Ci sono argomenti intorno ai quali sono un po' capaci tutti a parlare. Basta un pizzico di populismo, basta dare il via a sentimenti facili, statistiche a casaccio ed ammiccanti in bocca al lupo. Se esistesse un premio sulle chiacchiere a vanvera io lo avrei vinto di sicuro almeno un paio di volte: sono in grado di parlare per ore senza a giungere a nessuna conclusione, a disquisire sulla mancata disquisizione, ad argomentare sull'inargomentabile. Però ogni tanto anch'io taccio. Ma non senza un perchè.
- 1 - Perchè non mi si dica che parlando di una certa cosa in un certo momento, ciò che realmente si fa, è perpetrare una spasmodica ricerca della visualizzazione inutile. La visualizzazione di chi, colto da un morboso interrogativo, consulta google a soddisfacimento di ogni suo quesito. Non è mai stato questo ciò che andavo cercando... ed è questo che, ancora una volta, cerco di evitare con tutte le mie forze.
- 2 - Perchè l'hanno già fatto tutti. Con più o meno cognizione. Ci sono quelli che si sono limitati fin dal primo momento a copia\incollare gli ultimi aggiornamenti ANSA, come se non bastasse già l'ANSA per questo. C'è chi si è travestito al solo fine di avere una chiave d'accesso privilegiata per guardare in faccia il dolore. C'è chi poi le notizie, non avendole di prima mano, ha pensato bene di inventarsele: così. O di modificare senza un minimo di prospettiva cose a propria volta lette altrove perchè non si capisse che era solo un grande e futile plagio. Per esempio riferire quanto avrebbe detto una persona su social network che quella stessa persona notoriamente non frequenta. Un previo accertamento prima della pubblicazione avrebbe richiesto al massimo 1 minuto... e non è stato fatto. Figuriamoci l'attendibilità di tutte le altre informazioni.
- 3 - Perchè troppo spesso si accettano quali "notizie" cose che in realtà sono "drammi". Possono essere eventi belli \ brutti \ molto tristi o addirittura drammatici: ma non sono notizie. Non sono fattarelli sui quali è divertente ricamare un po', non sono "gossip" sui quali fantasticare.
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Detto questo ho solo una cosa da aggiungere. Più che da aggiungere da predire: alla luce dei fatti è piuttosto certo che il figlio prossimo alla nascita di Vettel si chiamerà Michael. Se femmina Michelle. Almeno di secondo nome.
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