sabato 16 novembre 2019

Stati Uniti 2019 - Gara

BOT VET VER
Hamilton quintolo ma con il padre al box le sciagure sembrano scorgersi all'orizzonte. Molti sono quelli che gli ricordano che l'anno scorso il mondiale era già stato vinto in Messico, pochi quelli che notano che l'anno scorso gli Stati Uniti sono arrivati prima. Bottas crede ancora di avere possibilità iridate. Verstappen, Lecerc e Vettel devono lottare per la terza piazza mentre io penso che senza Kimi in ogni caso il Gala della F1 non sarà la stessa cosa.
Nonostante la presenza del padre ai box (e Nico, sempre più tortellinato nel paddock) in realtà a partire male è Vettel che per cercare di rimediare cerca di infilarsi prima di Verstappen dietro a Bottas ma, anche in questo caso, gli va male, si fa coinvolgere in un contatto a tre con Sainz e Albon e a stretto giro viene superato da Hamilton, Leclerc, Norris e anche da Ricciardo. E tutto questo ancor prima di aver raggiunto il quinto giro di gara. All'ottavo la macchina muore di colpo e per lui miss Italia finisce qua. 
Fortunatamente la vettura di Seb muore vicino ad un punto di fuga quindi bandiere necessario per il tempo necessario a farla sfilare via e nessun altra distrazione. 
In pista Bottas e Verstappen stanno conducendo la gara con lo stesso distacco tra di loro dall'inizio della gara, dietro Hamilton si avvicina quatto quatto, diversamente da Leclerc (quarto) che invece è sempre più lontano. Sul più bello Verstappen si ferma per il suo pit stop e ci rovina il momento.
Dal box Mercedes sono reattivi: fermano immediatamente Bottas e lasciano Hamilton a girare per la gloria. 
Qualche giro dopo, al 21 esimo, è il momento anche di Leclerc che, per la verità, resta fermo in piazzola 7 secondi e lascia presagire il fatto che le sciagure Ferrari non siano ancora concluse... anche se in realtà in questo momento gli occhi sono puntati su Hamilton in pista che continua ad andare con lo stesso giro di gomme, conduce la gara, ma perde due secondi a giro sul compagno di squadra che quasi gli entra negli scarichi prima che dai box compiano la chiamata. 
Al 23esimo giro finalmente una vocina intima box box box, ma Lewis non ci sta! Non è ancora pronto a lasciare la prima posizione, non ci siamo ancora, non vuole cambiare gomme per il momento, veleggiando su una strategia ad una sola sosta. Bottas non la prende benissimo, non capisce cosa gli stia accadendo intorno, in cuffia gli danno il permesso di attaccare ma la verità è che Lewis accosta subito non appena lo vede arrivare pensando di andare così a bloccare sul nascere la polemichetta post gara, ma è un po' un ingenuo. Quando finalmente ne ha voglia, rientra a farsi cambiare gomme, per fortuna i meccanici non si erano appisolati nell'attesa, e rientra in pista all'inseguimento di Verstappen. 
Lo scenario è esattamente lo stesso già visto prima, Hamilton che insegue Max, Max che poco prima di essere acciuffato si ferma per la sua seconda sosta, Bottas che imita la strategia, Hamilton che resta in pista e veleggia in prima posizione cercando di tenere buone le gomme il più a lungo possibile. Eì primo e tenta fino all'ultimo di restarlo fino alla bandiera a scacchi, in realtà a tre giri dalla fine Bottas ha la meglio, Verstappen vorrebbe essere altrettanto fortunato ma, ad un giro dalla fine scatta la bandiera gialla a causa della rottura di Magnussen e, questo forse non gli avrebbe impedito il sorpasso ma certamente è una buona scusa. 
Bottas quindi supera la bandiera a scacchi dalla prima piazza... ma a quel momento della storia a nessuno fregava niente di lui. Anche giunto al parcheggio il posto d'onore rimane assegnato al neo campione del mondo, così come riservati a lui sono l'entusiasmo del pubblico, le interviste, l'urlo di trionfo del team e i quindici giorni successivi di festeggiamenti. 
Epic Moment of the day, in quale modo, ci è offerto comunque da SebVettel che, sul più bello del post sbornia, dopo i fasti della bandiera a scacchi, dopo aver visto Hamilton saltare, festeggiare, prendere bracchio chiunque e preso in braccio chiunque in una commistione di sudore e liquidi corporei di varia natura, dopo l'intervista di rito, dopo aver ringraziato il padre, le madri,
i best fans, il best team, Toto Wolff, Bono che stava in mutua, Niki Lauda dall'alto dei cieli ed anche le tagliatelle di Nonna Pina (ma con ragù vegan), finalmente è andato nel retropodio a sistemarsi le treccine quando, sul più bello, l'eterea visione: SebVettel corso fin lì salendo i gradini a due a due solo per lui! Solo per congratularsi! Sono per far impazzire di MEME il web, questo fantomatico nuovo fenomeno che sta facendo intrigare le masse... come se non fossero anni che parlo della gang del bosco (qui dove tutto è cominciato). 

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