Si è capito che questo calendario non fa schifo solo a stampa, giornalisti e blogger cialtroni assortiti ma anche agli addetti del settore. Cosa fare per ammazzare il tempo tra una gara e l'altra? Si inventano qualcosa.
Prima di tutto si è tenuto il festival of speed a Goodwood (GB), dove più o meno cani e porci si sono incontrati, hanno avuto modo di mettere (o rimettere) piede in auto, farsi due giri ed autocelebrarsi per un po'.
Di questo si ricorda:
- una grande ode a Max Chilton per aver fatto una "ciambella" con la sua vettura;
- il rapido passaggio da quelle parti di Hamiton in realtà ripartito in fretta per andare al concerto di Jay-Z;
- Kovalainen che guardava il MotoGP alla TV e commentava le cadute su Twitter.
- L'assenza di Button che per lo stesso week end ha organizzato l'ormai annuale Jenson Button's Trust Triathlon;
- La prima volta che Di Resta ha completato un Triathlon (quello di Button!).
In sostanza: roba grossa.
Poi finalmente ha preso il via in tanto discusso Young Drivers Test rinominato, per l'occasione, Young Divers \ Tyres Test. Quella che di solito è l'occasione buona per diffondere nell'atmosfera ancora un po' carburante mettendo una macchina sotto il sedere di gente che potrebbe non avere neanche l'età giusta per avercela su strada, in questa occasione si è trasformata nella grande ripicca verso la Mercedes, unica esonerata dalla possibilità di sostituire qualche giovane promessa con i piloti di sempre.
O di mischiare un po' le carte in tavola: come è stato per la RedBull che ha mandato in pista (oltre a Vettel, obviusly) Ricciardo. Di Ricciardo si narra che abbia fatto un tempaccio e sia uscito dalla macchina sorridendo. Altri insinuano che non sia un sorriso ma una paresi.
According to @NobleF1, @danielricciardo was still smiling after his off. But then when isn't he? Such an engaging guy
— Andrew Benson (@andrewbensonf1) July 18, 2013
Interessante scambia di messaggi tra il Team Lotus che, notoriamente, cerca di fare il simpatico su Twitter e Lewis Hamilton. Se il primo cerca, con umorismo molto British, di lanciare il TAG #WhereisRoscoe lamentando la mancanza della consueta figura canina e trovando quindi un modo gentile per dire ah!ah!ah!ah! Mercedes non ci sei! Prrrrrrrrr! senza neanche dover allungare e puntare il dito, il secondo risponde con un fotomontaggio fatto malissimo nel quale si vede l'amato Roscoe seduto su una gomma, testando così a suo modo gli pneumatici.
Tale curiosa pantomima prosegue ancora un po' quando il Team Lotus, quel giorno più disinibito che mai, rilancia alla pronta risposta del pilota inglese con un nuovo TAG #WhereisKimi. Che poi non si è capito se in questo modo intendevano dare del cane anche a Kimi ma... vabbè. Con un nuovo fotomontaggio di Kimi che tiene in braccio Roscoe la cosa finalmente si chiude ma non senza averci lasciato una sensazione del tipo... What?!
Tra le scelte interessanti della Lotus c'è la scelta dei piloti da mandare in pista per l'occasione: forse solo perchè Kimi non è pervenuto come la temperatura di Canicattì ma, al suo posto, è salito in macchina un certo Prost. No, non vi preoccupate: non è un raro caso di omonimia, è proprio il figlio. Nicholas, classe 1981, decisamente stagionato per essere considerato un debuttante ma... a cognom non si comanda.
Se Button, dopo il triathlon ha deciso che poteva saltarsi benissimo anche questo evento pubblico, Di Resta è andato speditamente a provare la sua macchinina. Insieme a lui James Calado. Sutil: NP.
In McLaren, ormai certi che la macchina di quest'anno sia una merda (termine molto tecnico) ed è pure uno spreco di energie continuare a metterci le mani sopra, come accennavo, ha lasciato entrambi i suoi piloti a casa a fare la nanna ed ha mandato in pista qualche sostituto. In altre occasioni avremmo detto degno sostituto ma, dal momento che è la macchina, per prima, a non essere affatto degna, è bastato far presenza. Tra i piloti spicca tale Stoffel Vandoorne. Segni particolari: arruolato nella scuderia di Button. Nazionalità: Belga.
Ah, Perez ha un nuovo sito.
Ah, per la cronaca, Vettel ha fatto il tempo più veloce anche in questa occasione. Qualcuno ci informi se è il caso che incominciamo ad odiare lui un po' come a suo tempo fu per Schummacher che, amico mio, dopo sette mondiali non ti si sopportava più!
Ah, vogliamo darci anche con un po' di finto ed inutile patriottismo? In pista anche ben due italiani:
1) il solito Valsecchi, ormai sulla strada buona delle stagionatura anche lui.
2) Davide Rigon, pupillo di casa Ferrari.
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