Da quando Schumacher è tornato in Formula 1 un paio di anni fa, dalle pagine di questo blog, poveretto, gliene ho dette di tutti i colori: l'ho chiamato nonno, gli do spesso e volentieri delle botte di vecchietto \ artritico \ troppo affezionato alla poltrona ma troppo poco alla propria dignità... insomma! L'unica nota positiva è che quelle poche parole di italiano che ha imparato le usa solo per insultare Stella Bruno, dubito che possa venire fin qui, leggere e capire. Quindi: siam tutti felici.
Proprio in questi giorni in cui il suo futuro è parecchio incerto, mi sembra giunto il momento di dire la mia: cosa penso della permanenza di Schumacher in Formula1. Sono favorevole? Assolutamente sì.
Da un paio di anni a questa parte, sono solita usare come modo di dire il fatto che io, nella vita, voglio essere una Schumacher. Ma non lo Schumacher di qualche anno fa, quello che vinceva, stravinceva, era venerato da tutti come un idolo e che, dopo un paio d'anni d'appannamento ha deciso che fosse giunto l'attimo di appendere il volante al chiodo. Voglio essere una Schumacher come è lui oggi. Uno che ha fatto tutto quello che ho detto prima, ha lavorato sodo, ha raggiunto i suoi obiettivi nel suo campo... e può continuare a fare la stessa cosa, venendo pagato lautamente, divertendosi, senza alcuna mira particolare perchè tutto quello che doveva dimostrare nella vita l'ha già dimostrato. Basta spendere il nome e tutto gli è semplicemente dovuto, grazie a quei 7 titoli mondiali che porta cuciti sul berretto, e l'altra manciatina che si è lasciato sfuggire all'ultimo minuto qua e la nel corso della carriera. Gli spicci.
Chi segue uno certo sport per un determinato lasso di tempo, inevitabilmente finirà per affezionarsi ai suoi protagonisti, come fossero tutti personaggi di un eterno telefilm che continua, anno dopo anno, a regalare una nuova stagione, con qualche modifica, qualche aggiornamento, qualche rimando ad eventi precedenti ma senza un lieto fine garantito perchè quello che accade sul finale di stagione purtroppo non è mai suggerito dal buon senso, dai buoni sentimenti o dal karma... certe volte va bene e vince chi ti fa felice, altre volte ti fai sangue marcio inutilmente. Quando questo lasso di tempo diventa inevitabilmente abbastanza lungo, di protagonisti ne hai visti cambiare un bel po', di dinamiche strane te ne sono passate sotto gli occhi a bizzeffe, hai conosciuto gente, l'hai salutata, a volte la vedi tornare ma sembra esserci certe volte quel senso di nostalgia. Quando c'era Tizio ci si divertiva di più, ai tempi di Caio queste cose non sarebbero successe. Chiaramente credo che buona parte della questione sia data dall'ovatta della memoria... però avere ancora tra di noi alcuni dei vecchi protagonisti aiuta un po' a non lasciare andare troppo lontano quei ricordi, quei momenti, quelle dinamiche e far finta che non sia tutto completamente andato.
Da quando ho incominciato a seguire la Formula 1 con più o meno costanza credo che ormai sia passata una decina d'anni. C'è chi sosterrà che sono 10 anni sprecati della mia vita: rispondo che per lo meno non vado tutte le domeniche allo stadio. Erano gli anni in cui proprio Schumacher stava tornando a vincere con la Ferrari, al suo fianco c'era Barrichello (oggi pensionato a.k.a. in Nascar o giù di lì) e poco più in là suo fratello Ralf (oggi ancora poco più in là, ma con un microfono in mano come cronista). Quello che Mazzoni un bel giorno nominò come Ralf sempre più Schumacher dopo aver visto l'ombra di una vittoria: se la guidava a bordo di una Williams insieme a Montoya (un altro che oggi è pensionato a.k.a. in Nascar o giù di lì). Erano gli anni di Yoong, uno che su 19 gare è riuscito a non qualificarsi tre volte, non partire neanche per altre tre volte e a collezionare ben 8 ritiri: miglior posizione d'arrivo una settima piazza che sdrammatizza tutto. Erano ancora gli anni di Coultard e Hakkinen in McLaren e di Fisichella in squadra con Button. Della Jaguar verde di Irvine e degli esordi Raikkonen in Sauber (con Massa quale terzo pilota). La maggior parte di questi nomi oggi sono spariti dalla griglia di partenza... non vedo che male possa fare tenerci uno Schumacher ancora per un po', in ricordo dei tempi che furono.
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