sabato 19 novembre 2016

Brasile 2016 - Gara

Qui mi si deve per forza perdonare, perchè ho impiegato una settimana a riprendermi dal gran premio più lungo ed estenuante degli ultimi tempi. Quasi tre ore di tira e molla ininterrotto, quasi tre ore di pioggia battentem decisioni assurde, incidenti al limite della tragicità, mentre l'opinione pubblica ricambiava idea su Verstappen e confermava la tragica di sempre sulle Ferrari. Ben venuti al Gran Premio di Brasile 2016, là dove la magia di San Paolo Do Brazil ha trovato modi davvero fantasiosi per esprimersi, anche questa volta. 
Là dove non si ricordava l'ultima volta in cui ha piovuto, sono scesi giù cani e gatti in abbondanti quantità. Tutto è incominciato giustamente alla domenica mattina, perchè fino al giorno prima faceva lo stesso caldo fottuto di sempre. Già al momento di dover iniziare la gara marcava male, talmente male che Grosjean batte in ritirata ancor prima della partenza, andando a sbattere durante il giro di installazione e facendo capire ai potenti dei piani alti che, forse, c'era bisogno di prendere una decisone.
E decisione fu: ritardare l'inizio della gara di 10 minuti, quanto inevitabilmente la pioggia non aveva neanche accennato a smettere e piazzare davanti a tutti una bella safety car, giusto per accertarsi di ammazzare il pubblico di noia. 
La SC è rimasta in pista giusto il tempo di far assopire il 30% degli spettatori ed assicurarsi il giusto punto di share, quindi è rientrata, il mondo si è reso conto che le condizioni erano davvero impossibili, non era solo un'impressione, i potenti dei piani alti, in qualità di potenti dei piani alti, hanno impiegato un po' di più a rendersene conto... ma alla fine bandiera rossa: tutti dentro, tutti con la testa nel frigo. Perchè a quanto pare anche i piloti hanno fame.
Fatti interessanti di questi primi minuti di gara: Raikkonen, partito terzo, in grado di reggere Verstappen dietro di sè tre secondi netti. Netti. Verstappen in grado di cercare rissa anche in condizioni del genere: qualcuno gli dica che è un pericolo pubblico, non un grande eroe senza macchia, per favore.  
La pausa è durate un'eternità, o fose non è durata abbastanza. Forse tutte e due le risposte, perchè nel momento in cui i potenti dei piani alti hanno deciso di far ricominciare la gara, in realtà, le condizioni meteo si stavano aggravando. Inutile dire che la gara è così ricominciata dietro alla Safety Car rimasta in pista abbastanza perchè tutti potessero rendersi conto che pioveva veramente veramente forte, molti si sono lamentati di come le condizioni fossero, addirittura peggiorate rispetto a prima della pausa, quindi la safety car è tornata a casetta e tutti i piloti hanno avuto modo di tornare a giocare agli autoscontri.
C'è stato un Ericcson che ha perso l'ala anteriore, non ci capisce come perchè non si vedeva un accidente, ma lo abbiamo trovato parcheggiato bruscamente all'ingresso della pit lane. C'è stato un Raikkonen che si è messo a piroettare in pista, andare in testa coda e rimbalzare da un lato all'altro della carreggiata, quando nessun'altro in pista aveva una visuale superiore al metro e mezzo. Come ne sia uscito indenne credo che se lo stia chiedendo anche lui. Come abbia fatto a non prendere nessuno in pieno è un mistero. Come abbiano fatto gli altri a scartarlo, quando era in testacoda, quindi senza neanche la lucetta di posizione ad aiutare nella tempesta, è un miracolo. Raikkonen non è mai stato uno molto fortunato nel corso della sua carriera, tutto questo ha però dimostrato che non c'è assolutamente bisogno di avere fortuna spesso, l'importante è averla al momento giusto. Ciao Fernando. 
Davanti ai boss dei piani alti deve essere, a questo punto, passato il fantasma di Jules Bianchi, e la gara è stata sospesa un altra volta. 
Inevitabilmente anche questa pausa non ha portato a niente di buono, se non a qualche simpatico siparietto tra piloti e fattarelli di scarso interesse. Il fattore pioggia non si è assolutamente modificato quindi, giusto per non passare per degli scemi, mentre il pubblico sugli spalti stava incominciando a lamentarsi sonoramente, sono stati rimandati tutti in pista... e che vinca il migliore. O quello che, quantomeno, riescisse ad uscirne illeso. Nell'ordine rischiamo di farci fuori Verstappen, uscito miracolosamente illeso ma che quantomeno a smesso di cercare di sverniciare il posteriore di Nico Rosberg, abbiamo salutato con la manina Felipe Massa ed anche Gutierrez, da oggi ufficialmente rinominato Gonzales, ma solo grazie alle intrepide telecronache di Mazzoni & c.. Alonso ha piroettato un po' sull'erba, ed anche Vettel ogni tanto ha provato a partire per la tangente ma ha riportato a casa la vettura, più o meno sana e salva. Palmer ha preso in pieno Kvyat senza neanche rendersene conto.

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