lunedì 19 febbraio 2018

Best Formula Gossip of the year

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- Lewis's Karma -

Vediamo se posso riassumere brevemente i fatti dell'ultimo anno, perchè andrebbero analizzati, proprio sociologicamente intendo, per anni, ma  al momento non abbiamo tempo. Come al solito sono in ritardo di una vita con la pubblicazione dei post rispetto allo scorrere del tempo e della mia vita, e mi sono resa conto, l'ho già fatto da tempo a dire il vero, che parlo troppo di Hamilton. 
Tutto è incominciato dopo l'estate, dopo la pausa estiva, quando da un momento all'altro Hamilton se ne esce fuori con la panzanata della dieta vegana. Come si suol dire, c'è andato giù pesante. Appena è stato colpito dal morbo pareva in botta completa, non parlava d'altro e non fotografava altro. Ore di storie su instagram a parlarci degli effetti negativi della dieta onnivora sul corpo umano e sull'ambiente che, seriamente, parevano un castello un po' troppo costruito per arrivare da uno che fino a 15 giorni prima santificava la Nutella. I veri colpi di grazia li ha dati quando ha incominciato a pontificare sui collegamenti tra il consumo eccessivo di carne e derivati animali e le calamità naturali. Fortunatamente si è dato presto una regolata. Qualche volta ci ha aggiornato sulla sua dieta sugli effetti della diversa alimentazione sul suo corpo e sulle prestazioni sportive e, tutto questo, seriamente, rischia anche di essere interessante. Ma non è neanche questo il punto. 
Il punto non è neanche quanto mi sono divertita a seguire l'evoluzione dei commenti a questo proposito. I primissimi commenti a caldo, di matrice italiana, sia chiaro, era tutti, più o meno, del seguente tenore: speriamo abbia subito un calo delle prestazioni fisiche. Qui c'era seriamente chi credeva che, uno sportivo, per quanto folle, eccentrico e maniaco, ma uno sportivo a quei livelli, potesse mandare in vacca una carriera, una vita, una professione, seguendo scelleratamente una dieta a caso strappata dall'ultima pagina dei consigli di viversaniebelli. Avevo detto che non era questo il punto, non rendiamo questo il punto.
Il punto è che la dieta a base di piante di Hamilton non avrà di certo il potere di salvare il mondo dai terremoti, dagli uragani e dai nubifragi però... the butterfly effect! Da quando lui ha rinunciato alla carne e ai derivati animali alla Ferrari non ne è andata più bene una.
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- Alonso sfonda pareti -

Singapore 2017: Vettel, Raikkonen e Verstappen. La grande partenza... e tutto il resto è storia. Ma non è la sola storia: là dietro, da qualche parte, mentre davanti a tutti si stava inscenando lo spettacolo che ben ricordiamo Fernando Alonso veniva colpito in pieno e veniva così fermata una di quelle grandi partenze (rare, per l'amore del cielo) che avrebbero potuto regalargli magari non un podio ma quasi sicuramente una buona dose di punti iridati. Ma eravamo "solo" in partenza, probabilmente la vettura avrebbe comunque fuso prima della bandiera a scacchi... ma non lo sapremo mai. 
Gossip succoso: qualcuno pare aver avvistato un buco in una parete della sua stanzetta nell'hospitality McLaren. 15 giorni dopo il mistero è stato risolto: è stato Alonso. Ha sfondato un muro a pugni. Ma che, davvero?
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- 1234 -

Siamo in Giappone e il podio è dominato dai RedBull boyz, con Ricciardo anima della festa, che complotta con il suo miglior nemico, the kid, Max Verstappen per tirare un brutto scherzo al Re dei social. Mai dimenticare un telefono appoggiato sul podio, mai perdere di vista, senza un pin di sblocco adeguato, uno smartphone nei dintorni di Daniel Ricciardo. Tutto il resto è storia... o meglio, instagram stories, quelle che sono apparse sul profilo di Hamilton.
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- Hulkenberg record breaker -

Ognuno rompe i record che si merita. Nel senso: mica possiamo tutti eccellere. Esistono i record negativi, ma pur sempre traguardi. Hulkenberg ha raggiunto in quel di Monza, a pari merito, il record detenuto da Sutil per il maggior numero di gran premi disputati senza aver mai sfiorato il podio. A Singapore è entrato direttamente nella leggenda.
La cosa più folle di tutte è che proprio a Singapore, subito dopo la bagarre iniziale, per qualche istante Hulk è stato veramente in terza piazza. Ha dovuto rinunciare in fretta causa scelta sbagliata di gomme in partenza: alla fine il karma si è accanito non facendolo neanche arrivare al traguardo, ma ormai il risultato era raggiunto.
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#FreeKimi

Posso orgogliosamente affermarmi come una delle fan di Raikkonen della prima ora e, se permettete, non sono molte le persone che possono dire la stessa cosa. Quando io ho iniziato a tifare Raikkonen in Ferrari eravamo ancora nel pieno dell'era Schumacheriana, quella in cui vinceva tutto ed a ogni costo, seguire la Formula 1 significava seguire la Ferrari... e io ero piccola, in piena fase adolescenziale, ascoltavo i Back Street Boys e Raikkonen era giovane, biondo e figo: tutte ottime ragioni per tifare per lui. Poi ha iniziato a bere come una zampogna, ingrassare, passare in ferrari, scappare dalla ferrari e continuare a bere\ingrassare\passare in ferrari a ciclo continuo. Oggi sono un po' più grande, in effetti qualche annetto è passato, sono uscita tra alti e bassi dall'adolescenza e nutro profonde perplessità davanti al caschetto biondo di Nick Carter. Non posso di certo definirmi ancora la migliore delle fan di Raikkonen però sono un tipo nostalgico, ascolto gli 883 e mi struggo per gli anni d'oro in motorino sempre in due. Al netto della mia nostalgia canaglia provo delle profondissime fitte al mio tenero cuoricino nel veder Kimi Raikkonen trattato in questo modo! 
Non è così che si trattano le vecchie glorie, al massimo gli si mette un microfono in mano e le si manda ad intervistare gli ex colleghi a bordo pista, ma non le si trattano così. Se poi, come nel caso specifico, la vecchia gloria abbia sempre dimostrato un po' di refrattarietà alle interviste e non assicuri grandi risultati anche una volta passata dalla parte opposta del microfono, mi può anche andar bene che continui a guidare, ma non è assolutamente assolutamente il caso che lo si tratti come l'ultimo dei servi. Quest'anno si è parlato molto di "dover difendere" il proprio compagno di squadra, una cosa che non sta nè il cielo nè in Terra. Perchè lì, quello che avrebbe dovuto fare era la sua gara. Invece abbiamo assistito mentre gli tagliavano le gambe, pretendere che la sua gara fosse sacrificabile. Lo abbiamo visto rallentare all'uscita della pit lane per dare modo a Vettel di mantenere la prima posizione, accostare per far passare il compagno di squadra o bruciarsi le qualifiche per permettere a Vettel di prendergli la scia.. Sono cose che non fanno bene allo sport e allo spirito. Sono cose che non fanno bene al Kimi Raikkonen che fu un tempo. Sono cose che mi portano a sottoscrivere a doppia mandata la petizione #freeKimi.
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- Il giro in più -

Anche gli sbandieratori si sono addormentati! Non c'è altra soluzione. Il fatto è il seguente: Singapore è la gara più noiosa del mondo. Quest'anno c'è stato un piccolo twist, questa faccenda del deep impact di inizio gara. In fatto è che da quel momento in poi basta suspense e basti fatti interessanti. Perchè no: un Ericsson che si auto-testacodizza sull'asciutto e ingorga il traffico per decenni costringendo la Safety agli straordinari, non lo considero un fatto emozionante. Dopo due ore, sia benedetto il regolamento, questo strazio è stato interrotto ed eravamo ben lontani dalla meta. Il problema è che allo scadere del tempo, in teoria ben rimarcato dal cronometro il sovrimpressione, la gara non è finita. Nessuno ha sbandierato un bel niente, niente fuochi d'artificio. Lo sbandieratore era morto di sonno, forse. Nel dubbio: daje fin quando dall'altro qualcuno non dice basta. Basta!
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Tutti contro Nongiò

Figli degli anni 90: radunatevi al mio cospetto! Chi di voi non ricorda con quel velo di nostalgia ed un filo di malinconia i pomeriggi trascorsi a guardare MTV? Tra l'altro, all'epoca, aveva dei programmi pazzeschi, era un canale prettamente musicale e sfornava personaggioni ogni giorno. Poi c'era Nongiò, in arte, nella vita Francesco Mandelli, che presentava Select. Ed anche quel programma con lo studio a scalinata verde, che forse era proprio Select, o forse no. Comunque sia ha sempre avuto la sfiga di presentare quei programmi che non mi piacevano tanto. Poi si è convertito ad soliti idioti e io seriamente, alle battute dei soliti idioti non sono mai riuscita a ridere. Vabbè, lo conosciamo tutti.
Quello che non sappiamo è che il web si è scagliato contro di lui dopo la fugace apparizione ai box ferrari in suolo austriaco. Su cosa ci facesse in Austria neanche un cenno in merito, però pare che siano poco andate giù al grande pubblico alcune delle sue dichiarazioni. No, perchè una delle cose che a quanto pare erano meno note della sua persona, è il fatto che si dichiari essere uno dei massimi esperti in materia di Formula 1. Tifa Ferrari (banalità ne abbiamo?) ma si trova in difficoltà a dover scegliere il nome di uno dei piloti attualmente in attività... dopo Alesì nessuno lo ha più convinto pienamente, ma se dovesse azzardare un nome farebbe quello di Sainz. Uno dei massimi esperti in fatto di formula 1. Non ho capito esattamente dove \ come e perchè abbia reso le dichiarazioni della discordia ma da una settimana il mondo del web inveisce contro di lui... e lui inveisce continuando a sostenere di essere uno dei massimi esperti. Anzi no, una cosa l'ho capita: le dichiarazioni le ha rese a sky e buona parte del torrone ha riguardato chi sia più forte tra Ricciardo e Verstappen. Oppure sul fatto che lui sia un tifoso non un esperto. E sulla meritocrazia in Italia. E sul diritto di dire la propria opinione. Tra l'altro la classe e l'eleganza nel pretendere di aver ragione per "aver iniziato a seguire la Formula 1 che l'utero di vostra madre doveva ancora essere fecondato".
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Verstappen depodiato

Dopo il sorpasso al quinto giro la gara di Vettel è stata costellata di alti e bassi, ha trascorso fin troppo tempo in quinta piazza per essere uno che teneva veramente al titolo mondiale… ma la pantomima del “mondiale è ancora aperto \ tutto può succedere” andava portata avanti, quindi ci siamo svegliati a fine gara, abbiamo fatto qualche sorpasso e preteso la seconda piazza. Io lo so di aver già dichiarato in passato che non ci sia “niente di male” nelle seconde guide che cedono la piazza ai contendenti al titolo, non è che me lo posso rimangiare proprio in questa sede facendo figli e figliastri. Non è che se lo fa la Mercedes va bene se lo fanno in Ferrari sono dei complottari maledetti… però questa è circonvenzione di incapace bella e buona. E’ bastato un “Seb è dietro di te” bisbigliato nelle orecchie di Raikkonen che questo si sia spostato ed abbia lasciato la seconda piazza a Vettel. Così, senza colpo ferire. E se posso accettare che formalmente tutto questo sia legittimo e non violi nessuna regola, moralmente, da super fan degli anni d’oro di Raikkonen tutto questo fa male. Trattato come una pezza da piedi, il vecchio e il mare. Arrivo persino a dire che sono stata quasi soddisfatta del sorpasso di Verstappen ai suoi danni, così imparano a mettere KR in un angolo.
Verstappen batte ogni record in fatto di gente buttata fisicamente giù dal podio. 20 anni e siamo già al secondo. Se posso dire la mia (e posso, of course) di cattivo gusto quella scorta armata della FIA a prenderlo di peso e portarlo via il più velocemente possibile… cioè, se stava lì mezzo secondo e gli spiegavano che cosa era successo davvero sarebbe stato un problema? 
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- Kvyat appiedato -

Un'annata difficile per i diritti sindacali dei piloti. Ma i piloti hanno una sigla sindacale di riferimento o devono fare tutto da soli? In ogni caso, nel 2017 una delle vicende che contrattualmente \ umanamente \ moralmente hanno lasciato più a desiderare è stata proprio quella di Kvyat ma, per capirla meglio bisogna guardare un po' al passato. Tutto ha inizio (occhio che ora la prendo alla lontana) nel momento in cui Vettel è passato alla Ferrari: per anni era stato lui il punto di riferimento del team e nessuno era veramente pronto a vederlo allontanare così, chiudendo la porta senza guardare indietro. Quindi lui chiude la porta, Webber lo avevano già pensionato da un pezzo, non restava altro da fare che promuovere qualcuno in prima classe. Il problema è che, là dietro, non è che ci fosse un granchè: il nuovo grande buffo talento non lo avevamo trovato...ma proviamo a metterci sto Kvyat, sia mai che ci portiamo dietro i gran soldoni russi. Non è che Kvyat in prima classe abbia stupito con effetti speciali ma, dando tempo al tempo, qualcosa lo aveva iniziato ad ingranare anche lui. Dopo una prima stagione di tentativi falliti, il secondo anno lo aveva visto partite agguerrito più che mai. Tanto agguerrito che, alla seconda gara, era già riuscito a litigare con Vettel, portarsi dietro tutte le ire funeste dei fan Ferrari.. ma a raggiungere anche il podio! Un genio assoluto, un talento ineguagliabile... che è stato messo in castigo solo che una gara dopo! Nuova lite con Vettel, nuova ira funesta dei fan Ferrari ed un declassamento che nessuno avrebbe meritato. A quanto pare Vertappen in seconda fila non ci poteva proprio stare e la terza vettura ancora non la si vedeva neanche all'orizzonte.
La stagione passa tra dubbi e perplessità ma, quantomeno, in Toro Rosso dimostrano di essere intenzionati a portare avanti il suo progetto. Certamente il primo passaggio in prima classe è stato repentino ma, con un po' di preparazione, avrebbe avuto un senso continuare a lavorare su di lui in vista di una nuova sostituzione in prima fila. Invece no. Prendi un pilota, trattalo male, lascia che ti aspetti per ore. Non solo hanno trovato un nuovo vivace virgulto disposto a pagare meglio per prendersi il suo posto, ma lo hanno anche richiamato a sostituire il suo sostituto nel momento in cui questo ha avuto, comunque, di meglio da fare, avrebbero potuto confermare la sua presenza nel momento in cui Sainz ha fatto armi e bagagli anzitempo per andar a trovare fortuna un po' più in là, ma lo hanno definitivamente licenziato nel momento in cui hanno raccattato il primo che passava per strada per fargli guidare la sua vettura.
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- Massa pensionato -

E' stato lungo e difficile ma il lungo percorso per il pensionamento di Felipe Massa è giunto al capolinea. Anche se ho paura a dirlo perchè sai, di 'sti tempi, è capace che domani cambia idea e lo rivediamo nuovamente in pista. Più stempiato e riportato che mai, quest'anno Pippo ha dato il meglio di quel che poteva dare. Si è fatto nuovamente pregare per essere mandato a casa, ha preteso di difendere il proprio seggiolino con le unghie e con i denti, si è messo in competizione con i nuovi giovani virgulti emergenti, si è fatto additare come uno di quei vecchi nostalgici che non lasciano spazio ai giovani talenti e, alla fine, mossa compassione ha deciso di festeggiare l'addio alle armi. Ma festeggiare alla grande. Piangendo, facendosi festeggiare, abbracciare, applaudire un po' da cani e porci, organizzando più feste d'addio di quanto non fosse ragionevole sperare e rendendosi destinatario del team radio che ha commosso il web. E' così, con Felipinho che si dichiara orgoglioso di lui ai microfoni di tutto il mondo, abbiamo chiuso il sipario anche davanti a questa vicenda.

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