martedì 2 luglio 2013

Silverstone 2013 - Gara

Quella che si è conclusa a Silverstone è una gara a dir poco... esplosiva. Fin da giovedì quei simpaticoni Lotus hanno pensato di dedicare all'evento l'hashtag #GodSaveTheTyres senza prevedere però quanto profetico questo potesse essere.
In prima fila partivano i due Mercedes capitanati da Lewis Hamilton. Un inglese in pole in inghilterra: l'entusiasmo era fuori portata ma questo non gli ha portato molto bene. Dopo aver mantenuto la posizione dopo la partenza all'improvviso una gomma puf! dal nulla esplode. Lui si ritroverà nelle retrovie e qualcun'altro gli soffierà la vittoria.
Non si può definire partito altrettanto bene il povero Rosberg che, ancora prima della prima curva, si vedrà superato da Vettel.
Dietro vediamo una spettacolare partenza di Massa che recupera 10 posizioni senza neanche capire da dove è passato. Vediamo Webber non partire, come al solito. E non vediamo nessuno spiaccicarsi all'imbuto: pareva anche promettere bene. Poi, come dicevo, Hamilton fratassa una gomma.
Un minuto dopo seguiranno nello stesso inconveniente anche Massa e Vergne: la direzione gara decide di far entrare la safety car e mandare i super cervelloni Pirelli a capire cosa diavolo sta accadendo. La Safety rimane in pista per un tempo interminabile, poi rientra ed è tutto a tarallucci e vino. A pochi giri dalla fine accadrà la stessa cosa anche a Perez, così come gli è accaduta durante le prove libere. Fato vuole che per tutti, piloti diversi su diverse vetture, sia sempre esplosa la stessa gomma: la posteriore sinistra. Possibile?
A parte tutta questa faccenda delle gomme che saltavano in aria, la gara si era tuttavia mantenuta sul livello della noiosità. Ogni tanto si andava a sperare che scoppiasse una gomma anche a qualcun'altro, questo non accadeva, la commissione gara non ha neanche deciso di sospendere tutto e licenziare quei pivelli della Pirelli, cosa che sarebbe stata un gran colpo di scena... quando all'improvviso un boato dal pubblico. Da casa quasi non si arriva ancora a capire cosa è successo ma le  urla (gioia? dolore? sorpresa?) si fanno sempre più forti. La telecamera incomincia a inseguire Vettel ed è presto chiaro a tutti come OMG! stia rallentanto. Un replay ci mostra come la vettura semplicemente sia morta lì, senza lasciare spazio all'iniziativa personale del pilota. Non c'è nulla da fare: Sebastian accosta e per lui la gara è terminata. Siamo a 10 giri dalla fine ed entra la Safety Car. Alonso era entrato ai box praticamente un giro prima, si ritroverà con gomme nuove di zecca in ottava posizione. Dietro a Button alla guida della macchina di Fred Flintstone, per dire. Nuovamente la Safety resta in pista un eternità: senza aver capito bene come è andata Rosberg si ritrova in testa ed è l'unico che, al rietro della safety, riesce a tirare dritto per la sua strada senza farsi mettere i bastoni tra le ruote dagli altri. Dietro di lui si è scatenato l'inferno. Le carte in tavola vengono mescolate all'improvviso e dal nulla vengono estratti a sorte i nomi degli altri due pretendenti al podio: Webber e Alonso. E figurati se non c'era anche lui. Catapultato fuori con ferocia anche Raikkonen, che fino ad un secondo prima era già lì pronto a pregustare il sapore dello champagne. Miracolosamente (a questo punto ci sta tutto) quarto Hamilton che, fino alla vicenda Vettel era addirittura fuori dalla zona punti e tenacemente ancorato laggiù. Ad un certo punto riesce a mettersi in scia di Alonso, ed ogni sorpasso (sì, ho detto sorpasso, ma si intende che sia tutto merito del DRS, inutile tornare a ripeterlo) compiuto dal primo viene sfruttato anche dal secondo.
Tormentata vicenda quella del duo Double Trouble, come da oggi li chiamerò, della McLaren. Il soprannome mi viene gentilmente offerto dai giornalisti inglesi di Sky. Chiaramente portano avanti una vettura a pedali. Perez giorno dopo giorno si domanda perchè mai ha dovuto lasciare la squadra per cui correva l'anno scorso. Button chiaramente si rammarica di non poter fare la gara in bicicletta. O di corsa. Sicuramente prenderebbe meno distacco dal primo. Entrambi, fino al fattaccio Vettel, non se la stavano cavando malissimo: rispettivamente sesto e settimo: di questi tempi oro colato. Dieci minuti dopo uno era ai box con una gomma frantumata, l'altro in 13° posizione. 
Su questa vicenda delle gomme è forse giunto il momento di porre degli interrogativi seri e trovare una volta per tutte una soluzione. Quelle che fino a questo momento sono state delle critiche di rendimento oggi sono diventate critiche sulla sicurezza. I primi a parlare chiramente sono i diretti interessanti dagli incidenti di gara. Hamilton ritiene la situazione inaccettabile. Massa propone a tutti i piloti di boicottare la prossima gara se non viene fatto qualcosa a riguardo. Per l'amori di dio, Massa ha ragione... mi risulta però che sia stato l'unico a perdere il controllo della vettura quando la gomma è saltata. Così come mi risulta che sia riuscito a schiantarsi a muro anche con quattro ruote nuove di trinca quattro volte in tre gare di fila.

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