lunedì 10 settembre 2018

Cervello nel frigo

Se c’è una cosa che quest’anno non riesce a darmi pace all’interno della mia povera testolina è il tentativo irrisolto di dare un senso al pensiero del Ferrarista medio. Io giuro che certe volte non lo capisco proprio.
Siamo partiti ad inizio anno sotto una pioggia di Raikkonen è un bollito - il termine per sostituirlo era ieri. Appena ha incominciato a circolare il nome di Leclerc sono tutti impazziti come fosse il nuovo messia, come se fino a questo momento non avessimo aspettato altro dalla vita, anche se il poveretto stava a solo una manciata di gare in Formula 1 sul proprio CV e qualche cazzatiella in pista la commette più che volentieri.
Eppure da quel momento non si sono letti altro che fortissimi elogi a lui, alle sue doti, alla sua mamma e a tutto il latte che ha bevuto per diventare grande e grosso.
Scusatemi, ma io a quel punto ero già disorientata.
Sono piuttosto certa che il tifoso medio che guarda la gara il TV la domenica non segua anche le serie minori. Mica per altro, ma è uno sbattone assurdo se proprio non si è più che appassionati. E’ un lavoro… ed il tifoso medio di domenica non lavora! Segue la gara alla TV, segue la telecronaca in italiano ferraricentrica e se ne sta di quello che gli dicono. Quindi dico io: che ne sapete di Leclerc? Siete convinti che sia dotato di uno straordinario talento perchè vi hanno detto che è così? Ma che davvero?
E soprattutto: ma voi non eravate quelli tutti belli convinti che il futuro della Formula 1 fosse rappresentato dall’italianissimo Giovinazzi?
A quel punto della storia mi sarei aspettata una sollevazione popolare in favor di Giovinazzi. Un moto spontaneo proveniente dall’internet diretto a far notare che se c’è lui in panchina perchè andare a recuperare qualcuno da altro team? Gara dopo gara, tra l’altro, sono saltati all’onore delle cronache i gran risultati ottenuti proprio grazie alla sua presenza al simulatore ma niente di tutto quello che mi sarei aspettata è successo. Anzi, dal basso si è mosso solo un labile venticello moderatamente euforico per la chance di Giovinazzi di prendere il posto di Leclerc se questo veramente compie il grande salto.
Poi però il colpo di scena. Raikkonen non è più un bollito! Raikkonen è l’unico pilota per cui valga la pena di vivere, di tifar ferrari e far pulsare all’interno del proprio corpo un cuore rosso ferrari.
Dio quanto sono poetica quando faccio così.
Quindi viene la vera ragione di questo mio pensiero sparso: perchè io a tutti gli eventi degli ultimi giorni non ci sto più dietro.
Stando a quanto si mormora in rete il contratto di Leclerc sarebbe già stato bello che firmato dalla buonanima di Marchionne prima che ci lasciasse per un mondo migliore. Stando ai soliti disinformati, ora che Marchionne non c’è più, i nuovi piani alti si sarebbero presi tempo per capire se effettivamente andare avanti con il progetto iniziato o cambiare rotta. Il discorso, inevitabilmente, non c’è bisogno che ve lo dica io, non sta né in cielo né in terra. Un contratto è un contratto: a meno che Marchionne non l’abbia firmato dopo essere passato al creatore, sarebbe e resterebbe valido e vincolante.
A zonzo per il dark web della formula 1 si dice anche che l’annuncio per la nuova guida Ferrari era già pronto per Monza ma i piani sarebbero saltati dopo aver visto Raikkonen abbattere il muro del suono nel tempio della velocità decidendo che quello non era esattamente il momento buono per ufficializzare il pensionamento del bollito che pare non esser più bollito. Detto tra di noi? Suona di cazzata anche questa. Se annuncio deve essere, di certo non te lo piazzano lì tra qualifica e gara come se niente fosse. Ne avremmo già avuto sentore tra giovedì e venerdì, quando in pista nessuno ha più un accidente da fare e si perde un sacco di tempo a costruire castelli per aria con la stampa. 
Siamo quindi giunti allo scenario attuale. Da un lato una petizione su change.org che vede aumentare il numero delle sottoscrizioni di secondo in secondo sperando di sensibilizzare il team a rinnovare il contratto a Kimi per un altro anno. Dall'altro lato un annuncio che si dice imminente da ormai un numero di giorni tale da far ritenere che di imminente non ci sia più un accidente. Gente paralizzata davanti ai propri PC, incanta sul tasto F5, che arriva snervata a sera insoddisfatta dalla mancata comunicazione. C'è chi insegue le riunioni del CDA Ferrari, chi cerca di leggere le foglie del tè. 
Oddio che tensione!
Per fortuna che c'è Lapo a smorzare la situazione, mandando in pappa definitivamente anche le meningi più resistenti dando il benvenuto a Leclerc in squadra tramite facebook... per poi cancellare tutto e far finta di niente. 
E Leclerc che fa? Tace cadendo nei più sospetti dei silenzi stampa. 
E Kimi che fa? Se ne sbatte! Nella foto l'esatta dimostrazione di cosa se fanno a casa Raikkonen dei pieno simbolo di questa rivoluzione dal basso. Il sudatissimo trofeo pirelli guadagnato in occasione della pole italiana.

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