Partiamo subito dalle notizie di un certo rilievo:
- Prima di tutto ciò che ha caratterizzato il post-Singapore: l'impossibilità di tornare in patria. Giornalisti, piloti e meccanici ammassati per circa due giorni in aereoporto nella speranza che qualuno li portasse verso una qualsiasi città europea, che fosse Montecarlo o Londra ad un certo punto ha smesso anche di fare la differenza. Una spanna sopra gli altri in questa situazione Button che invece ha preso il volo direttamente per il suo amato Giappone.
- Per il week end le previsioni del tempo prevedono sole... e un tifone!
- Button ha saltato una maratona locale a causa del brutto tempo, per non prendersi un coccolone in vista del GP. Pare che non gliela abbiano perdonata. In ogni caso lui si dimostra sempre pronto ad aiutare il suo prossimo andando a dare qualche piccolo insegnamento ai ragazzi che si stanno formando alla locale pista di Go kart. Tutto il resto è cibo: foto di cibo. Tante foto, tanto cibo.
- Kovalainen, dopo un viaggio caratterizzato dai ritardi, al momento dell'atterraggio, in preda al jet lag, ha scaricato le proprie frustrazioni su twitter: dopo aver visto Rider Cup tutta la notte e non aver dormito una cippa è costretto anche ad andare ad allenarsi. Tutto questo dopo averci disgustato alla sola idea della sua cena: pizza con prosciutto di tonno e ananas.
- Vergne si è perso per Tokyo.
- Webber accusa il tempo che avanza criticando questi giovani d'oggi ricoperti di tatuaggi.
E' però inutile girarci ulteriormente intorno. La notizia bomba di questi ultimi giorni è senza dubbio quella che ha ufficializzato il trasferimento di Hamilton in Mercedes e conseguente arrivo di Perez in McLaren. Il fatto che ormai Hamilton avesse un piede fuori dalla porta era chiaro a molti, c'era chi pensava fosse solo un modo per giocare un po' al rialzo con le pretese McLaren e chi riteneva la cosa decisamente possibile.
Ciò che però non il molti avremmo supposto è la diretta risposta della squadra che, circa due secondi dopo l'annuncio del pilota circa il proprio futuro, hanno fatto direttamente il nome del sostituto, togliendo quindi netta credibilità a tutte le chiacchiere fatte nei giorni passati in merito all'intenzione di tenersi il giovane inglese e alla non seria intenzione di guardarsi intorno ancora per un po'. Il nome di Perez è uscito un po' come il coniglio dal cilindro: nessuno se lo aspettava soprattutto perchè il suo nome era stato spesso fatto in relazione a quegli 8000 panchinati sotto contratto Ferrari che attendono solo il pensionamento di Massa per poter tenere un volante in mano. Forse era stanco anche lui di attendere un evento che oggi ancora pare non essere vicino alla realizzazione. Io credo di non avere ancora un opinione a riguardo: la cosa è grave. Ecco intanto come hanno reagito i protagonisti della storia:
In tema si è dovuto esprimere assolutamente anche Coultard, il quale ritiene che Lewis abbia fatto bene a prendere le redini del proprio destino allontanandosi prima dal padre, poi dalla McLaren in seno ai quali è cresciuto. In compenso ancora nessun tweet da parte del diretto interessato, il quale, dopo giorni di silenzio, è tornato a noi lamentando la morte precoce del suo vecchio cellulare... don't worry! E' appena stato da euronics e ne ha comprato un altro nuovo di trinca.
Collegato a questa notizia, come non menzionare anche il secondo evento della settimana, di portata epocale... se solo non avessimo tutti già un senso di dejavù: Michael Schumacher, eroe dei due mondi, supercampione mondiale, appenderà le scarpette al chiodo alla fine di questa stagione. Il comunicato ufficiale è arrivato alla vigilia di questo GranPremio con sentite lacrime di cani e porci per quello che ha dato a questo sport e bla bla vari.
Circa la gara:
- Lo ZioMickey subisce cattiva punizione di 10 posizione in griglia di partenza quale eredità delle castronerie di Singapore;
- Button sarà arretrato di 5 posizioni per aver cambiato il cambio (sì, mi diverto sempre molto a dirlo) qualcosa come una settimana prima della gara, il che pare essere peccato mortale.
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