venerdì 6 settembre 2013

Senti chi abbaia

Che a 15 minuti di notorietà abbiano tutti diritto l'ha detto un bel po' di tempo fa qualcuno che ne sapeva più di me sicuramente. Questo pare essere, inspiegabilmente, il momento di Van Der Garde. Come se fosse uno di cui tra un paio d'anni ci ricorderemo.
Bisogna essere precisi: quando dico questo intendo proprio ora, non questo periodo storico, non quest'anno, non questa stagione. L'arco di tempo si può a malapena allargare a questi ultimi quindici giorni. Ritrovatosi casualmente l'idolo locale dell'ultimo GP, pur senza essere neanche alla lontana di origini belghe. Probabilmente il Belgio si trova così in difetto di eroi nazionali in ambito sportivo che ha deciso di prenderne in prestito uno olandese. Dai, alla fin fine non è poi così lontano. Si è messo ad atteggiarsi in rete come un vero divo, ha ricevuto una media di interviste più alta del solito, ha probabilmente ricevuto anche qualche seria richiesta di autografo. Roba da mandare fuori di testa chiunque. Figuriamoci se poteva resistere anche lui all'idea di piazzare su Twitter i propri cani: solo per piloti al top.

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