lunedì 11 marzo 2019

Domani è un altro giorno - 2018 Edition - Campionato Costruttori



Domani è un altro giorno è l'appuntamento dalla cadenza annuale volta a premiare (con il mio personale riconoscimento) l'eroe della stagione. Colui che ha lasciato il segno, non solo nella storia della massima serie dell'automobilismo, ma anche e soprattutto sulla fiancata di quelli che lo circondano, sui muretti o sui guard rail. Insomma, coloro che hanno lasciato una traccia indelebile del proprio passaggio.
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Per la categoria:

1) McLaren, ctrl+alt+canc
2) Ferrari, in chiave 2019
3) Redbull, tell me what you want, what you really, really want
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And the winner is
McLaren
Ctrl+alt+canc all'esito di una stagione totalmente da dimenticare. Non prima di aver fatto scoppiare una bomba nel quartier generale in modo da avere una buona scusa per cancellare tutto e ricominciare da zero. Perchè qui c'è qualche difetto di programmazione. Non può essere diversamente. Rispetto alla manciata di stagioni che l'hanno preceduta, la 2018 è stata parecchio anomala. Non si è rivelata già in partenza una stagione completamente da buttare nel gabinetto, i due Papaia men si sono tolti anche qualche soddisfazione... ma non troppe, non sia mai, giusto un attimo prima di ipotecare la settima/ottava posizione (che mi sembra già di per sé una sconfitta morale) e scendere definitivamente nell'anonimato e nella depressione più totale come una Williams qualsiasi. Una stagione che non è stata neanche caratterizzata dai team radio al fulmicotone di Alonso, perchè non c'era rimasto più nulla neanche da commentare.
  • Australia: prestazione degna di nota per Alonso giunto in quinta posizione. Partito 11esimo, avvantaggiatosi enormemente dalle varie defezioni in pista, non che abbia compiuto veramente un sorpasso ma, alla fine, pure Verstappen si è accostato facendogli segno con la manina ed invitandolo a passare. E non sto parlando per metafore. Dopo aver visto la manina di Verstappen che ha fatto segno di passare, prima ho pensato che da un secondo all'altro gli sarebbe imploso il motore, poi non ho più potuto credere ai miei occhi e sono esplosa in un quintolo d'epocale memoria. Vandoorne nono, anche lui concluso a punti. Giusto per gradire.
  • Bahrain: Alonso gara conclusa, miracolosamente, in settima piazza là dove, al netto dello statisticone infranto delle due vittorie consecutive Ferrari, ha pure dovuto guardare (da lontano) la quarta piazza di Gasly, il nuovo acquisto Toro Rosso, motorizzato Honda. Avete presente quello stesso motore Honda che è stato mandato a stendere dopo tre anni di fallimenti continui? Sempre per la cronaca, Vandoorne ha chiuso in ottava piazza, anche lui a punti per la seconda volta consecutiva. 
  • Cina: Fermi tutti: Alonso ha portato a casa un sorpasso. E a danno di una Ferrari! Gara per lui nuovamente conclusa in settima piazza. 
  • Azerbaigian: là dove, al solo segnale, ovvero allo spegnimento dei semafori, si è scatenato l'inferno! Raikkonen ha sbattuto a muro Ocon, il ferrarista costretto a rientrare al box, safety car in pista... Alonso che rantola su due sole gomme ma riuscirà tranquillamente a tornare ai box, baciando tutte le pareti sul suo percorso, a rientrare in pista, giusto in tempo per chiudere, anche questa gara, in settima piazza. A punti anche Vandoorne... ma stiamo calmi, niente agitazione, perchè questo è solo l'antipasto, è dalla prossima gara che le cose inizieranno ad andare veramente male. 
  • Spagna: ad Alonsolandia le cose iniziano ad andare male ma non è stato facile leggere
    correttamente i primi segni di defezione. Da un lato c'è un Alonso, giunto in ottava posizione, ma doppiato di un giro. Dall'altra Vandoorne, costretto a concludere la propria gara al 45° giro per problemi al cambio.
  • Monaco: là dove presumibilmente è necessario solo partire e andare dritti fino alla bandiera a scacchi, mamma McLaren ha auto-cannato l'obiettivo, a ruoli alternati. Ritiro di Alonso al 52° giro per problemi al cambio, Vandoorne resta in pista ma chiude 14° e doppiato. 
  • Canada: là dove si disputava il 300esimo gran premio di Alonso... ricorrenza che alla fin dei conti non ha mai portato bene a nessuno, non vedo perchè a lui le cose sarebbero dovute andare meglio: vettura ad un certo punto si è semplicemente dichiarata stufa di tutto ciò a cui stava assistendo e al 40esimo giro ha tirato i remi in barca. Vandoorne resta in pista ma chiude 16° e doppiamente doppiato.
  • Francia: in questa gara Alonso ha la sola sfortuna di trovarsi sulla traiettoria di Vettel nel momento più sbagliato possibile. Per opportuna memoria: il gran premio parte con una grande ammucchiata collettiva. Vettel è costretto  a rientrare ai box, incipriarsi il naso e tornare in pista in pollesima posizione per tentare il grande recuperone. Ad un certo punto, al di là dell'halo, una figura arancione che avrebbe dovuto smaterializzarsi davanti ai suoi occhi... invece è finito in testacoda dopo essere spintonato fuori dalle scatole. Fernando diplomatico risponderà "I hope he has damage. Stupid move", i commissari vedono tutto e non commentano. In ogni caso la sua gara terminerà in 16esima posizione ma con tre giri di anticipo su tutti gli altri per un problema alla sospensione. Vandoorne quantomeno è riuscito a tenersi fuori dai guai: 12esimo ma doppiato.
  • Austria: Alonso, ottavo dopo una partenza dalla corsia dei box, ha anche la faccia tosta di festeggiare. Festeggia perchè la macchina non è morta di stenti strada facendo, in ogni caso mi sembra un azzardo essere felici per la posizione raggiunta quando ¾ del merito della vicenda lo ha il fatto che davanti a te ne siano morti tutti. 
  • Gran Bretagna: nuova ottava piazza per Alonso, la cui presenza in pista è stata rilevata solo al photofinish al momento della bandiera a scacchi e 11esima per Vandoorne.
  • Germania: nuovo ritiro repentino per Alonso, 16° e fermatosi a due giri dalla conclusione per un problema al cambio. Vandoorne 13esimo a pieni giri.
  • Ungheria: al cinquantesimo giro Stoffel Vandoorne, che era in zona punti, è costretto al ritiro per ennesimi problemi al cambio mentre Alonso si scialla nella sua eterna ottava posizione.
  • Belgio: una partenza col botto. Hulkenberg ha mancato, e neanche di poco, una frenata che lo proiettato direttamente nel posteriore di Alonso che è decollato e atterrato sul cranio di Leclerc. Tutto bene quel che finisce bene. Fortunatamente ne sono usciti tutti illesi e con le loro gambe. L'unica a morire è stata la discussione intorno all'utilità dell'halo. Per lui un ritiro immediato mentre Vandoorne termina 15esimo senza particolare entusiasmo.
  • Italia: Ad essere fatale in questa situazione è un problema elettrico sulla vettura di Alonso. Con la debacle interna alla Ferrari in atto è stato persino difficile trovare un ex tifoso Ferrari che lo consolasse. Vandoorne 12° e doppiato. 
  • Singapore. Meritatissima settima piazza per Alonso, giunto al traguardo con un minuto e 43 secondi di ritardo dal vincitore che, probabilmente, non l'ha doppiato solo per pudore. Hamilton era già sotto la doccia quando Alonso ha varcato la bandiera a scacchi. Ma non è questo il problema. Quasi quasi è andata meglio persino a Vandoorne, 12esimo e doppiato che così ha potuto risparmiarsi un giro.
  • Russia: la gara più discussa della stagione, certamente non per la prestazione anonima ed anche un filo noiosetta delle due grandi Papaie. 14esimo Alonso doppiato, 16esimo Vandoorne doppiamente doppiato.
  • Giappone: sempre più sottotono, Alonso che già vede all'orizzonte spiagge di sabbia bianca e cockail con l'ombrellino 14esimo e doppiato subito davanti al compagno di squadra.
  • Stati Uniti: la gara di Alonso si ferma alla prima curva dopo un contatto con Stroll. Vandoorne undicesimo... dopo la squalifica di Ocon e Magnussen per diavolerie strane sul flusso benzina. Neanche facendo sparire quelli davanti c'è più verso di entrare in zona punti. 
  • Messico: altra gara altro ritiro ma, questa volta, non prima del giro numero 3, là dove viene mortalmente colpito da detriti lasciati in pista dalla vettura di Ocon nella gara più anomala della stagione. Hamilton chiuderà la giornata portandosi a casa il quinto titolo mondiale dalla quarta piazza, là dove tutti quelli dietro di lui portano in tasca almeno un doppiaggio e, dalla quinta piazza in poi, i doppiaggi sono addirittura due. In tutto questo, comunque, Vandoorne ottavo. 
  • Brasile: i Man in McLaren riescono in un'epica impresa. Farsi sanzionare entrambi per mancato rispetto delle bandiere blu. Quindi Vandoorne 15esimo con un giro di ritardo, Alonso 17esimo a due giri. 
  • Abu Dhabi. Alonso doppiato in 11esima posizione, Vandoorne 14esima. Tutti e due possono finalmente appendere le scarpette al chiodo... ma solo per uno è prevista la parata d'onore. Fitta rete di applausi prima di salire in macchina e piroettata di gruppo prima di scendere per l'ultima volta. Giunti al traguardo Hamilton e Vettel hanno infatti improvvisato una parata d'onore per Alonso, finalmente libero da questa schiavitù, lo accompagnano durante tutto il giro di pista finale e lo invitano a piroettare insieme a loro davanti agli spalti. Poche parole di circostanza davanti al microfono di David Coulthard che quasi vorrebbe tirare una cartellata sulla testa di Hamilton per averlo costretto a questa intervista estemporanea e siamo tutti pronti a tornarcene a casa.
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  • Piloti già premiati (click sul link per andare alla premiazione):
- per l'anno 2018 - Valterri Bottas ...sull'orlo di una crisi di panico
- per l'anno 2017 - Max Verstappen ... una quotidiana guerra con la razionalità.
- per l'anno 2016 - Lewis Hamilton ... sconfitto nella sua battaglia più dura, quella con l'ego.
- per l'anno 2015 - Fernando Alonso ... un uomo sull'orlo della crisi di nervi.
- per l'anno 2014 - Sebastian Vettel ... dalle stelle alle stalle in nove mesi netti.
- per l'anno 2013 - Mark Webber ... con tutti gli acciacchi di salute suoi e della vettura.
- sempre per l'anno 2012 - Michael Schumacher - premio alla carriera.
- per l'anno 2012 - Romain Grosjean
- per l'anno 2011 - Lewis Hamilton
  • Team già premiati (click sul link per andare alla premiazione):
- per l'anno 2017 - Ferrari ... tu conosci il nome ha creato solo confusione
- per l'anno 2016 - Red Bull ... vorrei ma non posso.
- per l'anno 2015 - Ferrari ... perchè dev'essere davvero davvero difficile trovare sempre qualcosa di cui lamentarsi.
- per l'anno 2014 - Ferrari ... una scuderia allo sbaraglio.
- per l'anno 2013 - McLaren ... sull'orlo di una crisi di nervi.

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