Seconda vittoria consecutiva per la Ferrari di SebVettel che, stando al mio amico della telecronaca spagnola, è qualcosa che non si verificava dal 2010. Quando il Ferrari c'era Alonso: questo sembra un dettaglio inutile, ma ci tornerò tra un po'.
Una seconda vittoria consecutiva Ferrari che ha accompagnato tutto quello che, in fondo, avremmo voluto vedere, anche un po' di più del necessario, ma anche su questo tornerò tra un po'.
Abbiamo visto Hamilton, partire dalla nona piazza ed arrivare a podio, giusto per non sentir dire ripetere ancora ed ancora che riesce a far gara solo quando parte davanti, lo abbiamo visto combattere, superare ed conquistare il podio... forse con qualche strategia un po' troppo a casaccio in qualche punto, ma il sorpasso a quattro credo che gli valga l'intera gara. E questo è per non sentir ripetere ancora ed ancora che nella Formula 1 moderna non ci sono più i combattimenti. Per lo stesso principio abbiamo anche visto Bottas battere in partenza Raikkonen e lottare fino all'ultimo giro con Vettel. Poi, state a sentire me, il fatto è che se qualcuno ha davvero sperato che Vettel in quel frangente potesse essere superato doveva mettere, quantomeno, un Hamilton nella vettura dietro... ma questi sono dettagli sui quali al momento è inutile stare a discutere troppo. Quando sul piatto ci sono i giusti ingredienti la ricetta riesce.
Abbiamo persino assistito all'ennesima debacle di Verstappen, a letto senza cena ormai per abitudine, ecco perchè è tanto magro! Re dei disastri sin dal sabato, quando in qualifica ha distrutto la vettura contro una barriera, per tentare il gran colpaccio in domenica in gara. Nel tentativo di sbattere Hamilton fuori di pista ha distrutto una gomma, vano il tentativo di sostituirla, al giro numero cinque il box RedBull stava tirando giù la serranda.
Una piccola parentesi la dedicherei anche a quello a cui avrei voluto assistere, ovvero tutta una serie di travasi di bile che stento a starci dietro. Per esempio quella di Alonso, con gara conclusa, miracolosamente, in settima piazza (là dove il miracolo sta proprio nel fatto che sia arrivato al traguardo) che, al netto dello statisticone infranto delle due vittorie consecutive Ferrari, ha pure dovuto guardare (da lontano) la quarta piazza di Gasly, il nuovo acquisto Toro Rosso, motorizzato Honda. Avete presente quello stesso motore Honda che è stato mandato a stendere dopo tre anni di fallimenti continui? Piazzato sotto al sedere di altri piloti magicamente ha ritrovato la fiducia in se stesso perduta a suo tempo. Compagno di gaviscon è il suo amico-pupillo-erede Carlos Sainz che, dall'alto della sua Renault, per la quale ha lottato in lungo ed in largo, che ha sottratto a molti altri sederi illustri e in prospettiva della quale ha mandato a stendere la vecchia Toro Rosso, non è andato oltre l'undicesima piazza. Fuori dalla zona punti.
Poi c'è tutto quello che non avremmo voluto vedere.
Tipo Ricciardo, che su twitter qualche ora prima ci aveva promesso un sunday funday, morire di stenti al secondo giro.
O tipo lo scazzo di Raikkonen per la gara rovinata dopo aver messo sotto un meccanico ed averlo visto portar via in barella. Ecco, magari prima di lanciare il volante, bottigliette, caschi e berretti avrebbe potuto voltarsi indietro e domandarsi cosa gli fosse finito tra le ruote.
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