sabato 26 agosto 2017

I dieci fatti buffi di questa estate 2017

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La volta in cui Rosberg è entrato da Chicco ed ha fatto impazzire il web

La moglie di Rosberg, la cara Vivian, è incinta per la senconda volta, la notizia non è nuova di certo... ma proprio per questo il fatto che Rosberg entri in un negozio di giocattoli non dovrebbe stupirci più di tanto. Eppure. Eppure lo fa... potremmo evincere un sacco di notizie importanti da solo questo scatto, tipo il sesso del bambino. Tra l'altro: ho perso il filo del discorso, è già noto? Ancora sotto segreto? No, perchè un padre che va a comprare una macchinina - e non una bambola - potrebbe essere già un indizio da cogliere al volo. O forse no, perchè siamo nel 2017, gli studi di genere impazzano e sarebbe discriminatorio e limitante pensare con netta distinzione ai giochi per femmine e giochi per maschi. Una volta che avrò più temo vi racconterò di quella volta che ho fatto impazzire la maestra dell'asilo cercando di spiegarle che mi piaceva più l'azzurro del rosa... fallendo miseramente nella mia missione. 
In ogni caso, papà Nico è entrato da Chicco ed il mondo è impazzito. Perchè l'unica foto che è riuscito a recuperare dell'evento ha destato moltissime perplessità. Sembra studiata ad arte... e la domanda quale delle due?  è parso un enigma più complicato di quel che poteva sembrare.
Prima di tutto perchè una macchina riporta in numero 5, l'altra il numero 44: non ve li giocate al lotto, questi sono "semplicemente" i numeri di Vettel ed Hamilton. Chi dei due preferiamo?
Chi dei due vincerà il mondiale? La sua manina premonitrice, su modello del polpo Paul sembrerebbe arpionare la numero 5.
Chi dei due vedrà il proprio futuro in rosso? No, perchè qua la macchinina rossa è la numero 44...

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La volta in cui Hamilton ha deciso di abbinare almeno un calzino

C'è stata anche la volta in cui su twitter ci siamo divertiti un po'. Il look di Hamilon in questa foto (quella sulla sinistra, per capirci) ha qualcosa che veramente fa a botte con il buon gusto... ma qual è la cosa più tremenda di tutte? La salopette, se hai superato gi anni 90? Le maniche lunghe in pieno luglio? I calzini spaiati? Vi prego di ingrandire la foto e dare il meglio di quel che potete: si può votare anche il pavimento dell'ascensore.... o quello che credo essere un power bank rosa nella mano destra. O forse la sinistra visto il gioco di specchi: sono confusa. C'è addirittura chi ha fatto attenzione al fatto che non si tratta dell'ultimo modello di iPhone, ma questo non so da dove si possa esser capito: dal jack del telefono?  In ogni caso, io ho votato per le righe verdi della maglietta. Insomma: di tutta quell'accozzaglia di colori che aveva addosso il verde non si abbinava proprio a niente, neanche alle calze. Neanche ad uno dei calzini... in questo caso specifico. Poi magnificamente, un paio di ore dopo, direttamente dalle live di instastram, il grande aggiornamento: deve essersene reso conto anche lui: stesso look, diversa maglietta, una a righe bianche e nere come uno dei calzini... ed anche il cappellino è diventato nero all'occorrenza. Senza i meraviglia-look di Lewis Hamilton questa estate non sarebbe stata altrettanto divertente.

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La volta in cui Massa ha capito di non volersene più andare

Circa un anno fa Felipe Massa ci stava informando della sua intenzione di ritirarsi a vita privata, appendere le scarpette al chiodo e tutto il resto. Ovviamente non erano le sue intenzioni ma quelle del team di farlo fuori, gli fu lasciato il beneficio della dignità alla carriera, giusto perchè era lui. E' successo tutto quel che è successo ed ora siamo qua, nuovamente un anno dopo, in prossimità di quella che dovrebbe essere la scadenza dell'anno sabbatico che la Williams si è dovuta necessariamente prendere per sostituire Bottas ed il povero Pippo decide di giocare la sua contromossa: quest'anno ne è convinto non ci sono valide ragioni per non restare ancora un po'. Da casa Williams tutto tace... vero è che con Stroll sull'altra vettura la scelta si fa ardua.

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La volta in cui Kubica ha fatto tremare le gambe a Palmer

Molti, molti, molti anni fa mi ricordo di aver battibeccato con una gentile signora, utente di un blog di Formula 1 che frequentavo all'epoca. Non avevo ancora un blog tutto mio... ed ancora si formavano community nell'area commenti dei blog. Era tutto così divertente: questo giusto per far capire quanti anni fa. Era il periodo in cui Kubica si era appena fatto molto molto male ed andava di gran moda dire che "se non fosse successo" sarebbe certamente passato in Ferrari: perchè quando muore qualcuno era sempre un gran talento puntato dalla Ferrari (tipo Bianchi, pace all'anima sua, che era proprio proprio prossimoa alla promozione, però qua siamo davanti all'ennesimo rinnovo di Nonno Kimi, esattamente a chi la vogliono dare a bere?). 
La signora, la cui età anagrafica è quantomeno deducibile dal fatto che per nickname portava una declinazione del nome di Fangio, una nostalgica insomma, era convinta, certa, ci avrebbe scommesso tutto quello che di più caro le era al mondo (e questo era Fangio, che è morto ora come lo era allora) che con tutto il talento che si ritrovava Kubica sarebbe certamente tornato in pista. Sinceramente: in quel momento si dubitava persino che potesse tornare a camminare, ma questo chi e cosa avrebbe mai potuto fermare? La discussione, come tutti i flame di internet, andò avanti per un tempo sconfinato, lei ne era certa, io cercavo di farle capire che, salvo miracoli della scienza questo non sarebbe mai potuto accadere. Confesso qua questo mio trascorso negazionista per dire ufficialmente: cara signora Fangio, 1-1 palla al centro. Kubica in macchina c'è risalito! Oh yeah! Non succederà mai nella vita che tornerà a gareggiare davvero, ma questo mi sembra già un piccolo passo per Kubica ed un grande passo per l'umanità.

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La volta in cui Raikkonen non se ne è andato 

C'era una battuta di Beppe Grillo risalente all'epoca in cui ancora non si era buttato in politica, più o meno recitava così: "non vuol più morire nessuno". La si può leggere anche in chiave metaforica, non si vuol più ritirare nessuno, nessuno vuol più lasciare la propria poltrona ai futuri talenti che scalciano dietro la porta. Tutti sono certi di avere ancora cose da dire... tranne Raikkonen, che al massimo ci può sparare un Bwoah! Ed è proprio dall'alto del suo motto che Kimi Raikkonen, 37 anni all'anagrafe, trentasette anni all'anagrafe, è stato riconfermato in Ferrari anche per il 2018. Ed io non avevo dubbi, anche perchè la panzanata più credibile detta ultimamente era quella che vedeva Rosberg come suo sostituto, e questo è davvero poco poco credibile, figuriamoci le altre. A questo proposito chi osasse sostenere che, dopo tutta la faccenda #FreeKimi, non dovrei avere il coraggio di dire che avevo previsto tutto, beh! Ci tengo a precisare che un conto è sperare, un conto è prevedere. La differenza è sottile ma sensibile. Non glielo avrei augurato, ma era scontato che finisse così: in Ungheria ha fatto proprio un bel lavoro, dal loro punto di vista.
PS: ma davvero la secondogenita di Raikkonen si chiama Rianna? Ed Hamilton lo sa?

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La volta in cui Button ha deciso di voler tornare

Se Massa non si sente ancora troppo vecchio per ritirarsi e Raikkonen ha addirittura già il rinnovo in tasca, se Alonso è ancora considerato un grande campione anche se non riesce a portarsi a casa neanche la coppa del nonno dall'era dei tempi, allora Button ha preso una decisione sbagliata. Ed è così che il campione del mondo britannico, dopo essersi trasferito dalla parte opposta del mondo per amor dell'ex playmate, aver adottato due cani e aver aperto un profilo instagram solo per loro, ha capito che nella vita non fare un accidente dalla mattina alla sera potrebbe essere abbastanza noioso. O forse ha capito che, al netto degli alimenti per la cara Jessica, non ha guadagnato abbastanza per campare di rendita da qua alla fine dei suoi giorni. Insomma, a metà di quello che doveva essere il suo anno sabbatico, trasformatosi nel primo del resto della sua vita... forse forse ha un ripensamento. Forse forse ha fatto la scelta sbagliata, forse forse vorrebbe tornare a correre. Se in Formula 1 questo non è stato specificato.

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La volta in cui Felipinho ha deciso di vendicare Ricciardo

Avete mai provato a cercare il nome di Felipinho su google. Non serve neanche il cognome, Felipinho è una rock star! Felipinho, probabilmente non ha fatto neanche un giorno di scuola nella sua vita, non ha amici, nè ha mai pianto vedendo i genitori andare a lavorare... però ha fatto più cose lui, visto più luoghi lui, negli ultimi sei anni che io nella mia intera vita! Felipinho è stato ovunque, ha incontrato chiunque ed ogni suo desiderio è un ordine. L'altro giorno, per esempio, ha deciso a tutti i costi di voler entrare nella vettura di Ricciardo. Non lasciatevi intimorire: tornando a fare quella ricerchina su Google di poco fa potrete certamente notare che il 75% delle sue foto sono state scattate in compagnia del baby sitter più simpatico del mondo: lo stesso Daniel Ricciardo in persona, che pare averlo preso sotto la sua aluccia protettiva. Per questo motivo, dico io, non cè nulla da temere: perchè Felipinho non avrà amici ma frequenta i bimbi grandi, in molti hanno insinuato che Felipinho volesse rubare il posto all'amico ma la verità è un'altra. Felipinho sta solo cercando di vendicare l'amico affrontando Verstappen al suo stesso gioco... a livello anagrafico più o meno siamo lì.

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La volta in cui Hamilton ha fatto capire al mondo di essere bipolare

Scusate, ma io ho una teoria figlia di una epifania estiva. Perchè al mondo ci sono cose che non si spiegano. Tipo il tenore dei look sfoggiati da Hamilton in giro per la rete, su tutti i vari social e via di seguito. Perchè dico, non è che lo hanno fotografato in pijama mentre andava a fare la spesa, certe foto e certi video se li fa da solo e volontariamente li pubblica. E la cosa non si spiega. Perchè se posta look azzardati come quelli di inizio post si può anche pensare che dietro di sia uno sponsor che monetizza proficuamente ogni figura di merda. Poi però ci sono volte in cui sceglie di andare a spasso in ciabatte e calzettoni di spugna con il cappellino da pescatore. Tre elementi che, già da soli, mi farebbero glissare sulla braga zebrata. Una roba che neanche mio nonno, perchè nonno per andare al circolo del paese poteva anche optare per il calzino al polpaccio con i pantaloni corti, però solo con scarpe chiuse ai piedi. 
Poi però ci sono momenti in cui il nonno-style lo abbandona ed il suo profilo instagram diventa una collezione di facili espedienti per mostrare gli addominali al mondo, da diverse angolazioni ed in diverse condizioni climatiche.
Io credo di aver trovato la soluzione: è chiaramente bipolare. Perchè una persona un po' meno confusa non passa dal farsi selfie mentre fa jogging in mutande al passare la serata cenando sul divano guardando film al portatile con tanta rapidità. Ci devono essere due personalità, per forza. 
L'alternativa è che in realtà siano due gemelli che si alternano all'occorrenza, uno è quello che tira cappellini con stizza, l'altro quello che fa passare Bottas perchè è un uomo di parola

PS: potrebbe essere che "braga" non sia un termine italiano, però ci siamo capiti, vero?

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La volta in cui Alonso avrebbe voluto stupire tutti con effetti speciali...

... invece... invece no! 
Davanti a questo scenario di contratti firmati e riconfermati, c'è sempre e solo uno che ama lasciare tutti con il fiato sospeso non volendo rivelare fino all'ultimo secondo quali sono le sue intenzioni. L'annuncio dell'anno è che non intende rivelare cosa ne sarà di lui fino a dicembre... e dovremmo essere tutti lì a pendere dalle sue labbra, attendere dicembre con trepitazione, solo che sti giochetti hanno stufato. Vabbè, ciao.

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La volta in cui Rosberg è diventato ufficialmente uno youtuber

Ed eccoci al momento della verità. Fino a qualche post fa era solo una mia teoria, adesso è verità. Ecco un altro di quelli che ha mollato il proprio lavoro per fare lo youtuber, fare vlog in giro per il mondo, discutere di thumbnails e aggiungere qua e là qualche titolo clickbait per essere certo di riuscire a sbarcare il lunario. Ecco a voi Nico Rosberg. Il nuovo Nico Rosberg, quello che inserisce titoli del tenore "A HAMILTON HAT?!" e pensa di farla franca. 
Scherzi a parte: l'unica cosa per la quale dovrebbe essere punito è l'ostentazione dei mocassini senza calze... per tutto il resto c'è il suo canale YT. Siamo al ritmo di tre video a settimana. 
Riassunto delle puntate precedenti:
- a bordo del jet privato è volato con tal Zeppi e con suo zio, che apparentemente è fan di Lewis Hamilton, per volare in Germania a fare lo splendido in qualche programma TV;
- è vicino di casa di Jon Olsson, che giuro non sapevo neanche chi fosse fino a questo momento, sono già arrivati al primo video collaborazione e si scambiano un mucchio di consigli professionali. Progo tornare al punto in cui auspicavo game play con Favij e rinfacciatemi di dire un sacco di cazzate, se ne avete il coraggio;
- la vettura con cui ha vinto il mondiale l'anno scorso è finita ufficialmente al Mercedes Museum, vettura che oggi è trattata con i guanti bianchi, senza metafore di sorta, anche se il suo stesso proprietario ha dubitato del fatto che fosse proprio proprio proprio l'originale;
- ha autografato ogni sperficie lisca a sua disposizione e si è scattato selfies con chiunque gli sia passato davanti; 
- ha preso un altro aereo per andare ad Amburgo a mangiare dolcetti, rilasciare l'ennesima intervista sulla meraviglia della sua carriera e farsi scattare un milione di fotografie con il nuovo abito griffato;
- nonostante tutti i soldi che spende per non viaggiare in compagnia di altri comuni mortali ha i denti completamente gialli.  
Andate in pace.
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3 commenti:

  1. è vicino di casa di Jon Olsson ---> di conseguenza questo Jon Olsson è vicino di casa anche di Eddie Jordan, Ricciardo, Verstappen, Hamilton, Massa, ecc...

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    1. Sto per andare a fare qualche scherzetto al citofono... se vuoi ti aspetto e andiamo insieme!

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  2. Sarebbe un'idea, sempre ammesso che non si siano rifugiati tutti a Londra in branco per sfuggire a noi! u.u

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