Ogni anno, quando si fa ingresso in europa, non so perchè, ma ho come l'impressione che si inizi a fare sul serio. Non che fino a questo momento si sia scherzato, ma si mettono via gli entusiasmi iniziali e si cercano equilibri e verità. Forse mai come quest'anno, un po' di questa verità sarebbe stato carino scoprirla, invece no: siamo ancora qua con il quinto vincitore diverso su 5 gare disputate a chiederci cosa abbiamo visto e come andrà a finire.
Le Ferrari dovevano essere la delusione dell'anno, in parte lo sono anche (quella di Massa), dall'altra non si sa. Alonso una gara c'è, una no. Comunque sia, il solito culo, lo ha portato in vetta alla classifica iridata in questo momento.
Le McLaren dovevano vedere il riscatto e sono sempre più impelagate tra forze ultraterrene. Durante le prove del venerdì e del sabato dimostrano sempre di esserci: alla domenica spesso vengono meno. Hamilton ormai viene sanzionato anche quando non fa niente, anche quando, per evitare di sbagliare, si ferma e parcheggia. Ecco. E' proprio lì che si scopre il locale pongo-regolamento. Button dovrebbe essere l'eroe delle situazioni complicate... ma fino a questo momento il campionato neanche quelle ci ha fornito. In compenso, anche quando loro stessi si impegnano a combinare qualcosa di buono in pista, stai certo che c'è qualcuno dai box che combina un casino. Oggi, nell'ordine, prima non hanno tolto una gomma dalla traiettoria e poi hanno impiegato una vita ad imbullonarne un'altra. Finirà che i due inglesini decideranno di andare al self-service.
Le Renault di Cicciobello e di Grossjean ti fanno domandare se veramente intendono portare avanti questo gioco o ci stanno solamente intrattenendo. No, perchè a questo punto la categoria dei Top Team incomincia ad essere un po' affollata. Ci sarebbero anche le RedBull di Vettel e Webber da qualche parte, ma anche in questo caso, un po' a fasi alterne. Oggi son partiti nell'ombra, si son fatti vedere solo durante disastri epocali, ad entrambi è stato cambiato il muso poi Webber è definitivamente sparito, mentre Vettel è comparso a 5 giri dalla fine guadagnando 2 o 3 posizioni senza battere ciglio.
Anche questa gara, un po' come l'intero campionato ormai, è parsa invasa da un senso di surrealtà. Chi doveva essere in pole non c'era: era in ultima fila, all'ultimo posto. Anche chi non è stato dentro al 107% gli è passato avanti! Tenacemente in prima fila uno dei giovani pulzelli della formula1, che poi così giovane non è neanche, ormai felice destinatario di fortunate coincidenze. Dietro c'è chi lotta, chi sorpassa, chi prova a farsi valere, ma che resta sempre dietro. Davanti a loro sempre e comunque due intrusi, due infiltrati, che poi non sono neanche dei nomi nuovi (Raikkonen e Grossjean) ma in grado di stare a debita distanza da quelli dietro e non pestare eccessivamente i piedi a quelli davanti, in modo tale da farcela, senza apparire, dimostrando di avere il loro perchè. I giri passano, ma non succede niente. Un grande fratello pancione e compiaciuto di tanto in tanto muove il dito e scompiglia la gara di chi potrebbe avere già delle difficoltà di suo. Schumacher e Senna convocati in presidenza. Drive trought per Massa. Drive trought per Vettel. Drive Trought per Pic. Roba che non sconvolge la gara di nessuno ma crea spettacolo sulle spalle dei più deboli.
Da @
|
C'è chi aspetta uno scontro, un incidente che faccia volare chili di carbonio. C'è chi pare solo aspettare l'ingresso della safety car: ma niente di tutto questo è avvenuto. Solo giri su giri trascorsi ad assistere ad un ineludibile destino.
A movimentare gli animi del Montmelò, più tardi, nel pomeriggio è giunto in incendio, partito dai box della Williams. Per quanto riguarda la gara, però, non resta che attendere Monaco e le meraviglie (si spera) del suo tracciato.
Barcellona 2012 - Qualifiche
Nessun commento:
Posta un commento