martedì 21 aprile 2020

Gran Premio Europa 1997 - Gara

Si chiama "Gran Premio d'Europa" ma siamo a Jerez per l'ultima gara della stagione. Correva l'anno 1997 e il due volte campione del mondo Michale Schumacher si stava contendendo il titolo mondiale con Jacques Villeneuve, figlio d'arte, al suo secondo anno in Formula 1 e con decisamente troppo ossigeno nello shampoo. 
Il muretto Ferrari stava mettendo da parte il timore di aver arruolato due perditempo e Schumacher non inseguiva solo il suo sogno: c'èera il sogno dell'intero team, dell'intera Italia, dei tifosi Ferrari della prima ora. L'ultimo pilota ad aver vinto un titolo mondiale a bordo di una Ferrari era stato Jody Scheckter nel lontano 1979 e da quel momento decisamente troppa acqua era già pasata sotto ai ponti. L'epoca d'oro della Ferrari doveva ancora iniziare e, date le premesse, non era così scontato che sarebbe arrivata in fretta. 
Prima della partenza la classifica iridata ci racconta che Schumacher con 78 punti si trova davanti a Villeneuve in classifica iridata: la griglia di partenza non è d'accordo. Villeneuve è pronto a partire dalla pole position, Schumacher al suo fianco, Frentzen e Hill alle loro spalle. 
VIL MSC FRN HIL
Nel momento in cui i semafori si spengono Schumacher parte decisamente meglio degli altri, si piazza in testa e prende il largo. Villeneuve perde la piazza anche rispetto al suo compagno di squadra (Frentzen) ma, nonostante tutto il parapiglia alla prima curva, tutte le vetture concludono sane e salve il primo giro. 
Da segnalare la presenza nelle retrovie di Magnussen padre, Verstappen padre, Hill figlio, Schumacher fratello... giusto perchè questa formula 1 non è una questione di famiglia. 
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Villeneuve impiega circa 10 giri prima di riuscire casualmente a superare il proprio compagno di squadra che, sempre casualmente, ad un certo punto ha accostato e rallentato. Mi manda in besta quasta faccenda di non poter sentire Jacques is faster tha you
MSC VIL FRN
Dopo dieci giri in cui sostanzialmente non è successa una mazza, con il sorpasso  di Villeneuve finalmente gli animi iniziano un po' ad agitarsi. Le due McLaren si mettono all'inseguimento della Williams di Frentzen e Diniz, dalle retrovie, si schianta contro il muro. Come nelle migliori tradizioni di Diniz non frega niente  a nessuno e la gara continua per la sua strada. 
Nelle posizioni di testa non riscono a far niente di meglio che andare indisturbati incontro al destino mentre, un po' più indietro, ai margini di quella che ancora non è una zona punti, Barichello, Alesì e Panis ingaggiano un duello interessante.
Schumacher è il primo ad entrare per il pit stop, Villeneuve lo segue il giro successivo: aveva cinque secondi di ritardo prima, ne mantiene una buona cifra anche dopo. Nello stesso momento Frentzen si gode i suoi 15 secondi di celebrità prima del suo pit.
FRN HAK MSC VIL
Con Frentzen e Hakkinen a fare da tappo, Schumacher non se la cava benissimo. Villeneuve lo raggiunge a tempo di record e si ricorda di essere in lotta per questo titolo mondiale. La distanza è minima, giusto mezzo secondo, e i tempi di Villeneuve continuano ad essere nettamente migliori. 
Al 28esimo giro Schumacher ha finalmente la pista libera e ha finalmente dello spazio libero davanti a sè da potersi riprendere. La pioggi di doppiaggi non perdona: il traffico è consistente. Gioia e dolore, un po' rallentano Schumacher un po' rallentano Villeneuve, tipo il curioso caso di Fontana che dopo essersi fatto doppiare da Schumacher scivola incautamente prima Villeneuve e lì resta per un tempo indefinito regalando al tedesco tre secondi di vantaggio. 
MSC VIL COU HAK
Il vantaggio di Schumacher non sembra destinato a rimanere tale molto a lungo: giro dopo giro Villeneuve gli ruba qualcosa e il muretto Ferrari inizia chiaramente ad agitarsi. Al 40esimo giro Villeneuve è praticamente in area DRS ante litteram
A 30 giri dalla conclusione, quando i due piloti di testa doppiano Ralf Schumacher qualcuno insinua che potrebbe esserci un intervento divino a risolvere la questione mondiale, ma sono solo illazioni.
A 27 giri dalla fine è il momento del secondo pit di Schumacher che, dopo la sua sosta, rientra in mezzo al traffico, segno inequivocabile del fatto che le strategie Ferrari hanno sempre fatto pietà. Non che quelle Williams se la cavano molto meglio perchè, nuovamente ad un solo giro di distacco, anche Villeneuve è fatto rientrare e, non solo non riesce a guadagnare alcunchè dalla strategia Ferrari ma, addirittura, scivola in coda a Coulthard. 
MSC COU VIL HAK
Nel momento in cui Coulthard rientra per il suo pit tra Schumacher e Villeneuve ci sono 2,5 secondi di distacco ridotti all'osso dal canadese in meno di due giri. 
E poi c'è Alesì che in preda a smanie di protagonismo va per violette... ma non è il momento di pensare a lui. 
MSC VIL COU HAK
Villeneuve ha raggiunto Schumacher, tenta il sorpasso, Schumacher reagisce o almeno vorrebbe. Non si capisce esattamente quale sia la sua intenzione perchè, di fatto, il risultato finale è quello di una violenta sportellata nella direzione del rivale. Villeneuve ne esce del tutto indisturbato, Schumacher rimbalza un po' più in là, finisce nel ghiaietto e lì resta annaspando. Vorrebbe farsi spingere in pista dai commissari ma in pochi istanti è evidente come tutto sia perduto! Ha frantumato le sospensioni e non c'è niente al mondo che lo possa salvare da quella situazione. Schumacher deve abbandonare la vettura ed è costretto alla passeggiata della vergogna fino al box. 
Hill è indispettito: anche lui vuole il suo momento di gloria ed anche lui finisce fuori pista. 
Villeneuve viaggia tronvio verso la vittoria ed interessante osservare come in questi momenti di collasso collettivo ci sia sempre Coulthard in zona podio. 
VIL COU HAK IRV
David Coulthard vede rosso come i tori: ha deciso che sia giunto il momento di partecipare alla gara e recuperare quasi un secondo a giro su Villeneuve... ma non esageriamo! Questo non è ancora il suo momento di entrare nella storia.
Giusto il tempo di arrivare ad un secondo e mezzo dalla vetta, è Hakkinen ad avvicinarsi minacciosamente a lui. Si avvicina talmente tanto da arrivare persino a superarlo a due giri dalla fine.
VIL HAK COU IRV
Hakkinen capisce che questo invece potrebbe essere il suo momento: si mette all'inseguimento. Fisichella, doppiato, si mette in mezzo ma non sarà certo questo a fermarci. A pochi metri dalla bandiera a scacchi il sorpasso su Villeneuve è compiuto prima per il finlandese, poi per Coulthard defraudato di un momento di gloria. 
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Villeneuve scivola in terza piazza senza neanche aver capito da che parte sono arrivate le due McLaren... ma a questo punto, chi se ne importa? Dopo la debacle di Schumacher il suo obiettivo non poteva che essere quello di giungere a punti, a prescindere da quanti questi potessero essere. Il titolo mondiale è il suo e nesssuno glielo piò più togliere. 
Scesi dalle rispettive vetture Coulthard e Hakkinen non si rivolgono neanche la parola. Coulthard è visibilmente infuriato e maltollera di dover stare sul podio ad ascoltare l'inno finlandese. Solo sul finale tenta un approccio ma chiaramente non ha voglia e viene recepito con lo stesso umore. Villeneuve è disinteressato alle loro scaramucce ma in fondo probabilmente è solo geloso dei capelli di Hakkinen.

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