I dieci team radio buffi della stagione 2017

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Gran premio d'Australia, Fernando Alonso

Già belli polemici dal gran premio inaugurale, la cosa mi fa piacere. Quando gli ingegneri comunicano ad Alonso che ha superato indenne la Q1, la risposta ha avuto un nonsochè di sarcastico "avremmo bisogno di uno scroscio d'acqua", nel senso, per riuscire a superare anche la prossima fase. La pioggia non è arrivata, gli altri non si sono autoeliminati e lui non ha superato la seconda fase. Perchè chi ben comincia è a metà dell'opera.

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Gran premio di Russia, Valtteri Bottas: I want less talking!

Neanche il tempo di vincere il suo primo gran premio che già mostrava boria da tutti i pori. Se i grandi campioni si vedono dai grandi team radio, Bottas già inizia a mettere un primo tassello alla propria carriera.
Per la cronaca, nel caso servisse mettere tutto nero su bianco prima che ictus fulminante mi colga e sulla questione rimanesse quel filo di incertezza, io non sono affatto a sostegno della teoria del grande campione - grande team radio, e potrei fondare la dimostrazione di quanto dico citando giusto un paio di teamradiatori folli.

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Gran premio di Montecarlo, Jenson Button: I'm gonna pee in your seat!

Prima dell'inizio di un gran premio ogni pilota deve rimanere concentrato. Entra in auto, sistema quello che deve sistemare, si accerta di essere comodo, che sia tutto al suo posto e resta solo con sè stesso in attesa che tutti i semafori si spengano ... fino a quando non ti viene sparata all'improvviso nel cervello la voce di Fernando Alonso. Uno che esordisce con Jenson my friend!. My Friend un corno, tra l'altro: gli ha lasciato da guidare, per puro capriccio, un tal catorcio di vettura che, ancor prima di partire era già arretrata di 15 posizioni. Uno si impegna pure a portare la vettura in Q3 (al primo tentativo, aggiungo io) ma se dall'alto, non ancora paghi delle 15 piazze, decidono di ravanare ancora un po' la vettura per partire dai box (a Montecarlo, aggiungo) come reagire? Non bastava partire dai box: ci vuole anche l'incubo di sentire la voce del nemico che rimbomba in testa... a sto punto perchè non mettergli direttamente despacito a ripetizione?

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 Gran premio del Canada, Fernando Alonso: You are not giving me useful information

Nuova gara, nuovo capitolo della saga più trash della Formula 1, quella che lega Alonso ai suoi tecnici. Prendi un meccanico, trattalo male. Fa sentire che è poco importante, dosa bene amore e crudeltà. Cerca di essere un tenero pilota, ma fuori dal box nessuna pietà. Esattamente così che sono andate anche questa volta le cose, con Fernando Alonso che nel bel mezzo della gara interrompe il discorso del suo interlocutore tuona infuriato "non mi stai dando informazioni utili!"

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Gran premio del Belgio, Fernando Alonso: Embarassing!

Ritornando con la mente al gran premio di Belgio sono ancora indecisa se sia stato più epico il momento in cui ha ritenuto imbarazzante  essere sorpassato da Hulkenberg o quello dove ha intimato al suo team di tacere!
Nel dubbio c'è un altra perla che, non so bene per quale motivo viene trascurata dai più: siamo al giro 20 e Alonso viene informato del fatto che vogliono fermare Vandoorne.
FA: "Why? The only [censored by FOM] car that I will overtake."
"Fernando he didn’t want to be pushed back into Palmer and Stroll. Sorry"
FA: "They will pass me in the next lap. I have no protection now. But anyway it doesn’t change my life".

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Gran premio d'Italia, Nico Hulkenberg: Your radio is still on

Anche Hulkenberg ha puntato al titolo di Team Radio of the Year ma con  strategia subdola, perchè per battere i grandi campioni certe volte è più importante l'astuzia che la forza. La strategia è stata quella del team radio disinvolto, quello rubato, che non ti aspetti... perchè stava solo parlando con se stesso...

Nico?

What?

Hai dimenticato la radio accesa!

Oops!

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  Gran premio di Malesia, Sebastian Vettel: I thought you were better than that

Dovrebbero esistere, almeno in teoria, delle differenze tra l'impedire il passaggio a qualcuno ed il "non posso mica sparire!". Il caro Fernando Alonso in questa stagione ha amato particolarmente giocare proprio sulla linea di confine tra le due definizioni e fatale gli è stato il giorno in cui ha deciso di divertirsi alle spalle della Ferrari di Vettel. Prima di tutto perchè quella era proprio una Ferrari, il team con la fan base più solida ed agguerrita del mondo, in seconda battuta perchè chi di team radio ferisce i team radio perisce ed in terzo luogo perchè, tra tutte le Ferrari che avrebbe potuto prendere di mira ha trovato sulla sua strada proprio quella di Vettel che... "se avesse avuto ancora un giro" (che è il nuovo "domani smetto") sicuramente sarebbe salito sul podio, sicuramente avrebbe guadagnato qualche punto in più in ottica mondiale, sicuramente Hamilton si sarebbe disintegrato e Vettel avrebbe vinto il mondiale ... oppure non sarebbe successo assolutamente niente, perchè Vettel aveva altri 10 giri per fare il suo gioco se avesse voluto, eppure non poteva perchè le gomme erano già al capolinea ed arrivare alla fine della gara era l'obiettivo primario, cercando di perdere meno punti possibili. Ora spiegatemi come ho fatto, in questa vita, a finire a difendere Alonso. 

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Gran premio del Messico, Sebastian Vettel: Ah mamma mia, that's a little bit too much

Queste potrebbero essere le due parole capaci di riassumere perfettamente la stagione 2017 della Ferrari: Mamma mia!

Here I go again.
Non so se e quanto si sia capito: ma io ho adorato il gran premio del messico di quest'anno. Nulla che abbia permesso di combattere per il titolo in modo convenzionale ma, in ogni caso, in grado di incoronare il campione del mondo. Una gara che mi ha tenuta attaccata allo schermo molto più di quanto abbia fatto qualunque altra gara della stagione. Ho adorato come Hamilton e Vettel si siano ritrovati in ultima posizione e abbiamo incominciato a risalire la corrente. Ho adorato quasi più Vettel per aver portato avanti la gara come se ci fosse ancora qualcosa per cui combattere, come se il titolo non fosse già andato in fumo almeno un paio di gare prima. Ho adorato il modo in cui ha reagito, dopo la rimonta della vita, dalla penultima posizione alla quarta quando, a cinque giri dalla fine, qualcuno gli ha detto che aveva ancora da recuperare 23 secondi su Kimi e, comunque, sarebbe stato solo terzo in classifica!

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Gran premio di Russia, Fernando Alonso: Try yourself

Alla quarta gara della stagione Fernando Alonso non aveva ancora visto una bandiera a scacchi. Il problema è che, a questo giro, non è neanche riuscito a vedere i semafori. La vettura lo ha mollato sul ciglio della strada, ancor prima di completare il giro di ricognizione, obbligando tutti gli altri a ripeterlo, giusto per non restare al palo mentre i tecnici cercavano scopa e paletta per raccogliere la spazzatura. In quel momento lo abbiamo visto abbandonare la vettura, lasciandola impunemente in mezzo alla strada, senza preoccuparsi minimamente per il suo ricovero, con un gesto di stizza tutto questo mentre i suoi tecnici lo invitavano a compiere chissà quali gesti scaramantici per rimettere in moto la vettura.

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Gran premio di Russia, Kimi Raikkonen: what do you mean... we are behind Bottas?

Da sentire con quale foga ha chiesto ai propri tecnici come fosse possibile essere scivolati addirittura (questo l'ho aggiunto io, ma il tono era quello) dietro a Bottas? La polemica incalza: perchè non ci siamo fermati prima? Risposta pacata: guarda che stava conducendo lui la gara. 

Io posso assolutamente comprendere tutti quelli che dal proprio divano di casa a metà gara hanno incominciato a tirar giù un pisolino, giusto per entrare nel vivo di una gara dove parevano essere stati aboliti persino i cambi gomme... ma Kimi: te cosa ca***rola stavi guardando fino a quel momento? La signora del west sull'altro canale?