sabato 22 dicembre 2018

Off Season - Gasly in RedBull

Pare che la RedBull abbia finalmente capito di aver bisogno di una prima e di una seconda guida. E' un concetto che sembra aver sempre faticato ad accettare e spesso lo ha anche osteggiato... ma non saprei davvero cos'altro pensare di questa scelta strategica.
Il team Red Bull è sceso in pista per la prima volta nel 2005. Sulle prime due o tre stagioni, obiettivamente, non è che ci sia molto da dire. Due anni di Coulthard e Klien di cui nessuno ricorda niente se non le mie (pessime) battute su Fresh&Klien, poi l'ingresso di Webber. Un giovane talento ad affiancare una vecchia gloria: sono anni altalenanti andati a concludersi con un sorpasso subito in classifica iridata dai pulcini della Toro Rosso. 
Ad esser maliziosi ci sarebbe da far notare che in Toro Rosso in quell'anno debuttava SebVettel
Le cose hanno incominciato a farsi più serie nel 2009, Seb viene promosso in prima classe accantonando la vecchia gloria. Forse nessuno in quel periodo avrebbe potuto immaginare cosa sarebbe successo negli anni a venire, forse in pochi avevano davvero le capacità di prevedere il futuro. Quel che è certo è che la strategia Red Bull per tentare di lasciare un segno nella storia è stato quella di affiancare al giovane rampollo già in funzione, un nuovo giovane rampollo. Due talenti potenzialmente sulla stessa lunghezza d'onda. 
C'è voluto lo spirito di iniziativa di Vettel per emergere, fare la differenza e portare a casa quel che oggi possiamo dire con certezza che ha conquistato a mani basse in quegli anni. Fosse stato solo per la scelta strategica proveniente dall'alto Vettel e Webber sarebbero rimasti a tirarsi i capelli tra di loro, così come è concretamente successo finchè Vettel non è salito di livello, con tanti ringraziamenti all'inettitudine Ferrari che ci ha messo profondamente del suo per non approfittarsi di questa situazione.
Archiviata anche la pratica Webber avrebbero potuto imparare la lezione, avrebbero potuto affiancare a Vettel qualcuno che lo potesse aiutare concretamente a toccare quota 5... ma la scelta è ricaduta su Ricciardo, che adoro, sia chiaro, ma che nel primo (ed ultimo) anno di affiancamento al neo campione del mondo si è portato a casa tre vittorie in più di lui, per un totale di tre vittorie complessive. Insomma: bel colpo!
Quello che è successo dopo l'abdicazione  di Vettel è un mistero ancora irrisolto. Dalle stelle alle stalle in men che non ci dica, con un Kvyat che viene, un Kvyat che va ed un Verstappen introdotto d'emergenza per colmare una lacuna che, effettivamente, stava incominciando a farsi sentire. Per quante sportellate Kvyat abbia tirato alla Ferrari di Vettel, sicuramente inferiori sono quelle che ha rivolto al compagno di squadra! Intollerabile! Perchè non andare a creare un'altra bella guerra fredda?
Non c'è dubbio che non è questo il motivo della mancata lotta al titolo... ma quanti punti sono stati lasciati per strada mentre i due giocavano a chi l'avesse più lungo?
Quindi, la scelta definitiva. Ricciardo decide di abbandonare la barca che affonda prima che gli bruci completamente la carriera e questi, insospettabilmente firmano questo contrattino estemporaneo ad un Gasly al quale, fino a quel momento, non avevamo fatto davvero attenzione. 
Un anno in mezzo in formula 1, una quarta piazza ed una sfilza di piazzamenti fuori zona punti da far rabbrividire persino Alonso. Posso capire che, effettivamente, l'alternativa fosse Hartley uno che, al pari del compagno di squadra, non ha brillato per arguzia durante tutto il corso della stagione, tra l'altro senza neanche portarsi a casa quella la sopra citata quarta piazza di tutto rispetto, a me però piacerebbe entrare nella mente di quello che ha pensato che fosse possibile sostituire un Ricciardo con un Gasly per capire come si vive da quelle parti.

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