ovunque chiunque lo incensa come il miglior pilota degli ultimi 150 anni, ce lo hanno propinato in ogni luogo in ogni lago, è diventata quasi un'ossessione nel periodo ferrarista, una volta andato via fortunatamente la cosa è un po' venuta meno, gli si è anche attribuita la colpa per essersi fatto sfuggire di mano almeno 2 mondiali a causa del suo caratteraccio, ma queste sono solo gli screzi post divorzio. Tutti lo incensano, tutti lo amano, tutti si dolgono dell'amara sorte che gli è toccata in McLaren... anche se rimane il pilota più veloce in pista!
Non ho intenzione di stare qua a smentire quanto sopra riportato perchè non è la sede, non è il luogo e non ne ho voglia ma... in facendo finta che Voi abbiate ragione, per quale assurda ragione il pilota migliore degli ultimi 150 anni che da almeno due anni a questa parte farebbe carte farse pur di allontanarsi dalla McLaren non trova qualcuno che se lo prenda? Non dico una Mercedes... ma neache una Force India sarebbe disposto ad ospitarlo? Davvero in Williams punterebbero sul rientro di Kubica piuttosto che sostituire Massa con Alonso? Davvero in Renault preferiscono scommettere su Sainz che investire sul maestro? Allora ho ragione io!
E deve averlo capito anche lui, la carenza di team radio di fuoco delle ultime gare andava letta con un certo significato alla base. Di certo non ha smesso di insultare gli uomini al muretto perchè improvvisamente la vettura ha una resa ottimale. 
Dieci minuti di applausi, tra l'altro, agli uomini e alle donne del suo gruppo PR, perchè una simile sequela di castronerie sarebbe stata missione ardua per chiunque fargliela uscire dalla bocca. 
Tutti li vogliono ma nessuno se li prende: parlo al plurale non perchè insinuo un qualche sdoppiamento di personalità di Alonso ma perchè nel mucchio io ci butterei pure Verstappen. Ma non era il giovane virgulto il cui talento inestimabile non poteva essere tenuto a freno un minuto in più? Ha dovuto battere ogni record, calpestare un trilione di teste, ha pianto, urlato e battuto i piedi fino al raggiungimento della meta. Ha minacciato di andarsene non appena le cose non sono andate proprio come lui avrebbe voluto e... firma un rinnovo per starsene proprio dov'è un anno prima della scadenza? Ma un minimo di fiducia nelle tue possibilità per il 2018? No, perchè se la debacle di quest'anno è solo una questione di sfortuna legata al mezzo meccanico, il prossimo anno le cose devono per forza cambiare e, se cambiano, vuoi vedere il valore contrattuale della tua prestazione che cosa ti avrebbe permesso di fare? No.

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- Chef per un giorno -

Tutti i piloti sono bravi, ormai, a scrivere un libro. Lo hanno fatto tutti, lo stanno facendo tutti... tra l'altro... non siete già in trepidante attesa per la biografia di Alonso prevista in uscita per il prossimo anno? Tutti i piloti sono bravi a scrivere un libro... in pochi sono quelli che ne hanno scritto uno di cucina. 
Pochi sono anche quelli che ne hanno scritto uno a quattro mani con la moglie giornalista, il che mi lascia dubitare seriamente circa l'apporto materiale di Grosjean alla stesura dell'opera, ma questo è un mio problema. 
Per la cronaca: Romain & Marion sono l'uno l'anagramma dell'altra, il che è la cosa più romantica che io abbia visto negli ultimi 30 anni di vita. 

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