domenica 18 ottobre 2009

San Paolo du Brazil torna a darci soddisfazioni


Ore 18 in punto vado a piazzarmi sul divano già praticamente convinta che mi avrebbe atteso una serata di allegre commemorazioni a Massa che, anche se non è morto è pur sempre un bell’argomento di discussione, soprattutto oggi che ci troviamo quì a San Paolo du Brazil.
Il GP non è iniziato neanche da un giro quando una serie di catastrofi ci passano davanti al naso, tutto in un istante. Dalle prime file Webber sfracella un'ala a Kimi che rallenta rallenta fino a giungere quasi in fondo. Trulli e Sutil si ratellano un po', uno finisce sull'erba, si porta dietro l'altro e, giuro che non ho capito come, coinvolgono anche Alonso, non che la cosa mi dispiaccia. Tutti fuori ma il pilota abruzzese pare non aver apprezzato la divina sorte del mal comune mezzo gaudio che va a litigare con Sutil stesso, lanciandoglisi contro come una furia. Da lontano vedo Alonso che appiedato anch'esso gli corre incontro. La sottoscritta con uno spirito pari a quello che può avere un bambino dell'asilo si è scoperta urlare "rissa, rissa, rissa", peccato che l'asturiano non stesse mirando loro ma la vettura di recupero poco lontano. Peccato. Negli stessi istanti nella zona box si scampa un altro pericolo. Kovalainen parte forse troppo in fretta dal suo pit stop, si trascina dietro il tubo della benzina e forse qualche meccanico. A differenza di quanto accaduto un anno fa a Singapore, quest'oggi della benzina era ancora nel tubo ed ad una velocità impressionante vediamo questa volare su Raikkonen, accodato in quel momento, e prendere fuoco. Fortunatamente niente di male ma rischio scongelamento ghiacciolo! Stella Bruno poco dopo ai microfoni ci dimostrerà ancora una volta di non riuscire a reggere una discussione con Colajanni (ma in quel caso neanch'io sinceramente avevo capito cosa stesse dicendo) ma soprattutto che Iceman non è solo un soprannome: non si è scomposto un attimo, anzi ha chiesto ai box se la macchina era OK. Cosa che se io dovessi prendere fuoco, anche se per 2 secondi, minimo minimo mi faccio fare un check in completo ed immediato.
La gara prosegue ma i colpi di scena non smettono. Non mi concedono neanche 2 minuti per allontanarmi dallo schermo che, a metà gara, Rosberg rientra (guasto al motore) e Heidfeld accosta. Quest'ultimo racconterà ai microfoni che il pit stop fatto precedentemente era andato storto e la benzina, semplicemente, è finita. Nico invece lamenta un guasto al motore che lo ha portato a rallentare e fermarsi. Ormai si sa: sfiga per ogni pilota ritirato è proprio quella di doversi subire le domande dei telecronisti italiani. La buona stella oggi ha condotto da lui Ettore Giovannelli che dopo aver indagato i motivi del ritiro ha pensato bene di chiedergli anche "tutto bene alla partenza?"... Ettore... ma c'eri? Lo saprai se è partito bene? Con la risposta data Nico si riconferma candidato ufficiale dell'album dei mariti ideali: "tutti quelli davanti a me si sono sfracellati e sono passato dalla 7° alla 3° posizione".
Trascorre dell'altro tempo e altro incidente coinvolge l'auto di Nakajima spappolata in 822 piccoli pezzi sparsi tutti sulla pista e nessuno che pensa si portarli via. Ma va bene.
Poco importa inoltre quello che fanno i protagonisti della gara: quelli che si contendono il titolo mondiale. In un'annata come questa un po' amara e un po' deludente si può dire che i protagonisti non abbiano neanche lasciato il segno. Barrichello non si sa bene perchè c'ha creduto fino in fondo ma non la sorte che in un paio di occasioni gli ha girato le spalle. Non si sa se è proprio la sorte o la casa madre ma, pur piazzandosi in 5° Button si conferma campione del mondo. Botte di fortuna simili poche se ne sono viste.
Nella mia penultima domenica da ferrarista devo inoltre segnalare quanto accaduto tra le mura della scuderia del cavallino rampante. Dopo la scannellata precedentemente raccontata ovviamente Kimi si accoda come ultimo dello schieramento. Ovviamente davanti a se ha Fisichella. Circa 70 giri dopo il finlandese finisce il 6° posizione, l'italiano in 11°.
A concludere un gentile contributo di Vitantonio dalla qualifiche di ieri.

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