giovedì 1 gennaio 2015

2015

Il mondo si divide in due categorie. I primi sono quelli che amano pazzamente il Natale e, sin dall'inizio di dicembre preparano se stessi, la propria casa e i propri conoscenti al grande evento. Poi ci sono quelli che ritengono il Natale come una grande autocelebrazione consumistica, studiata ad arte 2015 anni fa per farci spendere tutta la tredicesima in portafogli, portafigli, portachiavi o un'altra cagata così, ed obbligarci a transcorrere il tempo con gente (in arte "parenti") con i quali normalmente non ceneremmo mai... tanto che, in effetti, durante l'anno, in qualsiasi altro giorno, non ci ceniamo mai. Stesso discorso si applichi al Capodanno. 
Infine c'è Kimi Raikkonen, ed io con lui, nella terra di mezzo. Non è che snobbiamo il Natale e\o le grandi feste di fine anno come dei veri Grinch... però apprezziamo tutti questi eventi con moderazione. Sì, ci sono, non li nego a nessuno, però non venitemi a cercare. Io sono un po' come quelli che a Natale non hanno nulla in più da dire che "Buon Natale" ed a capodanno "Buon anno nuovo. E buona notte."


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