Non che non ce lo saremmo potuti aspettare, ma questa pazza pazza estate è stata ben carica di colpi di scena. Per alcuni di questi mi sarei sinceramente aspettata che si rispettasse la pausa estiva con tutti gli appuntamenti rimandati a settembre. Invece no. Facciamo il punto della situazione.
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Ricciado dice addio a RedBull per Renault.
Potrei essere felicemente sorpresa ma sono rimasta un pochino interdetta dalla scelta. Più che altro sono interdetta dal fatto che nessun altro team abbia fatto carte false pur di avere Ricciardo in squadra. Ora la sparo grossa: perché rinnovare Bottas (per un solo misero anno, circostanza che lascia presagire che non credano particolarmente nel progetto) e non spendere tutti i soldi in loro possesso per portarselo a casa?
Intendiamoci sono felice per lui che la Ferrari non gli abbia messo gli occhi addosso, ma perchè rinnovare per la tremilionesima volta Raikkonen piuttosto che guardare nella sua direzione? Vettel non vuole? Molto bene: occasione persa per la Mercedes di soffiarglielo da sotto al naso mentre quelli giocano al piccolo divo.
Detto questo io ero e resto assolutamente favorevole ad un suo cambio di team, pare evidente che in RedBull non fossero più totalmente concentrati su di lui da un pezzo e questa dinamica con Verstappen stava diventando letale. Inoltre: RedBull what happened to you? C'è qualcosa che chiaramente non torna all'interno di quel team: quattro anni di vittorie schiaccianti da ogni punto di vista, non è stato solo merito dei piloti (del pilota!) la precisione millimetrica nelle strategie e nell'organizzazione del team l'abbiamo vista tutti... poi all'improvviso tutto svanito? Vogliamo dare tutte le colpe alla power unit Renault?
Ero favorevole persino quando Hamilton ha mollato la McLaren, figuriamoci se non lo sono in quest'occasione. Però ho paura che qualcuno dall'alto stia confabulando per bruciargli la carriera.
Congetture a parte, il prossimo anno la Renault, con Ricciardo e Hulkenberg ai rispettivi volanti, potrebbe diventare seriamente il mio team preferito.
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Force India allo sbando
Sono già certa di aver già menzionato da qualche parte, quell'angusto momento della mia vita in cui ho pensato di studiare ingegneria per aspirare a lavorare in Formula 1. Alla fine, comunque, sono rinsavita (?!!?) ed il mio percorso di studi ha puntato diretto alla Giurisprudenza. Per favore risparmiatevi i commenti.
Ad anni di distanza da quella scelta divento quotidianamente più consapevole che, se solo volessi, questa strada potrebbe essere davvero più redditizia nell'ambito: tra un contratto rescisso e una società in amministrazione controllata avrei davvero pane per i miei denti.
Eccoci di fronte ala questione legale del giorno: il disastro Force India. Ci eravamo fermati proprio un secondo prima della pausa estiva analizzato la marcia in Tribunale di Perez che, oltre ad essere pilota del team, attraverso società di sua proprietà, è anche uno degli investitori principali e che, in un momento di difficoltà economica, ha ricoperto anche la qualità di creditore. In virtù di questa posizione qualificata ha potuto azionare la procedura di Amministrazione Controllata per il team che, in questo modo, è stata, almeno temporaneamente, salvato dal fallimento.
Il vero problema è che, per i non addetti ai lavori, chi ha messo in pericolo la società rischiando di mandare a casa tutti i dipendenti è stato proprio lui per la mera avidità di riscuotere il proprio credito. Come se dietro alla facciata della società in bonis si nascondessero solo campi fioriti e farfalline svolazzanti. La verità è, di fatto, molto più complessa e di certo non intendo io star qua a raccontarverla... per la semplice ragione che non posso conoscerla! Eppure nulla ha impedito a mezzo mondo di accogliere Perez in Ungheria con il ditino puntato.
Pare evidente che se i puffi c'erano i puffi sarebbero rimasti anche senza alcuna presa di posizione da parte dei creditori che, tuttavia, dando luogo ad una procedura concorsuale hanno quantomeno tentato di ritardare gli effetti più disastrosi.
La missione pare aver dato in qualche modo i suoi frutti grazie ai pesanti investimenti nel team da parte di una cd cordata capitanata da Lawrence Stroll che, in questo modo, avrebbe assicurato un posto a sedere al figlioletto per il prossimo avvenire. Cosa non si farebbe per i propri figli.
Con Perez socio titolare della baracca, quello a cui tremano maggiormente le gambe in questo momento è proprio Ocon. Tra i soliti ben informati c'è addirittura chi parla di una sostituzione già dal prossimo GP di Monza.
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Summer Hit
Stando ai soliti ben informati, l'addio di Ricciardo dal team sarebbe arrivato con un filo d'anticipo sulle intese, circostanza che avrebbe lasciato la RedBull a bocca aperta e, soprattutto, con una decisione ancora da prendere per riempire il seggiolino abbandonato. I media hanno passato in rassegna praticamente tutti i nomi del tabellone, dai quasi appiedati Force India al vecchio classico Alonso.
Per ribadire quel vecchio motto per cui "tutti lo vogliono ma nessuno se lo prende" ha preso la parola Chris Horner ad assicurare che nessuno stava puntando gli occhi sulla vecchia gloria perchè "He tends to cause a bit of chaos". L'ha toccata piano.
Alonso, che notoriamente sono anni che sta cercando un modo per scappare dalla McLaren, per smentire a pieno quello che in giro si dice lui... ha causato un po' di caos rispondendo stizzito alle dichiarazioni con una sequenza di 18 emoticon sorridenti ed un laconico "summer hit".
Dalla scorsa settimana no grazie.
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Addio alle armi
Effettivamente quest'anno non era ancora partito alcun tormentone intorno al futuro motoristico di Fernando Alonso. Tutti gli anni è sempre la stessa storia, altro che summer hit. Tutti lo ignorano, lui se la prende, inizia con dichiarazioni a casaccio del tipo "ve lo dico a settembre", "ve lo dico a Natale", "apro la busta A, la B o la C?". Momenti di altissima tensione che nessuno richiede e per i quali nessuno rimane mai davvero in tensione e, visto che quest'anno più che mai, tutti gli occhi erano puntati altrove, ha dovuto mettere in moto un piccolo giochino simpatico sui suoi social network con improbabili conti alla rovescia ed escalation di ansia che sinceramente non ho provato.
Siamo giunti quindi al grande giorno della rivelazione e indovinate un po'? Alla tenenera età di 250 anni, tutti maturati dopo la nascita di cristo, giacchè è proprio lui cristo sceso in terra, Fernando ha dichiarato di ritirarsi dal magico mondo della Formula 1.
Un minuto di silenzio.
Credo di essere la principale hater di Fernando da quando il termine hater non esisteva neanche. Almeno nei termini in cui lo intendiamo oggi. Ho sperato, pregato e poi pianto di gioia davanti ad ogni sua sconfitta. L'ho maledetto quando si è portato a casa il titolo mondiale che sarebbe dovuto essere il canto del cigno del caro vecchio Zio Mickey. Sono saltata sul divano persino quando nel 2007 Raikkonen si è inaspettatatamente portato a casa il titolo mondiale. Ho puntato lungamente il mio ditino accusatorio davanti allo scandalo McLaren 2007, allo scandalo Piquet 2008 ed anche davanti ai suoi conti in Svizzera. Ho aspettato questo momento da quando girava en pendant con Trulli con il codino da barboncino sopra la testa... e una volta arrivato non ho saputo esattamente come reagire. Da un certo punto di vista: poca sorpresa, per come stavano andando le cose negli ultimi anni non è che si ci potesse aspettare molto di diverso. Vero è che per le sommine che annualmente si portava a casa io mi sarei accontentata di stare in ultima fila a mugugnare in team radio, ma io sono genovese e forse lui ne ha già accumulati talmente tanti da non sapere più che farsene. Da un altro punto di vista terrei scaramanticamente il silenzio ancora per un po' avendo paura di un gran ritorno di fiamma Felipe's style. Da un quarto punto di vista: io tifo contro Alonso da quando seguo la Formula 1. Io tifo contro Alonso più di quanto abbia mai tifato a favore di qualcuno. Esattamente cosa farò il prossimo anno? Forse chiudo tutto e apro un blog sui tornei di bocce.
Scherzi a parte: io lo so che gli mancherò.
Qualcuno ha pure reclamato la ricerca di un nuovo cattivo in pista, ma questo pare chiaro che lo abbiamo già trovato. E' Kid Verstappen!
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- Gasly vittima sacrificale -
Dura la vita della prossima seconda guida Red Bull. Prima di tutto perchè ciò che deve essere rimpiazzato è un Ricciardo, non uno qualunque. Seconda nota: comunque vada Verstappen avrà la meglio su di lui.
Onore al merito alla Red Bull: questi non hanno mai giocato pesantemente con gli ordini di squadra. Già Vettel e Webber furono lasciati a lottare liberamente fra di loro e, se così non fosse stato, probabilmente Vettel non avrebbe mai portato a casa il proprio primo titolo mondiale e oggi racconteremmo una storia differente. Si sono sempe presi a gomitate tra di loro così come Vettel - quattro volte titolo mondiale - non fu mai fatto prevalere a Ricciardo appena arrivato in squadra. Nello stesso modo abbiamo visto Ricciardo e Verstappen darsele di santa ragione... non per questo ritengo che Gasly avrà vita facile. Tutte le attenzioni saranno ancora riposte sul bimbo ribelle col rischio serissimo di finire sfruttato e maltrattato come un Kvyat qualunque. Promosso in prima squadra prima che i tempi fossero maturi, ingoiato e digerito dal sistema non appena non c'è stato più bisogno di lui.
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Alo's out - Sainz's in
Ricordo un intervista di un trilione di anni fa, più o meno periodo Zio Mickey in Mercedes, in cui questo ha dichiarato al mondo di essersi - a suo tempo - ritirato dalla Formula 1 per salvare il posto a Felipe Baby dopo che il cavallino aveva puntato gli occhi su Kimi Raikkonen.
Io Alonso lo vedo un po' così: uno che fra un paio d'anni, anni in cui non si sarà tolto dai piedi neanche per sbaglio, se ne uscirà fuori dicendo di aver salvato le chiappe all'amico Carlos.
Già, perchè per quanto Sainz oggi finga di essere orgoglioso del proprio ingresso in McLaren avendo così coronato il sogno di quando era piccolo, in realtà è andato ad un solo micro passo dall'essere appiedato. Riassunto delle puntate precedenti.
CS era pilota storico della Toro Rosso, grandissimo figlio di papà, che per anni ha puntato i piedi e pianto come un dannato davanti alla mancata intenzione del team di promuoverlo in RedBull. Per dimostrargli quanto teneressero davvero a lui e alle sue doti innate, per questo 2018 è stato "impresato" alla Renault... e confidavano talmente tanto nelle sue doti che, addirittura, è stato cacciato via con qualche gara di anticipo già sul finire del 2017.
Scaduto il prestito avrebbe potuto tornare alla casa madre. In Red Bull c'era già un posticino libero e coccoloso ad accoglierlo, grazie alla partenza di Ricciardo, ma questi hanno fatto finta di niente e, piuttosto, lo hanno lasciato vuoto per settimane per poi darlo a Gasly. Sarebbe potuto, eventualmente, tornare proprio in Toro Rosso, riprendendo il suo posto nel frattempo lasciato vuoto da Gasly ma, anche qua, hanno spento tutte le luci e non risposto alle telefonate, facendo finta che in casa non ci fosse nessuno.
L'unico che, nonostante il padre pagante alle spalle non è riuscito a trovare una seggiola dove far sprofondare le proprie chiappe. E pensare che gli avevo anche predetto una mezza promozione in Ferrari... ma dove avevo la testa?!
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