In occasione dei 47 anni di Domenicali l'omino che si cela dietro ai Tweet di casa Ferrari ha incominciato a pronunciarsi anche in spagnolo.
Mai come in occasione di queste qualifiche tutte le vetture dimostrano una millimetrica parità nelle prestazioni.
Tranne Hamilton incredibilmente veloce già in seconda fase di qualifica - anche se in questa occasione, dopo giro record, entra ai box e scende dalla macchina andando a rifugiarsi dietro le quinte, suggerendo altri tipi di urgenze.
... e tranne Massa, arrivato 17° solo perchè la 18° non era a disposione.
La dove i primi 10 si piazzano in meno di un secondo di differenza finiscono out dalla terza fase anche Button e Webber. Alonso la scampa usando anche le gomme utili per la gara. Raikkonen e Grossjean ancora in mezzo ai piedi. Ah, ma facevano sul serio?
I giochi finiscono con Hamilton e Maldonado in prima fila. Subito dietro c'è Alonso che, a forza di cambiare gomme domani dovrà andare a piedi: nel frattempo il ragazzo si sente decisamente galvanizzato, prove di questo una rara simpatia in sala bilance e il sorriso a 32 denti con cui ha aspettato (e accolto per salutarlo) Hamilton. Comunque sia, giusto per non essere mai abbiastanza fortunati, ancora prima di arrivare a domenica Alonso ha già guadagnato una posizione ed è in seconda posizione. In pole, per questo motivo, per la prima volta nella storia dei piloti venezuelani, Maldonado. Che poi è anche il motivo per cui mi sono messa a scrivere ora questo post invece che i riassumere semplicemente in apertura del post della gara. La notizia della retrocessione in ultima posizione di Lewis è arrivata giusto un paio d'ore fa, giusto il tempo di non far pronunciare in onda statistiche a casaccio a Mazzoni e di far lanciare inutilmente coriandoli ai sig.ri McLaren per la 150° pole guadagnata.
Festa rimandata alla prossima volta, sempre che qualcuno riconosca che anche i risultati di oggi denotano una particolare ebbrezza nell'area tecnica.
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