A pensarci bene, tutto quello che di leggermente emozionante è successo oggi si colloca ancor prima dei semafori verdi. Penso a Webber che ha ritenuto opportuno retwittare qualche cattivo pensiero contro il ciclismo tirandosi dietro tutte le ire dei ciclisti di mezzo mondo. Penso ad Hamilton che che sta veramente sfinendo a colpi di Tweet. Penso a Schumacher, la cui macchina ha fatto i capricci sulla griglia di partenza obbligando tutto il gruppone ad un secondo giro di ricognizione.
Poi sono arrivate le luci verdi e 24 piccoli indiani hanno incominciato ad inseguirsi. Lo ZioMickey è stato obbligato al drive-trought perchè la macchina non è partita (probabilmente tutte queste sanzioni se le scarica dalle tasse). Raikkonen ha dato ancora una volta il meglio di se scalzando tutti e finendo ben al secondo posto. La McLaren ha stupito tutti con una tattica a 6000 soste per Button che, inevitabilmente, non ha pagato. Vettel stesso ha confessato lo sfracello della Formula 1 moderna.
Dopo quasi tre quarti d'ora di inseguimento a Button, dopo essere stato quasi tutto il tempo a meno di un secondo, ha chiesto ai box se, gentilmente, si potessero inventare qualcosa, perchè tutta sta storia dell'agguanta l'altra macchina e sorpassa non stava avendo successo. Detto - Fatto! Certo, Button e la McLaren ci hanno messo del loro, ma la natura veloce ed insorpassabile del circuito hanno fatto il resto. Se le cose fossero state diverse forse Hamilton avrebbe tremato di più per ottenere la prima posizone, forse strane tattiche con più cambi gomme avrebbero funzionato, forse non avremmo assistito per quasi due ore di gara ad eterni inseguimenti senza risultato.
Ecco, ora vado a vedermi il terzo episodio di Tooned, che mi diverte di più.
Maledetta ungheria! (2006)
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