Avete presente quando in Canada 2008 Hamilton, che era il piccolo simpatico pasticcione di casa McLaren, si fiondò dentro a Raikkonen in pit lane? Il Finlandese reagì con un'alzata di spalle e poco più. Sarà che the iceman non è più quello di una volta, sarà che grappino dopo grappino si sta incominciando a scaldare, ma Sergio Perez pare averlo mandato davvero su tutte le furie. Nei suoi commenti solo dichiarazioni al vetriolo: Capisco che Perez sia aggressivo ma non sapevo fosse così stupido! E' arrivato troppo veloce in curva, non c'era modo che ce la facesse.
Continua dunque così l'ondata di "solo in McLaren sono felici con Perez" dove, per la cronaca, c'è da ammettere che in questo momento sarebbe uno smacco senza precedenti dichiarare il contrario. Forse non hanno ben chiaro nemmeno loro quello che pensano in questo momento, forse capiscono che in fondo in fondo che gli capitasse un altro Hamilton, che già al primo anno rischia di vincere il titolo, non era statisticamente probabile, e puntano alla politica del sorridiamo e fingiamo che vada tutto bene.
A Button hanno sicuramente chiuso la bocca o gli è stato promesso un giro di torta in più se fa il bravo, tanto che nelle interviste post gara ha parlato del tempo e su Twitter ha deciso di postare foto fesse e svisare. Scusate la domanda sciocca, ma di rinnovo del contratto quando se ne parla?
Alonso, chiaramente privo di cose interessanti da dire sulla gara dalla sua fantastica posizione di pilota più superato su circuito insuperabile (questa dovrebbe entrare nelle classifiche di Mazzoni) su Twitter ha fatto il punto della situazione anche per gli altri. A botte di 140 caratteri alla volta ha giustiziato un po' tutti, in due lingue diverse, probabilmente cercando ancora di superare lo shock subito addirittura da quelle toghe rosse (rosso Ferrari, si intenda) di Derapate che hanno descritto la sua situazione come infiocinato come un pollo! Si parte dalla difesa di Kimi, purtroppo finito a solo un punto e non per colpa sua. Poi ha chiuso Twitter ed è sceso in campo per la Nazionale Cantanti. Non sia mai che trova un altro mestiere.
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