martedì 5 maggio 2020

Gran Bretagna 2008 - Gara

Correva l’anno 2008 e il padre di Hamilton dava buona mostra di sè a bordo pista accanto al figlio pronto a scattare dalla quarta piazza. Non rispetta il lavoro dei meccanici, si avvicina, gli parla, dice cose e ancora non sa che a brevissimo si sarebbe fatto licenziare senza troppe remore. In pole potion il suo compagno di squadra Heikki Kovalainen... e fuori piove mentre Nico Rosberg si preparava a partire dalla pit lane.
KOV WEB RAI HAM
In effetti non sta veramente piovendo, lo ha fatto e le vetture in pista sollevano ancora parecchia acqua al loro passaggio, tutti montano gomme intermedie e, in questo scenario, si rende decisamente interessante la partenza di Hamilton che già alla prima curva sembra essere pronto a prendere la piazza a Kovalainen. Mentre Webber stringe a sinistra nella speranza di tenere a bada Raikkonen, Hamilton li beffa entrambi stando sulla destra infilandosi direttamente alla prima curva.
Heikki resiste, non senza tirargli una ruotata, mantiene la posizione ma siamo certi che Hamilton, costretto ad accodarsi, non mollerà la presa tanto a lungo. Negli stessi istanti Webber finiva in testacoda con disappunto di Chris Horner.
KOV HAM RAI HEI
Prima ancora di chiudere il primo giro è un turbinio di gente che non regge la pista: vediamo in questo senso finire in testacoda Felipe Massa, all’epoca ancora leader del mondiale, costretto ad accodarsi all’intero gruppo, ma anche Coulthard che va a fare i fanghi a bordo pista insieme a Vettel ed entrambi concludono qua la loro gara, con definitivo disappunto di Chris Horner.
Bandiere gialle in pista ma questo non impedisce ad Hamilton di volersi prendere il proprio posto in pista: tenta immediatamente il sorpasso che al quarto giro porta definitivamente a termine.
HAM KOV RAI ALO
Al decimo giro, quando era già parso evidente a tutti che Hamilton stava diventando irraggiungibile, Kovalainen inizia anch’egli a piroettare in modo tale che Raikkonen riesce a beffarlo in un battito di ciglia. Kimi si mette a sua volta all’inseguimento dell’inglese mentre il connazionale, rientrato in carreggiata, se la deve vedere con Alonso.
Massa e Rosberg, rispettivamente dall’ultima e dalla penultima posizione in pista, fanno gara a sé mentre Lewis Hamilton al 14 giro li raggiunge e li doppia quando, da lontano, qualcuno ci informa che dovrebbe tornare a piovere nel giro di pochi minuti.
Interessante anche la gara giocata tra Button e Webber in lizza per la decima piazza. I distacchi tra le vetture in pista hanno smesso da un pezzo di avere senso, ormai i piloti marciano a gruppetti e, tra di loro, ingaggiano piccoli duelli tali da portarci a confidare veramente nell’arrivo imminente della pioggia, speranza che deve aver serbato anche Hamilton, all’alba del 20esimo giro, quando le gomme chiaramente hanno smesso di rispondere al suo volere e Raikkonen ha iniziato a mostrarsi insistentemente negli specchietti.
Ciò nonostante ad aprire la danza dei pit stop è Kovalainen seguito, ad un giro di distanza, da Fernando Alonso. Tutto questo mentre Hamilton continuava ad arrancare davanti alla Ferrari di Raikkonen contemporaneamente alla quale finirà per entrare in pit lane fermandosi simbolicamente ai due poli opposti della stessa.
All’esito del primo giro di pit, quando la pioggia ha incominciato a farsi vedere con una certa insistenza, le prime quattro posizioni tornano ad essere occupate da Hamilton, Raikkonen, Kovalainen e Heidfeld senza particolare emozione: Hamilton riprende facilmente il largo e anche il muretto Ferrari sembra sconsolato da questa realtà delle cose. Alle loro spalle Alonso, Trulli e Glock combattono una battaglia tutta loro fatta di sorpassi e controsorpassi davvero spassosi. Al gruppetto si andrà ad aggiungere anche Piquet pronto a duellare con Alonso, evidentemente condannato ad avere compagni di squadra impuniti. 
La realtà delle cose è che il giro dei pit stop si è svolto proprio nel momento dell’arrivo della pioggia e ciò che i team hanno dovuto compiere è una scelta strategica ma anche una scommessa con la sorte: gomme da bagnato o ancora gomme intermedie? Pioggia, o non pioggia, questo il dilemma. Quale sarebbe stata la scelta giusta nessuno può davvero saperlo, quello che è probabile è che la scelta Ferrari non a stata quella più azzeccata visto che Kimi ha incominciato ben presto a perdere 5 secondi a giro per essere raggiunto in men che non si dica non solo da Kovalainen ma anche da Heidfeld che si pappa entrambi in una sola mossa.
HAM HEI KOV RAI
Al 30esimo giro, dopo averlo visto scivolare fino alla 10° posizione, la Ferrari richiama finalmente Kimi Raikkonen al box per ricambiare le gomme e tentare di salvare quel che resta della sua gara. Avrebbero potuto richiamarlo con almeno una manciata di giri di anticipo, giusto perché ci fosse ancora qualcosa da salvare, ma sono scelte. Nello stesso momento Alonso, ormai nono, chiaramente vittima della stessa scelta strategica, si interroga sul da farsi.
HAM HEI KOV KUB
La pioggia continua a scendere, ma non troppo. Evidentemente le gomme da bagnato non si sono rivelate la scelta giusta subito, ma quelle intermedie potrebbero diventarlo se le condizioni non migliorano. Kubica raggiunge e sorpassa Kovalainen quando anche per lui compare all’orizzonte il fantasma del nuovo pit per cambio gomme correttivo.
Quando mancano 25 giri alla fine della gara la pioggia si fa decisamente più insistente e molti sono quelli che rintrano ai box, forse un po’ troppo istintivamente. Tipo i due piloli Honda, Barrichello e Button, che peraltro in quel momento in gara non se la stavano neanche cavando molto male rispettivamente dalla quinta e decima posizione. Non è chiaro quale fosse l’obiettivo del team che li ha richiamati entrambi, forse speravano di poter fare due cambi con una sola piroetta, ma dopo aver fatto accodare l’inglese e aver avuto problemi con il primo pit sul brasiliano, è parso evidente che la speranza di mantenere una posizione decente in pista fosse ormai del tutto sfumata.
Anche Piquet parte per la tangente mentre Hamilton viene mostrato andare avanti per la sua strada senza rientrare ai box, un attimo prima di finire anche lui per violette, anche se per lui niente di irreparabile. Decisamente peggio le cose vanno per Massa che una volta finito fuori pista è costretto a tornare in coda al gruppo.
Quando finalmente Hamilton si decide a rientrare in realtà tornerà a puntare per delle gomme intermedie, così come Heidfeld che lo segue a ruota. Non c’è pace per Raikkonen che sembra continuare ad indossare le gomme sbagliate per lui e torna a piroettare come una prima ballerina della scala.
HAM HEI TRU ALO
A 20 giri dalla fine un timido raggio di sole sembra tornare a splendere sul cielo di Silversone ma nulla impedisce a Kubica di perdere il controllo della vettura chiudendo la gara in una via di fuga, mentre Rosberg sfracella il proprio alettone contro Glock e Button non si riserva un destino migliore.
Hamilton conduce la gara con 40 secondi di vantaggio su Heidfeld che perde due/tre secondi a giro a vantaggio di Barrichello che, proprio dietro di loro, probabilmente non riesce a credere ai propri occhi.
HAM HEI BAR TRU
quando mancano 17 giri alla conclusione Barrichello ottiene la seconda posizione mentre Alonso dalla quinta piazza, alla quale nel 2008 deve ancora abituarsi a concludere le proprie gare, mette nel mirino Jarno Trulli. La gara di Kovalainen diventa sempre più imbarazzante giro dopo giro se si considera che guida la stessa vettura (campione del mondo) con la quale Hamilton sta facendo faville in prima posizione.
Il podio virtuale di questo gran premio è destinato a cambiare un altra volta dopo il pit stop di Barrichello, ma non troppo grazie ai distacchi che ormai le vetture hanno in pista, anche se pare evidente che per qualcuno portare a termine questa gara sia come scivolare su un’enorme macchia d’olio, ancora e ancora e ancora, tipo per Massa, che torna a guardare la pista dalla prospettiva sbagliata, ma anche per Webber e Kovalainen, ma anche per Massa. E poi c’è Massa. Massa l’ho già detto?
HAM HEI BAR ALO
Raikkonen si ricorda di far parte di questa competizione a 9 giri dalla fine, mentre Massa rientra ai box per cambiare le gomme probabilmente usurate a forza di piroettare in pista, mettendosi all’inseguimento di Alonso. Fernando, solito furbacchione, riesce a trarre vantaggio anche dal doppiaggio subito da Hamilton impedendogli per molto più del consentito di passare agevolmente e riuscendo così prendere le distanze dal ferrarista che, per la cronaca, se lo pappa in un sol boccone non appena torna ad averne la possibilità. Alle loro spalle si trova a questo punto Kovalainen che cerca anche lui di far polpette dello spagnolo ma bisogna ammettere che ha un po’ meno agilità nei movimenti e, soprattutto, il tempo che ha trascorso senza riuscire a completare il sorpasso hanno solo portato Nakajima ad attaccarsi minacciosamente al suo posteriore mentre, a sua volta, veniva guardato da molto vicino da Jarno Trulli. Per la cronaca, il sorpasso di Kovalainen su Alonso riesce a due giri dalla fine ma questo non mi sta facendo decisamente cambiare idea.
HAM HEI BAR RAI
Avendo Hamilton più di un minuto di vantaggio di Heidfeld nel momento in cui anche quest’ultimo supera la bandiera a scacchi Lewis avrebbe potuto benissimo essere già sotto la doccia e pronto a tornare a casa con i bagagli fatti. La verità è che alla fine decide di fermarsi ad aspettare solo per la gioia del festeggiamento davanti al pubblico di casa, ma per quanto possa essere felice lui, niente potrà mai eguagliare l’entusiasmo di Barrichello! 
Sulle seconde posizioni di Heidfeld bisognerebbe invece scrivere un libro intero.

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